L’evoluzione del quartiere a sud di Roma tra fascino e criticità
Nel 1942 a Roma si sarebbe dovuta tenere l’Esposizione Universale, ma per motivi legati allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, non si tenne mai.
Negli anni Trenta prese piede l’idea di creare un quartiere adibito all’Esposizione, da cui il nome EUR (Esposizione Universale Roma), con l’intento, inoltre, di celebrare anche il ventesimo anniversario della marcia su Roma.
Lo sviluppo di quest’area a sud della capitale fu fortemente voluto da Benito Mussolini con lo scopo di rappresentare tutta la potenza e le ideologie del regime fascista oltre che a dover essere un sinonimo di modernità ed eleganza. Per la creazione dell’EUR venne incaricato come architetto principale Marcello Piacentini.
Il quartiere è stato costruito con uno stile razionalista dove padroneggiano edifici come il Palazzo della Civiltà Italiana o meglio conosciuto come il Colosseo Quadrato, diventato il simbolo del quartiere. Tra gli edifici iconici vi sono il Palazzo dei congressi, il Museo della Civiltà Romana e il Palazzo della Posta, circondati da spazi verdi come il Parco Centrale del Lago e il laghetto dell’EUR. Strutture che conferiscono al quartiere un senso di monumentalità e lo rendono uno dei maggiori esempi di pianificazione urbana e di architettura del ventesimo secolo.
Saltato lo scopo principale per il quale fu progettato, l’EUR mantenne il suo carattere distintivo diventando un importante centro finanziario e commerciale, oltre che una popolosa area residenziale, soprattutto grazie ai servizi offerti. Tra aziende, uffici, sedi di enti pubblici e privati il quartiere ospita centri culturali, gallerie d’arte, fiere, festival, convegni e impianti sportivi che contribuiscono ad alimentare la vita culturale e sociale di Roma.
Per quanto riguarda le infrastrutture il quartiere è collegato al centro città e ad altre zone della capitale grazie alle linee autobus e alla linea B della metropolitana con fermata EUR Fermi e EUR Palasport.
Sebbene ben strutturato e dotato di un certo fascino, l’EUR presenta alcune criticità che influenzano la qualità di vita dei residenti ma anche dei lavoratori.
Tra gi aspetti meno positivi vi è sicuramente il traffico intenso che blocca per ore interi viali e strade rendendo difficile la circolazione. Anche la disponibilità a trovare parcheggi non a pagamento è un problema persistente all’interno del quartiere.
Grazie alle strutture e ai servizi offerti l’EUR presenta costi di vita troppo elevati a partire dal costo degli immobili e degli affitti, che possono rendere difficile la gestione economica per giovani e famiglie.
Per comprendere meglio gli aspetti negativi e mettere in luce alcuni lati meno conosciuti e criticità di uno dei quartieri più ambiti della capitale, di seguito verrà riportata l’intervista di un residente, nato e cresciuto in quest’area e pendolare per motivi di studio e di lavoro.
- Da quanto abiti all’Eur?
Ho sempre abitato all’EUR, quindi sono esattamente 27 anni che vivo in questo quartiere.
- Come si vive secondo la tua esperienza?
All’EUR si vive comodamente, in quanto il quartiere è fornito di diversi negozi, supermercati, e tutto il necessario per poter vivere senza dover uscire dal quartiere.
- Qual è l’aspetto che preferisci del tuo quartiere? Perché?
È un quartiere abbastanza verde, con molti parchi e alberi e che le strade e i vari spazi siano più larghe rispetto a quelle degli altri quartieri di Roma.
- Qual è l’aspetto che meno preferisci? Perché?
Un po’ come tutta la città, durante la giornata è un quartiere molto trafficato, per questo difficile muoversi con la macchina o altri mezzi, di conseguenza difficile trovare parcheggi liberi.
- Qual è la problematica/disagio più grave?
Ritengo che il problema più grave sia quello legato al traffico.
- È stato fatto qualcosa per risolvere tale problema?
In merito non è stato fatto molto per risolvere il problema, così come nelle altre parti di Roma.
- Essendo un pendolare, per motivi di studio e lavoro, il quartiere è ben collegato? I mezzi di trasporto sono efficienti?
Il quartiere è ben collegato, grazie a tra fermate della metro B e anche gli autobus sono presenti sul territorio con diverse linee.
- Secondo te cosa si deve ancora fare per migliorare ulteriormente il quartiere?
Sarebbe necessaria un po’ di riqualificazione e bisognerebbe rendere un più efficienti i mezzi di trasporto in modo tale da diminuire il traffico e quindi muoversi più liberamente all’interno del quartiere senza perdere troppo tempo.
L’EUR progettato per l’Esposizione Universale del 1942 mescola elementi classici e moderni, bellezza architettonica e problemi sociali. In particolare, legati al traffico e alla difficoltà di muoversi, sia co mezzi pubblici che privati. Ad oggi, questo disagio sembra non essere ancora risolto.