CINA 25/09/09 – Bao Tong, ex leader politico, collaboratore dell’ex capo del Pc Zhao Ziyang, tramite Radio Free Asia (www.rfa.org) interviene sulle celebrazioni per il 60° anniversario della Repubblica Popolare Cinese.  Boa Tong, rinchiuso 7 anni in carcere e ora agli arresti domiciliari, in quanto vivo sostenitore della democrazia e forte oppositore al massacro di piazza Tiananmen, critica la Repubblica Popolare Cinese. E lo fa in modo duro e diretto, attaccando i leader e chiedendo la restituzione del potere al popolo e la creazione di una repubblica. Secondo Bao Tong in Cina non esiste una repubblica in quanto nel Paese si assiste a una continua violazione dei diritti dei cittadini da parte delle autorità del Partito, violazioni che vanno avanti da 60 anni, ovvero dalla proclamazione dello stato comunista.

L’attacco di Bao Tong è molto duro soprattutto verso il programma delle pompose feste previste per l’anniversario del 1° ottobre, sostenendo che i leader cinesi si preparano a celebrare la loro magnificenza glissando sulla sempre più diffusa corruzione e il sempre maggiore divario tra povero e ricco. Altri punti mossi da Bao Tong sono l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali e l’inquinamento ambientale, causati per il raggiungimento del tanto celebrato progresso nazionale. Sempre secondo Bao, una repubblica non deve ammettere la violazione delle libertà individuali e religiose, la libertà di parola, di protesta e di dimostrazione, perseguite in Cina con il pretesto della stabilità sociale.

Pechino, di risposta, oscura portali web, forum, blog e accessi a spazi di informazione online, e diffida dal fare dimostrazioni per non arrecare danni all’immagine di fiorente potenza da mostrare al mondo durante le celebrazioni dell’anniversario.

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