La prima domanda è molto semplice: cosa significa il comitato di Villa Lais? Ha un legame con le scuole o col territorio?
Beh Villa Lais immagino la conosci. Io ero socio di un’associazione e il presidente non ha poi voluto proseguire il suo incarico, da lì io mi sono fatto avanti (o meglio, si sono tutti tirati indietro) ed io sono diventato presidente. L’associazione si occupava della tutela e della valorizzazione di Villa Lais, facendo pressione nei riguardi del municipio affinchè se ne prendessero cura.
Che rapporto c’era e c’è con le istituzioni?
Il rapporto si potrebbe definire “controverso” ma semplicemente perchè le istituzioni spesso non rispondono alle domande dei cittadini. Bisogna fare una certa pressione nei riguardi del municipio affinchè eseguissero certi lavori, come la sistemazione del parco giochi. La manutenzione è un fattore chiave per la Villa, soprattutto della vegetazione. Ci occupiamo della pulizia e della cura del luogo al livello pratico, così l’associazione ha trovato uno sbocco rispetto alla pulizia. Si può dire che l’associazione funziona talmente bene che il municipio ci ha dato “in adozione” la Villa. Può capitare che si danneggi qualcosa e la ripariamo. Può capitare che si perda qualcosa e la teniamo da parte, al sicuro. Ora vorremmo riparare la fontana con il Cinque per Mille che riceviamo ogni anno. Ma non si risolve tutto così velocemente. Trattare col municipio presenta alcuni ostacoli: anzitutto non si sa con precisione quale sia l’ufficio competente.
Ci vuole una certa tigna…!
Esattamente. Spendo, personalmente, molte tempo a contatto con chi rappresenta le istituzioni del territorio. Ilo problema di fondo non è “intervenire” in sé, perché molti problemi legati alla Villa potrebbero essere risolti anche in breve tempo. La questione è non si può e non si deve agire previa autorizzazione delle istituzioni e l’autorizzazione ha i suoi tempi. Autonomamente non possiamo nemmeno piantare o tagliare un albero.
Cosa pensi che possa essere una buona soluzione per migliorare la gestione delle Ville storiche come Villa Lais?
Che il comune aumenti il budget annuale che eroga ai municipi in modo che si possa efficientare il lavoro.
C’è comunicazione tra le ville, come Villa Lazzaroni con voi di Villa Lais?
Io ho cercato di creare una rete, tuttavia a seguito del mio tentativo sono giunto ad una riflessione. Essendo zone specifiche e circoscritte, i problemi di ognuna delle ville sono così peculiari e propri che in definitiva aldilà del piacere di ritrovarsi è più efficiente che ognuno lavori da sé. Però ci sono buoni rapporti. Villa Lazzaroni fu risistemata una decina d’anni fa circa, con fontane e prati meravigliosi. Essendo il mantenimento un problema cruciale per le ville, la Lazzaroni aveva un custode.
Ma il mantenimento in cosa consiste fondamentalmente?
La prima manutenzione è l’innaffiamento. Ma le ditte adibite spesso non interessa: spesso si fa prima in termini di tempo e denaro a sostituire una pianta che non a mantenerla. Noi stessi in Villa Lais ci siamo attrezzati con tubi e attrezzatura.
Quindi si può solo autogestirsi o non c’è modo di curare la Villa in modo efficiente?
Chiaramente abbiamo avuto il riconoscimento dal dipartimento di Tutela Ambientale, non agiamo senza. Abbiamo un collegamento diretto e il dipartimento ci riconosce e apprezza il nostro lavoro, ma siamo “più realisti del Re” in tal senso.
Comunque lavorate per lo stesso intento…
Infatti si crea un canale un più diretto che rende più fluida la comunicazione.
Il comitato è un momento di rete umana?
Sì ed è una rete fitta che si crea e si amplia continuamente.