Chissà che facce faranno gli automobilisti quando si accorgeranno che nell’auto appena sorpassata non c’è nessuno al volante. Non stiamo parlando di KITT, la mitica fuoriserie nera protagonista di Supercar, telefilm culto degli anni ’80. Stiamo parlando di BRAiVE, prototipo dell’automobile che “si guida da sola”, presentata il 13 novembre scorso a Bologna durante il “R2B day”, manifestazione fieristica dedicata all’innovazione.

Frutto di una ricerca condotta da VisLab, spin-off nato agli inizi degli anni ’90 nella Facoltà di ingegneria dell’Università di Parma e focalizzato sull’incremento della sicurezza stradale, BRAiVE sembra un’autovettura come tutte le altre, ma è dotata di un sistema di sensori che permettono al veicolo di percepire l’ambiente circostante e di muoversi autonomamente nello spazio: gira quando c’è una curva, si ferma quando un pedone attraversa la strada.

«La nostra macchina è in grado di percepire l’ambiente che le sta attorno e, conseguentemente, di muoversi in esso – ha spiegato Paolo Grisleri di VisLab – Al suo interno ci sono sensori di varia natura, dieci telecamere, quattro laser scanner, quattro computer nel bagagliaio e l’intero quadro elettronico è stato modificato rispetto alle auto normali».

Un’auto del futuro, destinata a rivoluzionare le abitudini degli automobilisti e a contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale: «Prima di arrivare ad un’auto di largo consumo che possa muoversi quotidianamente e costantemente da sola ci vorranno altri 15-20 anni – ha precisato Grisleri – Per ora è possibile pensare a sistemi più semplici che, magari, facciano seguire alla nostra macchina l’auto che le sta davanti, permettendoci di poterci riposare e distrarre quando, ad esempio, siamo bloccati in coda».

In occasione dell’evento bolognese, la BRAiVE ha fatto un giro dimostrativo all’interno dei padiglioni fieristici, ma già qualche tempo fa la vettura si era aggirata “da sola” per alcune strade di Roma con un passeggero d’eccezione: il sindaco della capitale Gianni Alemanno.

Durante la dimostrazione romana, inoltre, Alemanno ha annunciato la prossima sfida lanciata dal gruppo di ricercatori VisLab, coordinato dal prof. Alberto Broggi: realizzare veicoli automatici che per la prima volta, in totale autonomia, effettueranno un viaggio dall’Italia alla Cina, senza nessuno a bordo.

L’esperimento, nel quale saranno adottati veicoli elettrici alimentati da energia solare, partirà il prossimo 10 luglio con arrivo previsto il 10 ottobre a Shangai, in coincidenza con il World Expo’ 2010, dove le vetture resteranno in esposizione nel padiglione italiano.

Un viaggio di 3 mesi attraverso due continenti, percorrendo 13 mila chilometri lungo le strade dell’antica via della seta; un’occasione per gli ingegneri di mettere alla prova la resistenza dell’hardware e dei software sviluppati e di testare le reazioni di fronte alle reali situazioni critiche che si incontrano durante un viaggio, dalle condizioni meteo alle differenze di tracciato (autostrade, percorsi urbani, ecc.). A seguire le tappe dell’impresa sarà l’équipe di Overland.

Si chiama BRAiVE, l’auto intelligente che non ha bisogno di guidatori. Realizzata da un gruppo di ricercatori di Parma, per ora è ancora un prototipo e nel 2010 andrà in Cina. Ovviamente senza nessuno al volante.

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