INpressMAGAZINE Claudio Palazzi

BabyClick, iPad game

Anche per iPad il popolare gioco per iPhone, gioco come metodo d’insegnamento per preparare il bambino alla tecnologia.

Abbiamo scelto il gioco come sistema migliore e produttivo per insegnare la tecnologia ad un bambino.
Nel dettaglio insegniamo ai bambini la logica del tocco sullo schermo e dello spostamento degli oggetti. Ideato per promuovere lo sviluppo di memoria, concentrazione e associazione delle immagini, capace di stimolare l’apprendimento e lo sviluppo delle capacità cognitive.
Il semplicissimo gioco ha come soggetto la fattoria, luogo di indubbio spessore pedagogico.
Gli animali, lo sfondo, gli utensili e gli oggetti sono stati graficamente ideati, preparati, analizzati e progettati per renderli più vicini ad un pubblico infantile.

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Leone

1) In ambito affettivo, oggi mancherai di tatto nei confronti del/la partner e anche se non vorresti ammettere le tue colpe nei suoi confronti, gli/le darai ragione per farlo/a contento/a.

2)In ambito lavorativo, gli Astri ti suggeriscono di mostrare indifferrenza nei confronti delle persone che vogliono creare tensione.

Ma tanto probabilmente per quanto riguarda il punto 1 quest’estate te dice male e sarai single e per quanto riguarda il punto 2 sei in ferie quindi puoi pure non curartene.

Insomma mica gli astri sono sempre a tuo favore.

Stacce.

E daje.

Stacce.

Tango in vinile

HECTOR VARELA, OSVALDO PUGLIESE, ASTOR PIAZZOLLA, LOS FRONTERIZOS, EDUARDO FALU… PEZZI UNICI

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“L’amante, Colei che ama” di Beatrice Benet, Rupe Mutevole Edizioni

“Credo non ci sia un tempo giusto per cambiare la propria vita, credo invece che ci debba essere un tempo per prendere coscienza e ti dirò di più, sono fermamente convinta che sacrifici di questo tipo non portino a nulla, nessuno dirà mai grazie perché tutti sono stati comunque infelici.”

“…tutti sono stati comunque infelici” ed è questa semplice constatazione che addolora maggiormente in “L’amante, Colei che ama”, libro edito nel 2009 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana “Trasfigurazioni”.

Nel 2007 l’autrice, Beatrice Benet, ha pubblicato una raccolta di quattro racconti al femminile “Più lontano del mare e del cielo”, nel 2009 per Einaudi un racconto dal titolo “Giulia” nel volume “Io mi ricordo”.

“L’amante, Colei che ama” si presenta come una lunga lettera, un De Profundis senza destinatario o meglio con un destinatario celato. Il nascondere è il fulcro di tutta la lettera, qualcuno nasconde, qualcuno esplicita.

Il libro consta di trentatré brevi capitoli, ogni capitolo è un’emozione, un istante, un groviglio di pensieri della giornata. La voce narrante è una donna, parla ai lettori come se davanti avesse il “lui” che devasta le sue ore. Lo stile si presenta famigliare, limpido, chiaro e preciso. L’intento è rendere partecipe il lettore di una parte della vita della protagonista, una parte di vita in bilico tra la vita e la morte, metaforicamente parlando.

Il “lui” è un uomo sposato con una figlia, il “lui” è l’uomo che non riesce a  volare della dedica iniziale del libro, la “lei” è l’amante. Una situazione conosciuta da tempo, la nostra cultura ritiene la moglie come unica vittima e nessuno mai pensa all’altra donna, colei che “vuole rovinare una famiglia”.

“L’amante, Colei che ama” è un lungo viaggio nelle membra dell’altra donna, la donna nascosta che deve restare nascosta, la donna che crede nell’amore ma che non può esplicitarlo alla luce del sole, la donna delle ore in un motel, la donna che non sarà mai invitata a cena a Natale. La situazione dell’amante non è semplice come a prima vista può sembrare, se ovviamente l’amante è colei che ama.

Beatrice Benet fornisce al lettore i dati di una storia comune, un uomo sposato che non ama sua moglie ed una donna che ama profondamente un uomo sposato. La relazione è in disparità, lei è sola, lui ha una famiglia. È lui dunque a decidere gli orari, i giorni, le conversazioni. Lei non vuole, per troppo amore, in nessun modo infastidirlo ed aspetta, una lunga attesa ed una costante pazienza per i cambiamenti di umore di lui, per le sue continue palesate incertezze. Aspetta davanti al cellulare, aspetta davanti alla chat di Messenger. Alcuni capitoli de “L’amante, Colei che ama” riportano frammenti di conversazione fra i due amanti, le parole si perdono nella velocità del messaggio, del pensiero, nessun discorso ha termine ne inizio, è l’antagonismo di due debolezze diverse a privilegiare in momenti incostanti, ed è sempre lui ad aver l’ultima parola.

“Ho difficoltà a credere che sia effettivamente quello che vuoi fare, perché non è possibile che non ti salga, improvviso, il desiderio di me, quel desiderio che ti obbliga almeno a darmi un segno della tua presenza.”

Lei potrebbe cibarsi di uno “squillo”, un messaggio al telefonino, un’email, anche solo una semplice risposta di “buonanotte” ma è il silenzio che penetra nel loro rapporto, un silenzio rabbioso e senza etica, un silenzio che non potrà portare pace ma solamente disperazione.

“L’amante, Colei che ama” è uno sguardo nella solitudine di una donna, nel sentimento amoroso che devasta e che non risparmia gli ostaggi.

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro:

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni

http://www.poesiaevita.com/