“Esiste un modo di viaggiare la cui prima caratteristica è la consapevolezza: di sé e delle proprie azioni; della possibilità di una scelta meditata e quindi diversa. Questo è Turismo Responsabile: un viaggiare etico e consapevole che va incontro ai paesi di destinazione, alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità. Un viaggiare che sceglie di non avallare distruzione e sfruttamento, ma si fa portatore di principi universali: equità, sostenibilità e tolleranza.”[dal sito www.aitr.org].

 

 

È cosi che l’AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) definisce l’esperienza del Turismo Responsabile, ma a questa vanno aggiunte miriadi di emozioni, colori e sapori che solo un viaggio simile dà la possibilità di conoscere e vivere fino all’ultimo respiro.

Se a tutto questo si aggiunge uno sfondo africano: beh, il gioco è fatto! Non resta che partire!

Un tuffo nell’affascinante Petite Côte a sud di Dakar, in Senegal, per immergersi nel mare dell’interculturalità tra conchiglie, lagune e profumi speziati di sogni africani.

Popenguine e la sua imponente falesia vi conquisteranno con la spiaggia dorata e con la contagiosa vitalità delle donne che ne gestiscono la riserva naturale.

Gli isolotti ricoperti di conchiglie, come Fadiouth che offre allo sguardo curioso lo spettacolo della possibile convivenza interreligiosa.

Nel Parco nazionale del delta del Saloum sarete catturati dall’inimitabile biodiversità presente grazie al viaggio in piroga.

Il soggiorno in famiglia a Mbour e a Sokone, e la visita del tradizionale villaggio di Ndiaffé Ndiaffé, offrono l’occasione per vivere ancora più intensamente una vera esperienza di ecoturismo e di respirare la famosa “Teranga” senegalese ai piedi del secolare Baobab sacro.

Scoprirete la paradisiaca laguna della Somone, costellata da varie specie di uccelli; le tipiche saline locali e la fragorosa e variopinta città di Dakar, capitale animatissima e piena di contraddizioni; l’isola di Gorée, avamposto coloniale tristemente noto per la tratta degli africani e il famoso Lago Rosa.

 

Se un pittore potesse descrivere tale viaggio, lo definirebbe come un eccellente dipinto con un’altrettanta valida cornice: il Plus Solidale. A dare, infatti, un valore aggiunto a tale viaggio c’è l’Incontro con le attive donne di Popenguine, con l’associazione di Sokone Touris-Jokko, con le cooperative sociali di Mbour, con il villaggio di Ndiaffé Ndiaffé e con la visita al progetto di sartoria Guis Guis.

La CPS, ONG italiana presente sul territorio senegalese dal 1977, vi offre la possibilità di vivere un’intensa esperienza di turismo responsabile nel cuore della Petite Côte attraverso suoni, colori ed emozioni africane, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle comunità locali.

 

Per ogni info, vi invitiamo a visitare i siti www.cps-ong.it o www.viaggisolidali.it e il blog dei viaggiatori www.viaggiacps.wordpress.com

 

Il Senegal aspetta solo voi!

 

Mirella Sorgente

1 commento

  1. Mi immaginavo il Senegal, con più colori e più calore sia nei paesaggi che nell’abbigliamento. Pare sia diverso dal resto dell’Africa. Mi toccherà andare a controllare di persona ;-)….ma prima voglio tornare nel mio adorato Kenia. Ve lo consiglio viviamente.

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