Notizia sconvolgente ci giunge da Londra. Nella mattinata dello scorso 21 Novembre la Bbc ha annunciato la liberazione di tre donne ( una malese di 69 anni, un’irlandese di 57 e una britannica di 30) tenute schiave per ben trent’anni in una casa del Lambeth, zona a sud della capitale britannica. I sospettati, già arrestati dalla polizia locale, sarebbero due anziani di 67 anni. A dare avvio alle ricerche è stata una chiamata in cui la donna britannica tenuta prigioniera ha informato l’organizzazione benefica Freedom Charity di essere stata trattenuta contro la sua volontà, senza alcuna possibilità di contatto con il mondo esterno, per ben trent’anni, praticamente dalla nascita. Le indagini, avviate immediatamente dopo la dichiarazione, hanno condotto Scotland Yard ad individuare l’abitazione da cui proveniva la telefonata e dunque alla liberazione delle tre donne. Queste, dato l’orrore di cui sono state vittime per così tanti anni, hanno riportato gravi traumi e necessitano di un considerevole aiuto psicologico per tornare a vivere una vita comune. Inoltre, sarebbero state testimoni di un commercio clandestino di esseri umani e probabilmente vittime di abusi sessuali, ma le indagini di approfondimento riguardo la questione sono ancora ai primi passi e dunque bisognerà attendere per scoprire le verità della ormai soprannominata “casa degli orrori”. La vicenda ha suscitato sdegno nel mondo britannico e non solo, purtroppo però sembrerebbe non essere un caso isolato, negli ultimi anni infatti numerose sono state le notizie riguardo reati simili a quello appena trattato, simboli di una progressiva perdita di umanità e moralità. Ci si può solo augurare che venga fatta luce sulla vicenda ma soprattutto giustizia per le vittime, per quanto ciò possa bastare.