Prosegue il tour di Discesa libera, opera prima di Sandro Torella presentata il 15 settembre in Toscana, al cinema Aurora di Sansepolcro, e a seguire nel Lazio il 16 settembre al Cinema Cinthianum di Genzano e il 17 al cinema Buonarroti di Civitavecchia alla presenza di Anna Mazzantini. Il film era in anteprima italiana al Festival di Villammare (SA) e in anteprima internazionale al London Rolling Film Festival dove si è aggiudicato i premi come Best Film, Best Performance, Best Screenplay e Best Casting, e successivamente toccherà altre città italiane con una serie di proiezioni speciali e incontri-evento che vedranno la partecipazione di figure professionali e artistiche di rilievo, chiamate a dialogare con il pubblico sui temi centrali dell’opera: lo smarrimento, la perdita della memoria emotiva, la precarietà dell’esistenza e la necessità di reinventarsi ogni giorno per riaffermare la propria identità.

Discesa libera, commedia seria sull’Alzheimer è prodotto da Sandro Torella in collaborazione con Fondazione Rosa e Giovanni Merchiorri. Il film, diretto e distribuito dall’attore, regista e autore satirico Sandro Torella (Il Permesso – 48 ore fuoriIl Ribelle) e con lo stesso Torella  nei panni del protagonista, ha un cast composto da Massimo Mirani(Il Bisbetico domatoIl partigiano JohnnyLa notte di Pasquino) Jennifer Mischiati (Forever YoungCreatorsFade out), Stefano Antonucci (La vita è una cosa meravigliosa, Vacanze ai Caraibi, Tu quoque), Anna Mazzantini (A friend, Dopo centomila ore), Michele Gammino (Confessione di un commissario di polizia al Procuratore della Repubblica, Se lo fai sono guai, Mister Felicità), Gaetano Mosca (La classe non è acquaUna famiglia per caso, Il Divo), Maria Luce Pittalis (Il Ribelle, Tundra), Renato Solustri(Lovita, Malleus), Giorgia Panettieri (Alta Infedeltà), Danila Stalteri (Il viaggio, La ragazza americana, Diario di un maniaco perbene) e Giorgio Carosi (Volesse il cielo, Piacere Michele Imperatore, Benur, un gladiatore in affitto).

Discesa libera si afferma come un film indipendente ma fortemente partecipato, capace di creare una connessione immediata con il pubblico che vi ritrova una riflessione universale e intima allo stesso tempo: la ricerca di un senso, di un appiglio, di una memoria che ci definisca e ci ricordi chi siamo, anche nei momenti di maggiore fragilità.

Quando un giovane attore esagera con la satira e dice una battuta di troppo, soprattutto se alla persona sbagliata, sarà accusato di vilipendio e emarginato dall’intero mondo dello spettacolo. È la storia di Manuel Falco che da giovane attore emergente si tramuta all’istante in un elemento indesiderato e si ritrova suo malgrado a fare il badante di Vittorio, anziano malato di Alzheimer. Solo e senza futuro Manuel si appassiona al suo nuovo e unico amico e cerca di usare i mezzi artistici per curare la malattia. Una volta entrato in contatto in clinica con la dottoressa Elisa De Blasi proverà a convincerla, forse anche per conquistarla, a fare uno spettacolo con i degenti, tra cui c’è anche Vittorio. Il “paradosso dell’attore”, che ogni giorno deve ripetere un copione non suo e come se non fosse mai accaduto in precedenza, si sovrappone al “paradosso dell’Alzheimer” che ti fa dimenticare chi sei e ciò che hai fatto in giornata, ma può lasciarti ricordi antichi vividi nella mente. Manuel intuisce questa possibilità: far rinascere loro come attori nel terribile e meraviglioso gioco della vita e forse per rinascere lui stesso grazie ai suoi nuovi amici. Lo spettacolo sarà un piccolo e inaspettato successo e scuoterà l’animo della gente ridando nuova linfa a Manuel e chissà, forse, permettendogli di ritrovare la strada maestra.

 

Discesa libera – dichiara il regista – offre spunti importanti per riflessioni sull’identità, sulla memoria come costruzione e ricostruzione continua, sul ruolo dell’attore e più in generale sul modo in cui ciascuno di noi “interpreta” quotidianamente la propria vita, adattandosi a un mondo in rapido cambiamento. Il parallelo tra il mestiere dell’attore e la condizione del malato di Alzheimer è una metafora potente, capace di parlare anche ai giovani, agli artisti, ai professionisti e a chiunque si senta, in qualche modo, in “caduta libera”. E’ proprio in questa condizione in cui la curva esistenziale della propria vita discende in un baratro dove incontra ricordi senza ricordi, maschere giornaliere, perdite e fallimenti, che il protagonista del film si ritrova consapevole e forte di poter affrontare un nuovo inizio.

 

IL PROGETTO

Il film Discesa Libera rientra nel progetto Rete Prevenzione Alzheimer della Fondazione Rosa e Giovanni Melchiorri e nasce dal cortometraggio Vittorio del 2019, che ha partecipato al Vertical Movie Festival nello stesso anno ottenendo un ottimo consenso di critica e pubblico, anche successivamente sui social. Per poter sostenere lo sviluppo del progetto e raccontare la storia di Vittorio in un lungometraggio, abbiamo concordato la scelta di affrontare una produzione filmica indipendente, molto complessa sul piano organizzativo per i pochi mezzi a disposizione, ma certi di poter godere di un ampio sostegno da parte delle persone coinvolte nell’operazione e dal pubblico. Così è stato.

Oltre all’apporto economico della Fondazione e del regista Sandro Torella, il film ha ricevuto il sostegno preventivo di una parte del pubblico attraverso il crowdfunding sulla piattaforma online eppela.com e il sostegno degli sponsor: Gentilini biscotti, Cooperativa Sant’Anna 1984, Metabolicamente, Aletheia, Benessere Bio Alcalino. Inoltre, ha beneficiato dell’opportunità di utilizzo di spazi e strumentazioni grazie alla collaborazione de la Quinta Stella, residenza per anziani, che ha messo a disposizione la struttura per le riprese del film, e Canale 10 che ci ha concesso l’uso dello studio televisivo, degli uffici e il supporto tecnico. Gli stessi attori hanno accettato di lavorare ai minimi o a rimborso delle spese, sposando il progetto nella sua essenza.

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Renato Aiello
Napoletano, classe ’87, Renato Aiello è giornalista pubblicista dal 2009 ed è pubblicato dal 2001. Studi in Comunicazione di massa e media, nonché cinema, giornalismo e informazione cross mediale, ha iniziato col piccolo house organ del Cardarelli "Il Giornale di Ortika" di Gaetano Coppola tra il 2001 e il 2006 (prima recensione a 13 anni) e ha poi scritto nel corso degli anni per il quotidiano "Roma" dal 2006 al 2011, diretto da Antonio Sasso. Attualmente scrive da free-lance per diversi siti e magazine di cultura e spettacolo, tra cui "Enneti NT - Notizie Teatrali" di Angela Matassa dal 2014 e la piattaforma di giornalismo partecipato “Sul Pezzo”. Appassionato di letteratura, musica, arti figurative, fotografia e cinema, ha partecipato nel corso degli anni a festival cinematografici tra Roma, Napoli e Vico Equense, e a giurie di concorsi di cortometraggi a tema. Videoblogger dal 2014, ha un canale YouTube con servizi di video giornalismo e montaggi emozionali.

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