Vibrano gli aghi prima di affondare sulla pelle, lasciando addosso quei segni d’inchiostro indelebile che si combinano tra loro fino a formare straordinarie composizioni, quasi opere d’arte, in una parola sola: tatuaggi. Dal 4 al 6 maggio si è svolto a Roma, per la tredicesima volta, l’International Tattoo Expo che ha  richiamato all’Hotel Ergife, sede della kermesse, tatuatori da tutte le parti d’Italia e del mondo: dalla California al Giappone, dalla Finlandia alla Nuova Zelanda, luoghi in cui il tatuaggio non è solo una moda ma una vera e propria cultura radicata nella tradizione e nel costume locale. Per i ragazzi californiani di Goodfellas Tattoo, Low Rider Tattoo ed Everlasting Tattoo, presenti alla convention, i tatuaggi sono una cosa seria , una forma d’arte contemporanea che utilizza la pelle e i graffi di un ago piuttosto che una tela ed un pennello, ma non per questo merita minore considerazione. Non la pensano diversamente all’interno dello stand riservato ai tatuatori romani di Left Hand Path: “ Essere qui oggi assume un senso particolare in quanto abbiamo la straordinaria opportunità di venire a contatto nella nostra città con la community di tatuatori della scena internazionale, non tanto per imparare nuove tecniche, ma soprattutto per poter condividere l’esperienza artistica del tatuaggio”. L’incredibile affluenza di persone all’interno delle sei sale messe a disposizione dell’International Tattoo Expo sembra testimoniare il successo della manifestazione, gli stand sono pieni e nessuno sembra voler perdere l’occasione di farsi tatuare dai più importanti artisti nazionali e internazionali. C’è chi incoraggiato dall’ambiente trasgressivo della kermesse decide di tatuarsi per la prima volta, chi è già un veterano del tatuaggio e chi invece si avvicina solo adesso con curiosità a questa forma d’arte.  Giovani ragazze spaventate guardano con terrore il volto concentrato del tatuatore, mentre accanto a loro vecchi bickers fasciati nelle loro giacche di pelle ridono sorseggiando birra e aspettando la prossima esibizione di burlesque. Sì, perché l’International Tattoo Expo è un incontro tra arte, musica e cultura, con gli spettacoli messi in scena dalle pin-up che si rifanno al look dei primi decenni del secolo scorso ed i concerti live di gruppi come Midnight Ramblers, Tank e Mitzi. La kermesse di quest’anno ha dunque evidenziato come anche in Italia il tatuaggio sta superando i confini della moda per diventare una cultura fatta di musica, letteratura e simboli da tracciare in modo indelebile sulla propria pelle.

Tancredi Turiano

 

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