«La scoperta dell’America non è avvenuta per errore, ma per profezia» ha esordito il regista Jordan River in una sala gremita durante l’ultimo evento a Roma al The Space Cinema Moderno, in Piazza della Repubblica, con proiezione del pluripremiato film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse”.

Dopo il grande interesse nelle sale italiane e l’anteprima a Los Angeles, il film è tornato sul grande schermo per un’ultima proiezione nazionale. La pellicola – in sala da circa 9 mesi – è stata proiettata in versione originale inglese con sottotitoli in italiano, e con l’occasione la Distribuzione Delta Star Pictures ha anticipato importanti novità per il lancio internazionale.

Il Monaco che vinse l’Apocalisse è un film che unisce spiritualità, poesia e profezia, ispirato alla figura di Gioacchino da Fiore, esegeta medievale citato da Dante nel Paradiso. In un mondo segnato da oltre 50 conflitti attivi, l’opera propone una profezia auspicabile: il Terzo Tempo della storia, l’Età dello Spirito, un’era di consapevolezza e amore universale.

Il film si distingue anche per l’uso innovativo di Cromoterapia e Onde Theta, tecniche che agiscono sulla coscienza dello spettatore, offrendo un’esperienza cinematografica profonda e rigenerante. La serata è stata presentata dalla giornalista Katia De Benedictis. Hanno preso la parola diversi membri del cast e della crew per ringraziare il numeroso pubblico che segue questo film da mesi e il regista per aver creduto in loro. In sala anche l’attore americano (vincitore di un premio Emmy) Nikolay Moss, che ha raggiunto l’Italia dagli USA per testimoniare la sua vicinanza a questa « preziosa pellicola che si dipana su più livelli narrativi e che offre veramente una visione nuova e di speranza per il mondo » .

A salutare il pubblico sono intervenuti anche gli attori Giancarlo Martini, Alessio Braconi, Mariano Mestici, Francesco De Silvestris, Willy Stella e Angelo Terenzio. Per la crew il direttore della fotografia Gianni Mammolotti, il VFX supervisor Nicola Sganga, lo scenografo Davide De Stefano, l’operatore Federico Martucci, l’aiuto regista Adriano Losacco, la sceneggiatrice e giornalista Michela Albanese, il compositore della colonna sonora Michele Josia.

In sala anche nomi del cinema, tra cui l’attore giapponese Hal Yamanouchi, e diversi giornalisti, nonché autorità istituzionali. Ad apprezzare la visione del film anche il Dott. Goffredo Bricca, alto funzionario della Camera dei Deputati. Sono interventi per i saluti il Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio Avv. Mario Luciano Crea, che ha parlato dell’attenzione che la Regione Lazio sta avendo nel sostegno dell’audiovisivo, nonché il Presidente di Confassociazioni International, il Dott. Gianni Lattanzio, che ha evidenziato come il messaggio della figura di Gioacchino da Fiore e di questo film possa rappresentare egregiamente il meglio dell’Italia all’estero e si è impegnato a sensibilizzare le istituzioni preposte in occasione dell’uscita del film all’estero.

E’ stata poi annunciata l’uscita del film in streaming su Prime Video il prossimo 12 Ottobre 2025, in contemporanea negli Stati Uniti e in Italia. Una data simbolica, poiché Cristoforo Colombo navigava verso il Nuovo Mondo con le profezie di Gioacchino da Fiore al seguito, cosa che non tutti sanno, immaginando un tempo nuovo, meno materiale e più spirituale.

Come si evince dalla raccolta dei suoi scritti, Colombo ebbe una forte influenza dalle profezie di Gioacchino sulla fine dei tempi e sull’avvento del Tempo Nuovo, quello che l’esegeta chiama Età dello Spirito, il tempo dell’amore, della consapevolezza, del superamento del conflitto transitorio, del passaggio a un mondo nuovo. Il 12 ottobre 2025, ossia 533 anni dopo la scoperta del Continente Nuovo, arriva quindi su Prime Video il film sulla profezia che ha ispirato Colombo e i personaggi più illustri, dal Medioevo al Rinascimento ai giorni nostri.

Durante la serata è stata data notizia che nella lista dei film italiani candidati per la designazione OSCARS® categoria “International Feature Film” c’è anche il film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse”. Nei prossimi giorni il Comitato di Selezione italiano si troverà infatti a selezionare un solo film italiano da proporre all’Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Los Angeles; al di là del responso, intanto, il film ha già dispiegato le vele per navigare verso gli USA.

Il film, prodotto e distribuito da Delta Star Pictures, vanta nel cast l’attore americano Nikolay Moss (NCIS: Los Angeles; Influence; Time Is Up; Napoli – New York; The Cobblestone Corridor, vincitore di un Emmy Award come Miglior Attore), l’australiano-britannico Bill Hutchens (Kin Spirits, Fuck You Immortality) nonché, per il cast italiano, Francesco Turbanti (Margini, Acciaio, Io e Spotty), Elisabetta Pellini (Dark Matter, Il cielo in una stanza, Mi rifaccio vivo, Un giorno perfetto), il rapper G-Max, Giancarlo Martini (Freaks Out, Abbi fede) e Yoon C. Joyce (Il ragazzo e la tigre, Gangs of New York, Kundun).

La sceneggiatura è di Michela Albanese, direttore della fotografia Gianni Mammolotti (A.I.C.), montaggio di Alessio Focardi (A.M.C.) e Jordan River, scenografia di Davide De Stefano, costumi di Daniele Gelsi, makeup & special effects designer di Vittorio Sodano (membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences), acconciatura di Salvo Di Bella e Massimiliano Bruno, vfx supervisor Nicola Sganga, suono Gianfranco Tortora (A.I.T.S.). Le musiche originali del film sono state composte da Michele Josia.

Il film pluripremiato è stato realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Fondazione Calabria Film Commission, della Regione Lazio, con il patrocinio della Provincia di Cosenza, dell’Ente Parco Nazionale della Sila, dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, con il supporto documentale del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, con la collaborazione del FAI – Fondo Ambiente Italiano e con il sostegno di numerosi Enti locali.

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Renato Aiello
Napoletano, classe ’87, Renato Aiello è giornalista pubblicista dal 2009 ed è pubblicato dal 2001. Studi in Comunicazione di massa e media, nonché cinema, giornalismo e informazione cross mediale, ha iniziato col piccolo house organ del Cardarelli "Il Giornale di Ortika" di Gaetano Coppola tra il 2001 e il 2006 (prima recensione a 13 anni) e ha poi scritto nel corso degli anni per il quotidiano "Roma" dal 2006 al 2011, diretto da Antonio Sasso. Attualmente scrive da free-lance per diversi siti e magazine di cultura e spettacolo, tra cui "Enneti NT - Notizie Teatrali" di Angela Matassa dal 2014 e la piattaforma di giornalismo partecipato “Sul Pezzo”. Appassionato di letteratura, musica, arti figurative, fotografia e cinema, ha partecipato nel corso degli anni a festival cinematografici tra Roma, Napoli e Vico Equense, e a giurie di concorsi di cortometraggi a tema. Videoblogger dal 2014, ha un canale YouTube con servizi di video giornalismo e montaggi emozionali.

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