Si è chiusa con un bilancio straordinario l’edizione 2025 di “Pane, Ammore e Tarantella”, che dopo cinque anni di pausa è tornata a far ballare e sognare il Mandamento. Oltre 50mila persone hanno animato le strade e le piazze del centro storico nel corso dei tre giorni di festa, trasformando il comune irpino nel cuore pulsante della musica popolare, della convivialità e della tradizione. Un successo che fa di questa manifestazione uno degli eventi più importanti del Mandamento e dell’intera provincia di Avellino, grazie a un programma ricco di concerti, laboratori, artisti di strada e oltre 70 stand enogastronomici, ma anche alla presenza di operatori del settore che hanno contribuito a dare valore e prospettiva all’iniziativa.

 

Una grande soddisfazione – afferma Mariangela Sorice, presidente della Pro Loco Clanis, che ha promosso l’evento –. Abbiamo lavorato per un anno intero alla realizzazione di questa edizione e vedere il paese così vivo e partecipato è stato il più bel premio possibile. Il successo di Pane, Ammore e Tarantella ripaga gli sforzi di tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, restituendo ad Avella la sua festa più identitaria”.

 

Dopo quattro anni di stop – sottolinea Roberto D’Agnese, direttore artistico del festival per Omast Eventi – siamo riusciti a ristabilire esattamente il punto in cui ci eravamo fermati, ricreando quell’energia collettiva che rende unico questo evento. Il mio grazie va alla Pro Loco Clanis e all’intera comunità di Avella, che mi ha fatto sentire parte integrante di una grande famiglia”.

 

Tre giornate intense, tra tradizione, gusto e musica popolare, che hanno riaffermato il ruolo di Pane, Ammore e Tarantella come evento simbolo del territorio, capace di unire generazioni e di rafforzare il senso di appartenenza di un’intera comunità.

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Renato Aiello
Napoletano, classe ’87, Renato Aiello è giornalista pubblicista dal 2009 ed è pubblicato dal 2001. Studi in Comunicazione di massa e media, nonché cinema, giornalismo e informazione cross mediale, ha iniziato col piccolo house organ del Cardarelli "Il Giornale di Ortika" di Gaetano Coppola tra il 2001 e il 2006 (prima recensione a 13 anni) e ha poi scritto nel corso degli anni per il quotidiano "Roma" dal 2006 al 2011, diretto da Antonio Sasso. Attualmente scrive da free-lance per diversi siti e magazine di cultura e spettacolo, tra cui "Enneti NT - Notizie Teatrali" di Angela Matassa dal 2014 e la piattaforma di giornalismo partecipato “Sul Pezzo”. Appassionato di letteratura, musica, arti figurative, fotografia e cinema, ha partecipato nel corso degli anni a festival cinematografici tra Roma, Napoli e Vico Equense, e a giurie di concorsi di cortometraggi a tema. Videoblogger dal 2014, ha un canale YouTube con servizi di video giornalismo e montaggi emozionali.

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