INpressMAGAZINE Claudio Palazzi
Poesia L’ Immacolato “L’immacolato”, Tu rappresenti il degno, dio, innamorato. Impeccabile, trasudato. Offeso, dilaniato, trasandato. Diligente è Il tuo fato. Di numeri, trabocchi, con vasi, di cocci inutili? Per ogni davo, D’avorio, trucidavi, mio caro. Onesto, solitario, è il tuo nato. Che da conciliazione, rammenti, Il tuo sano: Parassita, Sincero, Carezze, Adulato. Per ogni qualvolta, Infatuato, Tu sei ben Torbido, che immacolato.
"Ciao, io sono Wolf, tu chi fia sei?" E' stata lui la prima persona che mi ha rivolto parola. Alto poco più di me, rosso di capelli e con una barba lunghissima. Puzzava di fumo di legna ma mi...
Sapientia Prologo Centoquaranta… Centoquarantuno… Centoquarant… La donna aprì gli occhi di colpo. Ansimava così forte da riempirsi le orecchie del suo respiro. Il ronzio in testa l’assordava, impedendole di orientare i sensi nell’ambiente. Dov’era finita? Buio totale. Aveva gli occhi aperti? Non poteva capirlo, però una cosa la...
IL PAIOLO DI RAME Luce rosata, d’alba o tramonto scivola sulla piana desertica e lambisce le spalle e la fronte, come se due soli accompagnassero i miei passi verso la cornice di monti che chiude l'orizzonte. Veli di sabbia si...