Non ti stressare con l’ossessione di un corpo che deve essere utile, che deve comunicare… il corpo sa più cose di quelle che noi possiamo conoscere, lasciamogliele dire, ed è questa una cosa che tu sai fare quando vivi come sei, ed è lì la tua perfezione.”

La dicotomia tra mente e corpo, un’antica costante dello studio dell’uomo che ancora oggi viene interpretata, discussa ed incastonata in vicende altre che divergono in un’unica idea: la perfezione.

“Un gatto senza vanità”, edito nel 2010 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana “Trasfigurazioni”, percorre con uno stile diaristico un viaggio emozionale che vede come protagonisti il gatto Ugo e la sua padrona.

L’autrice, Nicoletta Nuzzo, nel 2006 ha pubblicato con la casa editrice Manni Editori “Cronache di un gatto perfezionista”.

“Un gatto senza vanità” è accompagnato dalla prefazione di Marina Alberghini, consta di tre parti “Estate 2006”, “Non è lontano il mare” e “Gatta di scrittura” che a loro volta avanzano in tanti brevi paragrafi. Ogni paragrafo racconta nel dettaglio un preciso frammento della vita della protagonista e di Ugo. Ugo è un gatto molto particolare, è solitario, pensieroso, riesce a penetrare le persone con il suo profondo sguardo indagatore. Ciò che sbalordisce maggiormente è il modo nel quale fissa le labbra delle persone mentre parlano, dal suo insolito interesse sembra che riesca a capire il linguaggio umano.

Ancora pane e miele… con la mia veste di amianto dolce andrò verso la sera, verso il ballo lento delle abitudini.”

La malinconia presente ne “Un gatto senza vanità” si manifesta costantemente quando la protagonista si lascia trascinare dai ricordi e dai sentimenti della madre, altro personaggio chiave del libro. La madre ha convissuto con una rabbia repressa tutta la vita, costretta ad un matrimonio non voluto ha sopportato la sua vita aspettando solo il momento nel quale le figlie sarebbero state così grandi da capire la condizione della donna isolata e limitata dalla piccola società chiamata “famiglia”.

Ecco il corpo farsi cerchio/ denso di viaggio/ leggero di volo/ la nube intorno/ è di bellezza” (“Gatto magico”)

Prosa e poesia s’incontrano limpidamente per carpire i segreti degli stati d’animo, per intavolare analogie tra il passato ed il presente, tra il vero ed il mito. La poesia così diviene veicolo di allontanamento dalla fermezza della mente per lasciarsi dominare dal corpo e dalle sensazioni istantanee.

“Un gatto senza vanità” sarà presentato alla terza edizione del  Festival della Letteratura al Femminile a Narni, in provincia di Terni presso il Museo Eroli sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il festival inizierà venerdì 17 settembre e terminerà domenica 19 settembre, tre intere giornate dedicate alla letteratura al femminile con la partecipazione di editori, autori e librerie. “Un gatto senza vanità” sarà oggetto di incontro e discussione nel pomeriggio di domenica.

A causa di queste metamorfosi pensavo di non avere un vero carattere e la sera ero talmente stanca di tutti quei viaggi che vedere mio padre, che immancabilmente guardava il telegiornale, e mia madre che lavorava coperte all’uncinetto davanti al braciere che spargeva l’odore di bucce di mandarino, mi faceva sentire al sicuro. Anche se mi consideravo un po’ sleale, perché con tutte quelle vite segrete ingannavo tutti a casa facendo loro credere che ero solo quella che vedevano.”

Lascio link utili per visitare il sito dell’autrice, della casa editrice e per ordinare il libro.

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni

http://www.poesiaevita.com/

http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993

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