La situazione di forte instabilità politica che ha investito il nostro paese da ormai troppo tempo sembra non avere alcuna intenzione di arrestarsi.
Negli ultimi decenni il popolo italiano è stato, più che rappresentato, “sopraffatto” da una classe politica interessata maggiormente alla lotta tra partiti che al perseguimento di obiettivi utili al benessere comune. Ormai perse la fiducia nei partiti e nei protagonisti dell’attuale impianto politico, alla popolazione non resta che individuare un piccolo barlume di speranza nei giovani, emblema della possibilità di un futuro diverso, migliore. Ma come si configura il rapporto tra i giovani e la politica? Quelli registrati sono dati di assoluta sfiducia nei confronti delle istituzioni vigenti e di costante incertezza riguardo i voti da esprimere, a favore dunque di un sempre crescente astensionismo. Sebbene sia chiara e manifesta l’insoddisfazione dei giovani, non vi è alcun tipo di rassegnazione nel loro animo, tutt’altro è alto il bisogno di credere e sperare di poter cambiare le cose.

social4Un ruolo fondamentale e piuttosto curioso nell’attuale rapporto tra giovani e politica è quello ricoperto dai Social Network. Utilizzati sia dai partiti politici, ormai al passo con i tempi e bisognosi di utilizzare ogni metodo possibile per fare propaganda, sia dai giovani, attivi nel generare ” tweet” o stati sul rinomato Facebook attraverso i quali esprimono: preferenze, critiche, speranze, e nel maggior numero dei casi disillusioni. Basti pensare che poco prima delle ultime elezioni politiche (Febbraio 2013) sono stati registrati quasi 1500 “tweet” a sfondo politico.

Quello a cui stiamo accennando è un fenomeno npolitica°on poco rilevante per la società in cui viviamo. L’utilizzo, a dir la verità spesso sproporzionato,dei Social Network genera delle considerevoli conseguenze nelle vite degli individui, in particolare dei giovani. Se da un lato esso è volto a favorire l’interazione sociale, il recepimento di nuove informazioni, e un confronto che potremmo definire ” telematico” su una lunga serie di tematiche spesso a sfondo politico, dall’altro allontana i soggetti da fonti di informazione tradizionali, dalla lettura, dal confronto personale.

Se l’obiettivo è quello di costruire un futuro più solido, che conceda maggiori possibilità su diversi versanti a tutte le classi sociali componenti il popolo italiano, allora è necessario riporre le speranze in nuove forze, nuove energie, prediligendo il rinnovamento, la rinascita. E’ necessario che siano per primi i giovani a formarsi e prendere in mano la situazione, plasmando secondo i bisogni di tutti una realtà in cui vivere che sia genuina, onesta, rassicurante. Per permettere che ciò avvenga serve non solo avvicinare sempre più i giovani al sistema politico, ma soprattutto far si che questi conoscano gli errori dei loro predecessori, li studino, li esaminino, li giudichino, senza limitarsi unicamente a commentarli su un Social Network; solo così potremmo avvicinarci ad un futuro più prospero in cui le piaghe della nostra società faranno solo parte di un triste passato.

 

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