Può un paese che ha dichiarato guerra commerciale a mezzo mondo puntare su una legge finanziaria che rischia di far schizzare ulteriormente l’elevato debito statunitense? Secondo molti osservatori no, ed anche i mercati finanziari sembrano essere molto scettici sulla legge di bilancio a stelle e strisce.
L’enorme debito statunitense
In base agli ultimi numeri, il debito statunitense ha superato i 36.000 miliardi di dollari a febbraio 2025. Ciò significa che ha raggiunto il 130% del prodotto interno lordo nazionale. La maggior parte di questo debito pubblico è detenuto da privati, mentre in misura minore è detenuta da altri governi.
La nuova legge finanziaria di Trump, secondo una stima del Congressional Budget Office (cbo) potrebbe aumentare questo livello già enorme di altri 2400 miliardi entro il 2034. Numeri shock che hanno fatto storcere il naso anche a diversi repubblicani, oltre a provocare la frattura con Elon Musk (che poi ha deciso di voltare definitivamente le spalle a Donald Trump).
L’allarme è scattato sui mercati
Che le stime si dimostrino vere o troppo allarmistiche conta poco, perché di fronte a uno scenario del genere i mercati hanno già fatto suonare l’alert dello scetticismo. Molti fondi di investimento ritengono che il ritmo con cui il debito statunitense è destinato a crescere ancora diventerà insostenibile.
Se a questo si aggiunge anche una politica commerciale molto aggressiva, che rischia di frenare l’economia, ben si spiega perché molti investitori hanno deciso di voltare le spalle al mercato americano.
In fuga dagli asset USA
Gli hedge funds più grandi al mondo stanno riducendo la propria posizione a stelle e strisce per dirottare parte dei capitali verso Regno Unito, Francia e Germania. Dopo che gli Stati Uniti sono stati il miglior posto al mondo per investire per circa un secolo, le cose stanno cambiando.
Le conseguenze le abbiamo viste sul dollaro, che è precipitato sotto quota 100 negli ultimi tempi. Ma un altro fattore eclatante è la pressione sui titoli di stato americani, il cui rendimento – che altro non è che la misura del rischio associato a quel paese – è aumentato.
Un’occasione per il vecchio continente
In questo scenario in cui il debito statunitense preoccupa i mercati e spinge ad abbandonare gli asset a stelle e strisce, e il dollaro perde quota rispetto alle altre valute più scambiate al mondo, soprattutto l’Europa potrebbe sfruttare una grande occasione. L’interesse verso gli asset del vecchio continente è già in aumento, anche perché il contesto macroeconomico è diventato più favorevole e soprattutto molto più stabile stabile rispetto a quello statunitense.










