Roma, la Città Eterna, attrae milioni di turisti ogni anno con il suo inestimabile patrimonio storico e culturale. Tuttavia, per i residenti, vivere nella capitale italiana può rappresentare una sfida quotidiana a causa di una serie di disagi che incidono sulla qualità della vita. La mobilità caotica, le zone degradate in crescente abbandono, le periferie che necessitano di urgente riqualificazione e l’efficienza discutibile dei servizi pubblici in alcune zone, sono solo alcune delle problematiche che affliggono chi vive in questa metropoli. Può la città più famosa del mondo, permettersi determinati disagi? L’immensa bellezza che la contraddistingue, potrà distrarre dai problemi ancora a lungo?

Una città in lotta con se stessa 

Roma si prepara al giubileo 2025. Ci si attende un’affluenza complessiva di circa 30 milioni di ospiti in più rispetto al Giubileo del 2000. La Capitale si prepara ad accogliere un simile evento con la realizzazione di apposite infrastrutture, nuovi sistemi di mobilità e numerose strutture di ricezione. Ma riuscirà a risolvere le problematiche già presenti sul territorio? La sfida è ardua.La mobilità a Roma è uno degli aspetti più critici. Il traffico intenso, i ritardi cronici dei mezzi pubblici e le infrastrutture spesso inadeguate rendono gli spostamenti un vero incubo per molti cittadini. Le strade sono sovente congestionate e la manutenzione delle vie principali e secondarie lascia molto a desiderare.Accanto a questi problemi, vi sono numerose aree della città che versano in condizioni di abbandono. Quartieri storici e moderni convivono con edifici fatiscenti e spazi pubblici mal curati, che danno l’impressione di un luogo in decadenza. Roberto Gualtieri, primo cittadino della capitale annuncia nel gennaio del 2024 un anno in cui Roma si appresta a diventare, ancor di più di quanto già non sia, “un cantiere a cielo aperto”. Ci saranno interventi anche notturni, per ridurre l’impatto sulla circolazione. Sono tre gli ambiti di intervento principali: viabilità, verde e trasporti. Ad oggi sono molte le novità introdotte dal sindaco, ma saranno sufficienti in vista del 24 dicembre 2024?

La voce dei residenti 

Abbiamo intervistato Anna, una studentessa universitaria di ventuno anni, residente nel quartiere Africano, e David lavoratore ventunenne residente nel quartiere Setteville a Roma.

“La zona in cui vivi ti soddisfa o preferiresti cambiarla?”

A:“mi piace molto.”

D:”preferirei cambiare zona.”

“Per ciò che concerne la mobilità cosa è stato fatto per migliorare, cosa si dovrebbe ancora fare ?”

A:“Devo ammettere che, sin dai 14 anni, ho avuto la possibilità di spostarmi autonomamente per Roma senza prendere i mezzi, motivo per cui la mia esperienza con essi si riferisce a un breve periodo di tempo. Il primo anno di università ho cercato, abitando a 400 metri dalla fermata della metro, di muovermi solo con questa ma la situazione non era delle migliori. Scale mobili sempre in manutenzione, non c’erano cartelli che indicassero i tempi di attesa, motivo per cui i ritardi erano molto frequenti e più di una volta ho aspettato la metro 20 minuti. Tutto questo alle 8 di mattina, orario di punta, e più le attese erano lunghe più la gente aumentava, e questo si riversava all’interno del vagone dove molto spesso ci si ritrovava tutti ammassati. Dopo quell’anno ho preferito muovermi solo in macchina. A mio avviso, almeno per la metro B, bisognerebbe fare ancora tanto per migliorare la situazione. Prima di tutto evitare che la gente riesca facilmente a non pagare il biglietto semplicemente scavalcando un tornante; vagoni più moderni; pulizia all’interno delle fermate; ridurre i tempi di attesa tramite l’aggiunta di altri treni; più sicurezza all’interno delle stazioni.”

