LIBERI DI SCEGLIERE!
Negli ultimi anni l’Articolo 32 della Costituzione Italiana è stato oggetto di dibattito in Italia. La questione ha riguardato la rivalutazione ed una eventuale modifica del diritto di salute nell’ordinamento italiano, prevedendo un testamento biologico contenente la volontà dell’uomo sul proprio destino.
Tale articolo recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Per molto tempo, il nostro paese non ha previsto una legge specifica sull’argomento, con conseguenti perplessità alle diverse interpretazioni. Una lacuna nel nostro ordinamento, che richiedeva di essere colmata.
Questo fino al 14 dicembre 2017, quando in seguito ad un percorso legislativo ricco di contrasti, anche il Senato ha approvato la legge sul testamento biologico, con 180 voti favorevoli, 71 contro e 6 astenuti. Un vero e proprio trionfo per le libertà individuali della persona!
“DIRITTO ALL’INTERRUZIONE DELLE TERAPIE” – “CONSENSO LIBERO e INFORMATO” – “DAT”: sono queste le parole chiave del nuovo testo di legge.
Esso stabilisce che nessun trattamento sanitario possa essere iniziato o proseguito senza il consenso della persona interessata; permette anche di stabilire, in anticipo, attraverso le Disposizioni anticipate di trattamento (DAT) a quali esami, scelte terapeutiche o singoli trattamenti sanitari dare o non dare il proprio consenso.
Una vittoria per i sostenitori di tale legge, come si intende dalle parole del Presidente della camera, Laura Boldrini:” D’ora in poi i malati, le loro famiglie, gli operatori sanitari saranno meno soli in situazioni drammatiche”
Un risultato soddisfacente, in seguito ai vari casi italiani di pazienti che non trovavano nella vecchia legislatura una regolamentazione su tale materia. È quanto accaduto a Eluana Englaro e più recentemente a Dj Fabo ( il quale ha scelto di sottoporsi alla morte volontaria assistita in svizzera) e tanti altri che hanno dovuto combattere, oltre che per la loro malattia, anche per la rivendicazione di un loro diritto.
La legislatura italiana ha compiuto un passo importante nell’ambito dei diritti fondamentali dell’uomo e sicuramente tale giornata verrà ricordata nella nostra storia costituzionale.
Da oggi siamo liberi di scegliere…fino alla fine.