“La falsità d’esser vivo” è la nuova raccolta di racconti brevi scritta dall’autore italo brasiliano Stefano Labbia.
Sin dal titolo, l’opera promette di essere altra tappa importante nel cammino autoriale di un grande genio contemporaneo che sa esprimersi utilizzando tuti i mezzi di comunicazione esistenti, dalla poesia alla narrativa, dalla graphic novel al cinema, senza mai cedere di un solo passo.
Con questa nuova raccolta, il Labbia mano nella mano con il lettore, veste i panni di moderno Virgilio per trascinarci in un viaggio carnale e spirituale, fatto di soste appaganti e di gelide verità.
Abbiamo letto in anteprima la raccolta cosa che ci ha permesso di stilare (almeno) cinque buoni motivi per stringere tra le mani e respirare la sua nuova fatica letteraria.
In ordine:
1. **Profondità psicologica:** I racconti esplorano le complessità dell’animo umano, offrendo al lettore una riflessione sincera sulle fragilità e contraddizioni che ci rendono autenticamente umani.
2. **Riflessione sull’autenticità:** Labbia invita a superare le maschere sociali e abbracciare la propria verità interiore, un tema universale e sempre attuale.
3. **Narrazione coinvolgente:** Con una prosa avvincente, l’autore cattura l’attenzione del lettore, trasportandolo in un viaggio emotivo e introspettivo.
4. **Tematiche universali:** L’accettazione di sé e il confronto con la realtà sono affrontati con delicatezza, risuonando profondamente in chi cerca autenticità.
5. **Impronta duratura:** “La falsità d’esser vivo” è destinata a lasciare un segno indelebile, offrendo spunti di riflessione che perdurano ben oltre la lettura.
Questo libro è un piccolo bignami di quest’epoca così dura e nuda, così cruda e irreale. Così apatica e vogliosa di novità.
“La falsità d’esser vivo” è un gioiello da leggere e rileggere, quasi che fosse una sorta di diario personale dell’umana specie moderna, confusa e confusionaria, vera e falsa, sapiente e incosciente, ignara e sterile.
La scrittura sincera e potente del Labbia vibra nel petto e nell’anima del lettore che accoglie ogni riga, ogni pensiero, ogni aflato, ogni virgola e la fa sua come una languida poesia letta in un giorno d’estate al chiarore delle stelle.
Ancora una volta l’autore si rivela essere un cantore d’eccellenza dei nostri tempi in grado di parlare ai figli come ai nipoti, ai genitori come ai nonni.
Con diretta semplicità. Con ardita schiettezza.
Imperdibile.
Antonella Fassaro.