D:”Secondo me è collegata bene, all’incirca impiego 20 minuti per raggiungere le stazioni metro più vicine come quella di Ponte Mammolo o Rebibbia, avendo cosi la possibilità di raggiungere più zone. 

“Riguardo l’efficienza dei servizi, come la pulizia stradale e la raccolta dei rifiuti che opinione hai?”

A:“Strade sporche, piene di carte, mozziconi di sigaretta, plastica. La gente si sente autorizzata a farlo anche perché i cassonetti sono stracolmi al punto che la gente è costretta a lasciare i propri rifiuti in mezzo alla strada accanto ai cassonetti. Questo non fa che aumentare la presenza di topi e di gabbiani che rovistano al loro interno. Ovviamente a tutto questo si aggiunge che la raccolta differenziata in pochi la fanno, consapevoli che tanto alla discarica tutto viene smaltito insieme. Tutto questo è dettato anche dalla scarsa frequenza con cui l’AMA passa.”

D:”Ritengo che il servizio svolto dall’AMA, sia sufficiente, le strade sono spesso sporche a causa dei comportamenti disgustosi dei cittadini.

“Se nella tua zona sono presenti luigi di disfacimento o zone di periferia da riqualificare, quale pensi sia la mossa adatta per migliorare il territorio?”

A:“Sicuramente ci sono diverse zone periferiche che hanno bisogno una maggiore attenzione da parte dello stato sotto diversi punti di vista, a partire dalla criminalità ma non posso dire cosa migliorerei perché devo ammettere la fortuna di aver vissuto e frequento sempre zone centrali di Roma, senza essermi mai spinta oltre.”

D:” posso affermare con estrema certezza, che intorno a me ho sempre visto povertà e ignoranza. Lo Stato ha l’obbligo di aiutare i cittadini attraverso sussidi per il sostentamento in modo tale che ile nuove generazioni siano in grado di affrontare la vita in modo più agiato, anche in quelle zona considerate degradate. Mosse efficaci potrebbero essere aiuti economici per il sostentamento scolastico, ma ancor di più ricordare ai genitori di educare i propri figli al rispetto del prossimo e del territorio.

Come si comportano i cittadini ? Sono collaborativi o sono anche loro causa del degrado?”

A:“Sicuramente la colpa è anche nostra. Molti cittadini, infatti, buttano cartacce a terra perché “tanto è già sporco” oppure non fanno la racconta perché “tanto non la fa nessuno e anche se la facessi poi viene smaltito tutto insieme”. Ad essere onesta molte volte ho provato a farla ma, non abitando da sola non dipende solo da me. Purtroppo mia madre, come molti, pensano sia inutile farla dato il modo in cui qui a Roma viene gestita. Io invece penso che differenziare i rifiuti non mi costa niente anzi, in questo modo la mia buona azione l’ho fatta e la coscienza ce l’ho pulita. Il mio dovere l’ho fatto. Molti purtroppo non ragionano così e il degrado si vede.”

D:”Considero i cittadini principale causa del degrado.”

“Hai mai assistito ad atti di criminalità nella tua zona? Se è successo, pensi che si debbano aumentare controlli e precauzioni? “

A:“No fortunatamente mai.”

D:”no, mai accaduto. 

Considerazioni 

Roma, con tutte le sue bellezze e contraddizioni, è una città che merita di essere vissuta con dignità e orgoglio. Tuttavia, i disagi che affliggono la vita quotidiana dei suoi abitanti sono un segnale d’allarme che non può essere ignorato. La mobilità deve essere migliorata con un piano di trasporti più efficiente e sostenibile, le aree degradate devono essere riqualificate e le periferie devono diventare parte integrante della città con servizi all’altezza delle esigenze dei cittadini. È fondamentale che le istituzioni locali lavorino in sinergia con i residenti per sviluppare soluzioni concrete e durature. Solo così Roma potrà tornare a essere non solo una destinazione turistica di primo piano, ma anche un luogo dove vivere serenamente. Le novità, ad oggi introdotte, in vista del giubileo presagiscono un miglioramento della situazione attuale.

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