La Fondazione Roma e il Comune di Milano Palazzo-Reale, portano per la prima volta nella capitale, dal 14 Novembre 2013 al 6 Aprile 2014, la mostra “Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter”, avvalendosi dell’organizzazione e della  produzione di Arthemisa Group, insieme alla collaborazione con la Pinacothèque de Paris e grazie al contributo di 24 ore Cultura(Gruppo 24 ore).

MOD027La mostra a cura di Marc Restellini vuole far conoscere anche al pubblico romano il percorso degli artisti conosciuti come “maledetti”  che hanno frequentato i quartieri  di Montparnasse e Montmartre nei primi anni del Novecento, dove ancora oggi è possibile respirare quell’aria un po’ bohemienne. Modigliani, Soutine, Utrillo,  sono solo alcuni nomi delle circa 100 opere presenti, articolate in un percorso espositivo ramificato in sei sezioni.

Tutte le tele fanno parte della collezione Jonas Netter, uno straordinario collezionista, poco conosciuto a causa della sua indole discreta, grazie al quale oggi anche il grande pubblico può apprezzare quelle che all’incirca  un secolo fa, aveva intuito essere dei veri e proprio capolavori a differenza di ciò che pensavano i  suoi contemporanei. Fu il poeta polacco Léopold Zborowski, a fare da tramite tra gli artisti e Jonas Netter, proponendogli opere di talenti sconosciuti con prezzo accessibile per il collezionista.

Prima di tutti gli altri, Netter individuò lo straordinario talento nascosto dietro un ritratto, una natura morta o un paesaggio. Al tempo stesso spinto da un forte senso di generosità verso quegli artisti che sembravano non cavarsela affatto bene, li sostenne acquistando le loro opere. La famiglia di Netter, dopo la sua morte, per circa settant’anni non rese  pubblica la collezione. Improvvisamente e fortunatamente, i parenti decisero di mettere a disposizione dei fautori dell’arte questo splendido patrimonio. Come sottolinea Restellini fare in modo “che il pubblico più ampio possibile abbia accesso a tali meraviglie”  e come lo stesso Netter avrebbe desiderato.

014_SoutineLe atmosfere delle Parigi degli anni ’20 avvolgono il visitatore già all’inizio della mostra: un motivetto francese echeggia leggero per tutto il percorso, le luci leggermente soffuse regalano un senso di intimità e familiarità con le opere esposte, con l’intento,forse, di far dimenticare almeno per la durata di questo “viaggio a ritroso nel tempo” di trovarci nel caos del pieno di centro di Roma, trasportando chi entra verso le atmosfere dipinte dalle tele.

La mostra offre i dipinti di circa quindici “artisti maledetti” attivi nella Parigi dei primi del ‘900 tra cui spiccano Amedeo Modigliani, Chaime Soutine e Maurice Utrillo. Nella prima sezione non passa di certo inosservato l’artista Andrè Derain, principale esponente della corrente del fauvismo, descritto da Apollinaire come un “personaggio tormentato nella forma e nel colore”. Viene mostrato in una delle opere considerate tra le più importanti dell’arte moderna: “Le grandi bagnanti” (1908). La tela realizzata quasi nello stesso periodo in cui Picasso  dipinse la celebre opera “Les demoiselles D’Avignon”(1907). Singolarmente le due opere presentano dei tratti “comuni”: figure femminili, nude, primitive, dai volti non del tutto individualizzati. Tra i quadri esposti nella prima sezione un’attenzione particolare è da riservare all’opera di Maurice Utrillo “Porte Saint-Martin”(1908).Jonas Netter infatti molto colpito da questa tela vi si appassiona decidendo così di iniziare la sua collezione.

03_ModiglianiModigliani valeva due volte Picasso”: con queste parole Léopold Zborowski, esterna tutta l’ammirazione verso il  fragile artista livornese, e proprio Modigliani nel “Ritratto di Zborowski”(1916)  lo raffigura con un’aria lievemente trasandata. Da parte sua il pittore italiano già nell’abbreviazione del cognome sembrava avere il destino segnato:  Modì in francese suona come maledetto (Maudit). Ed è proprio dalle opere di Modigliani che Netter rimane affascinato, in particolare dal modo in cui riesce a ritrarre i personaggi: il collo allungato, l’ovale accentuato, gli occhi privi di pupilla raccontano il fascino subìto dall’artista livornese per l’arte africana. Ne sono esempi la celebre “Elvire con colletto bianco”(1917-1918) realizzata nei sui ultimi anni di vita, i numerosi ritratti della moglie “Jeanne Hèbuterne”, un grande amore finito in tragedia e l’emblematica “Fanciulla in abito giallo”(1917), che sembra racchiude in sé il binomio bellezza-dolore, paradigma dell’opera di Modigliani e degli artisti bohemienne da lui frequentati. 

Di grande impatto la sala dedicata a Maurice Utrillo esempio di “genio e sregolatezza” e suoi magnifici paesaggi luminosi, vibranti, brillanti:” Rue Marcadet a Paris”(1911), e “Rue de Muller a Montmartre”(1918 circa) mostrano un quartiere difficilmente immaginabile ai nostri giorni.  Un’ampia sezione è  dedicata alla personalità irrequieta di Chaime Soutine, cresciuto tra l’estrema povertà, che lo ha reso quasi un “selvatico” caratteristica che lo connoterà anche dopo aver raggiunto successo e ricchezza,  e legato a Modigliani da una profonda amicizia. Le tele si caratterizzano per il tratto nervoso, energico come nel dipinto  che raffigura “La pazza”(1919 circa) ,dove un senso di struggente pena sembra avvolgere il pubblico o nel dipinto “Il Bue”(1920) dove evidenti appaiono le  pennellate nervose e inquiete, considerato da molti uno dei suoi capolavori.

Si consiglia al lettore di soffermarsi ad ammirare le splendide fotografie che ritraggono i protagonisti della mostra in tutta la loro naturalezza, e di lasciarsi incantare dal video racconto di Corrado Augias della Parigi e degli artisti dei primi del ‘900.

L’esposizione lascia il visitatore incantato davanti all’incredibile tesoro di questa magnifica collezione, che oggi finalmente è resa accessibile ad appassionati d’arte, e a chiunque voglia avvicinarsi a quel mondo fatto di eccessi, di artisti squattrinati, di aspri dibattiti nei  cafè parigini e nei bistrot.

 

Informazioni

Spazio espositivo:

Fondazione Roma , Museo Palazzo Cipolla  Via Del Corso, 320, 00186 Roma
Telefono: 06 6786209

Orario apertura :

Lunedì dalle 14.00 alle 20.00; da Martedì a Domenica dalle 10.00 alle 20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti
Intero € 13,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 11,00 (audioguida inclusa)

 

Informazioni e prenotazioni
T 06 / 98373328
www.mostramodigliani.it
Biglietteria on line
www.ticket.it/modiglianiroma

 

 

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