I prequel, soprattutto nell’ultimo periodo, sono diventati un approdo sicuro e confortevole per le saghe che hanno ancora molto da raccontare.
Non stupisce che, se un personaggio funziona all’interno di un film, anche se in esso ha soltanto un ruolo da comprimario, possa funzionare ugualmente bene in un lungometraggio, visto che non è più il personaggio ad essere portatore di storie ma il contesto nel quale agisce.
E così da “Il Re Leone” è nata la serie televisiva animata dedicata a “Timon & Pumba”; o ancora “I pinguini di Madagascar” da, per l’appunto, “Madagascar”; “Il Gatto con gli Stivali” da “Shrek” e così via, personaggi di riciclo che, al centro della ribalta, sanno come brillare di luce propria.
Minions è il primo film d’animazione 3D di Universal Pictures, alla regia di Pierre Coffin e Kyle Balda, basato su un racconto di Sergio Pablos, il film è uno spin-off/prequel dei film Cattivissimo Me e Cattivissimo Me 2 e vede come protagonisti piccoli esserini gialli,i Minions, raccontando la classica storia del cattivo che così cattivo non è.Cartoons_The_best_cartoon_Minions_the_despicable_me_2_051631_
Dall’ inglese, “scagnozzi”, facilmente entusiasti, buffi e sempre curiosi, i Minions sono esistiti fin dall’alba dei tempi ed hanno un solo scopo: servire il padrone più cattivo al mondo.
Kevin,  Stuart e  Bob, partono per un lungo viaggio verso New York City, dove leggono di un raduno di criminali al quale si riuniscono i più grandi supercattivi del mondo.
Diventano così gli aiutanti di Scarlet Sterminator, elegante ed ambiziosa criminale determinata a dominare il mondo e diventare la prima donna supercriminale.

Le musiche e le canzoni che accompagnano Minions sono un altro tocco vincente, da sottofondo possiamo ascoltare pezzi mitici della storia della musica leggera. Da Break On Through dei Doors,Under Pressure dei Queen con David Bowie a Foxy Lady di Jimi Hendrix fino agli Aerosmith, per un nuovo lavoro d’animazione che, come capita sempre di più in questi anni, non è solo per bambini ma per tutti quelli che hanno un po’ di senso dell’ironia.

Ma qual è la forza del progetto?

Sicuramente la struttura dei progetti di animazione degli ultimi anni ha subito un grande mutamento:  Da un punto di vista formale, lo schermo è invaso da colori, suoni buffi, accattivante e ipnotico per i più piccoli, ma dal punto di vista contenutistico sanno offrire al pubblico dei genitori sceneggiature “adulte” che ammiccano al mondo dei grandi riuscendo a non inquinare l’immaginario puro dei ragazzi.
Insomma, prodotti children&parents friendly, che accontentano tutti.

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