Bastano uno smartphone e un paio di cuffiette per entrare nel mondo del podcast: a volte non è necessaria la rete wi-fi, a volte non sono necessarie nemmeno le cuffiette. Infatti, con il termine podcast si fa riferimento a contenuti audio originali, resi disponibili on demand su Internet. Possiamo ascoltare podcast gratuiti, ma anche a pagamento; scaricare il download e ascoltarli offline; usare l’altoparlante; scoprire contenuti nuovi o seguire le mode del momento. Insomma, nell’era digitale il nuovo media risponde alle esigenze di novità delle giovani generazioni e non solo. Ma perché ci piacciono i podcast? Tentando di rispondere a questa domanda l’articolo svelerà i punti cruciali dell’invenzione del podcast, l’identità dei suoi ascoltatori e una piccola (ma completa) lista dei podcast che maggiormente meriterebbero la nostra attenzione.
Partiamo dall’inizio
Nel 2004 il giornalista Ben Hammersley, in un articolo per il quotidiano “The Guardian”, utilizza per la prima volta il termine podcasting per definire la nuova modalità di distribuzione dei contenuti audio. L’origine del termine deriva infatti dalla fusione dei termini iPod e broadcasting. Tuttavia, al fine di svincolare l’accostamento del podcast dal lettore audio targato Apple, alcuni proposero di sciogliere il termine nell’acronimo “Personal Option Digital CAST” o ancora “Personal On-Demand Broadcast”. Qualunque fosse l’etimologia corretta, già nel 2005, il New Oxford American Dictionary dichiarava il termine podcasting parola dell’anno sancendo così l’inizio del fenomeno globale che il nuovo medium stava riscuotendo. Nel 2014 il podcasting ottiene una seconda ondata di successo grazie alla pubblicazione di “Serial”, format di giornalismo investigativo, e primo podcast a raggiungere i 5 milioni di download nella storia di iTunes.
Il panorama italiano
Per molto tempo furono gli early-adopters (seguaci prima della diffusione di massa) ad utilizzare in maniera costante il nuovo media. Se pensiamo all’Italia, ad esempio, la diffusione completa di podcasting non è ancora compiuta, ma i dati fanno ben sperare. Nell’indagine condotta dalla società di statistiche Nielsen i fruitori di podcast sono passati da 12 milioni nel 2019 a quasi 14 milioni nel 2020. L’ultima ricerca, inerente al 2021, attesta un +11% rispetto al 2020 e un totale di 14,5 milioni di ascoltatori. Complice anche il lockdown, il podcasting è entrato nelle case degli italiani: l’attrazione è verso audiolibri e podcast da ascoltare durante le faccende di casa, in macchina, o per contrastare il troppo tempo passato davanti agli schermi, fenomeno detto anche “screen fatigue”.
Il podcast e l’importanza della “comunicazione audio”
Una conseguenza dell’impennata digitale, che nel bene o nel male la pandemia ha prodotto a livello mondiale, è l’evoluzione dei mass media e il loro utilizzo. Stiamo sperimentando su noi stessi il significato di essere interconnessi, avere una vita virtuale ed essere protagonisti e spettatori delle nuove tecnologie. Il nuovo medium, però, sta rivoluzionando il nostro concetto di preferenza visiva in ambito di comunicazione. Anche se siamo quotidianamente bombardati da immagini e video, il podcast “silenziosamente” torna a farci riflettere sull’importanza della voce. L’oralità è la culla della nostra cultura, la voce è un mezzo di comunicazione allo stesso tempo semplice e potente: ci permette di non distrarci dai particolari visivi e di dare libero sfogo all’immaginazione. È un coinvolgimento che non richiede alcun impegno, è tutto naturale. Forse è per questo che ne siamo così attratti.
Inoltre, va aggiunto che, oltre ad essere ascoltatori, possiamo creare e pubblicare noi stessi un contenuto podcast. Come? Basta fare riferimento alla tecnologia del podcasting basata sui feed RSS (Really Simple Syndication) che altro non sono che “stringhe di testo, scritte nel linguaggio XML, che descrivono il contenuto di un oggetto. Il programma client (come iTunes o Google Podcasts) ricerca nelle stringhe di testo la presenza di aggiornamenti e avvia il download dei contenuti”. Grazie ai vari servizi online è possibile creare il proprio feed RSS, dopo di che basterà caricare i contenuti sulle piattaforme per podcast.
Podcast per tutti i gusti: la Top 10 tra cultura, attualità e scienza
La rivoluzione dei podcast sta influenzando il nostro modo di imparare cose nuove, di rimanere aggiornati sull’attualità e di approfondire vari argomenti. Di seguito verranno elencati dieci podcast che potrebbero avere un impatto positivo sulla nostra crescita culturale e che spaziano dalla cultura, alla scienza, dalla storia all’attualità, dalla natura all’arte. Sottolineando che non c’è alcuna pretesa di classificazione, in quanto ogni contenuto ha un valore in sé unico, è arrivato il momento di augurare una buona lettura o meglio un “buon ascolto”!
Gli appassionati di attualità non possono perdere: 1. La Zanzara dove Giuseppe Cruciani e David Parenzo raccontano “l’attualità senza tabù, senza censure e senza tagli alle opinioni”. 2. Stories di Cecilia Sala è un podcast quotidiano che tratta storie di attualità dal mondo e che negli ultimi mesi ha dato voce alle storie della guerra in Ucraina. 3. Morning de Il Post: una rassegna stampa quotidiana raccontata e spiegata dal giornalista Francesco Costa. 4. Globally di Will Media è dove attualità e geopolitica si intrecciano per un racconto sempre più fresco e contemporaneo del panorama internazionale.
Per approfondire la vita e le scoperte di vari personaggi scientifici e tecnologici occorre sintonizzarsi con la voce di Massimo Temporelli ne 5. Fucking Genius. Invece per essere sempre aggiornati su tutte le notizie di scienza più recenti non bisogna perdersi 6. Scientificast, primo podcast italiano di argomento scientifico attivo dal 2007. Con un titolo che sicuramente attira l’occhio il podcast 7. Il gorilla ce l’ha piccolo, del biologo e divulgatore Vincenzo Venuto, racconta la sessualità degli animali e tutti gli aspetti ad essa collegati per raccontare noi stessi, in un continuo confronto tra uomo e animale.
Se si è appassionati di storia invece bisogna ascoltare 8. Il Podcast di Alessandro Barbero con le lezioni e conferenze sulla storia da parte di uno dei più grandi appassionati di questa materia. Un altro strumento è 9. Bistory che fornisce una descrizione attenta sui più affascinanti protagonisti della storia e dell’arte.
Infine, per stimolare la mente e il pensiero c’è 10. Daily Cogito, podcast di Rick DuFer, che ogni mattina esplora un argomento diverso di filosofia e natura umana.