Premier League, undicesima giornata.

In Inghilterra la giornata di campionato non riserva grandi sorprese, ma offre certezze, come la vittoria del buon Newcastle contro l’Everton che in classifica non si vedeva così in alto dai tempi di Alan Shearer. E poi il gran momento del Tottenham, squadra di qualità costruita per centrare a mio avviso le coppe europee e contendere la quarta piazza per la Champion’s League alle solite note. I nomi di Defoe, Bale, Van Der Vaart, Modric e Adebayor stanno diventando sinonimo di grandi partite e riescono a sbancare Craven Cottage, il campo casalingo del Fulham. Vince il City in trasferta e dimostra di essere ormai un rullo compressore; la squadra di Mancini, nonostante il caso Tevez, ha davanti un potenziale enorme e sembra voler davvero strappare il titolo agli odiati cugini (in foto Sergio Aguero).

Dal canto loro, i Red Devils, cercano di dimenticare il derby perso in maniera umiliante (1-6) e andare avanti: prendono i tre punti soffrendo troppo con il Sunderland. Altrettanto difficile e col medesimo risultato è la vittoria esterna del Chelsea di Villas Boas, 0-1 sul campo del Blackburn. Infine, il Liverpool, che negli ultimi anni non sembra mai decollare, dopo i fasti vissuti in Champion’s con Rafa Benitez, non va oltre lo 0-0 ad Anfield contro il modesto Swansea. Eppure nei Reds milita un campione di abbagliante avvenire: Luis Suarez.

 

 

Liga, dodicesima giornata.

Il torneo iberico appare altalenante quest’anno,eccezion fatta ovviamente per la lotta al titolo. Le pretendenti qui sono le due solite note; il Real di Mourinho strapazza 7-1 l’Osasuna con tripletta di Cristiano Ronaldo e si porta in testa con tre punti di vantaggio sul Barcellona. I catalani sono frenati dal combattivo Athletic Bilbao, rimediano solo con Messi a tempo scaduto il pareggio e conservano ancora l’imbattibilità, insieme al Pichici del loro numero 10 a quota 14 gol (in foto Cristiano Ronaldo).

Il Valencia batte il piccolo Levante, sinora sorprendente ma prossimo ad un calo nel lungo termine, e si conferma terza potenza del campionato. I tanti pareggi smuovono poco la classifica (ben quattro gli 0-0), ma stupisce l’esplosione del Rayo Vallecano, terza squadra di Madrid che raccoglie un quartiere operaio, vincitrice 4-0 contro il fanalino di coda Real Sociedad. L’altra squadra della capitale, l’Atletico Madrid, continua a ballare, alternando buone prestazioni in casa ad altre meno convincenti in trasferta, come testimonia la sconfitta per 3-2 in casa del Getafe.

Il Malaga degli sceicchi ha acquistato ottimi giocatori ma amalgamare un gruppo non è un’operazione immediata, richiede tempo e un progetto; il Siviglia sembra invece aver perso un po’ di brillantezza rispetto alla squadra che vinse due coppe Uefa (Europa League oggi) consecutive solo qualche anno fa. Ma a dar spettacolo ci pensano Barça e Real, inarrivabili per le altre.

 

Bundesliga, dodicesima giornata.

Hannover e Schalke si confermano due squadre in buona forma, fresca e divertente la prima, più esperta la seconda (Raul e Huntelaar docet), giusto il pareggio per 2-2. Il Werder Brema torna a vedere la zona europea, cosa che non riesce al Wolfsburg, laureatosi solo tre anni fa campione di Germania. Da quell’anno sono in piena crisi di risultati, come dimostra la sconfitta per 5-1 a Dortmund, dove la squadra di casa, invece, dà prova di buon gioco e salute. Secondo posto dopo il titolo dello scorso anno e una squadra molto giovane. Il M’Gladbach continua a stupire e porta via i tre punti sul campo dell’Hertha Berlino con un buon 1-2. Lo Stoccarda perde col Mainz 05, il Leverkusen ottiene solo un punto nella gara interna contro l’Amburgo, in piena lotta retrocessione: un po’ poco per ambire a un piazzamento europeo importante.

Il solito Bayern Monaco vince in trasferta contro l’ultima della classe (in foto Frank Ribery), l’Augsburg, per 1-2 e vola a +5 sul terzetto di inseguitori formato da Borussia Dortmund, Werder Brema e M’Gladbach, tutte appaiate a 23 punti. Quest’anno non ci sarà nessuno in grado di contrastare i bavaresi a mio avviso, ma diverse squadre e calciatori interessanti si metteranno in mostra.

 

Ligue 1, tredicesima giornata.

Rimane in testa il Psg, che non va oltre il pareggio esterno con il Bordeaux, 1-1 il risultato finale. Ma la squadra di Pastore (in foto), Menez, Lugano, Gameiro & co. Rimane comunque la favorita per il titolo, perchè i giocatori acquistati a suon di milioni in estate, in un campionato come quello transalpino, fanno la differenza. Frenano tutte le prime, con il pari interno del Lilla sempre per 1-1, che non recupera punti alla capolista quindi, e lo stesso risultato per il Monpellier in trasferta. Il Lione addirittura perde a Sochaux 2-1 e sembra annaspare in campionato, non riuscendo ad essere più la corazzata di sette scudetti consecutivi di solo qualche anno fa. Il Marsiglia vince in casa 2-0 ma è comunque molto distaccato e difficilmente lotterà per il titolo finale. In coda è preziosa la vittoria del Nancy per 2-1 in casa che le permette di riagganciarsi al quartetto dei penultimi, tutti a 11 punti e in pieno zona rossa. A chiudere la classifica ci sono i corsi dell’Ajaccio: per loro sarà una stagione molto complicata, si è capito già da queste prime giornate.

 

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