Monterotondo, Comune di circa 40 mila abitanti della Città Metropolitana di Roma, potrebbe essere il luogo ideale dove lavorare o vivere. L’amministrazione del giovane Sindaco Riccardo Varone (38) è presente nel territorio e funziona. Il posto è molto frequentato, e non solo dai suoi abitanti ma anche dai cittadini dei comuni limitrofi perché la cittadina è ricca di imprese e di attività commerciali, ed è anche un luogo dove passeggiare serenamente. Dal basso le lamentele non mancano, ma anche i critici si dicono nel complesso soddisfatti dei servizi pubblici erogati, e avanzano giusto richieste di attenzione verso i vari quartieri che compongono la cittadina. Come mai Monterotondo sembra funzionare?
Ho chiesto a due abitanti di Monterotondo di esprimere una propria opinione a riguardo per capire quali politiche dell’amministrazione Varone hanno funzionato e quali meno – e se esse siano state capaci di valorizzare il territorio – avanzando anche delle richieste in merito alle incurie ancora presenti e di come queste possano essere affrontate.
Entrambi sono soddisfatti dell’amministrazione locale, i servizi funzionano e nella città si respira un clima positivo, i problemi sembrano essere più verso i margini, nei “rioni” più esterni, dove la mancanza di controllo spesso getta le basi per l’insorgere di casi di autogestione di risorse pubbliche o perfino l’abbandono di rifiuti.
Nei pressi di un parco di Monterotondo scalo ho incontrato Emanuela, istruttrice cinofila e residente del luogo, e le ho chiesto, in virtù del luogo dove ci trovavamo, se fosse soddisfatta della gestione del parco e delle altre iniziative di promozione degli spazi verdi.
Successivamente ho ascoltato l’opinione di Marco, impiegato e anch’egli residente, che mi ha spiegato le maggiori iniziative portate avanti dal Comune di Monterotondo negli anni e che hanno entusiasmato gli eretini.
Come valuta la gestione dei rifiuti? E le problematiche del territorio?
“Beh la gestione dei rifiuti non va malissimo, non c’è un grande accumulo della spazzatura, anche se qualche persona butta l’immondizia anche di domenica, quando non si dovrebbe fare, e magari anche per questo la spazzatura si accumula in determinate aree; ma nonostante ciò ribadisco che non vi è un grande accumulo. Una particolarità è però il caso di Via Aldo Moro, nei pressi delle case popolari, lì sono state viste persone esterne al luogo venire e gettare la spazzatura di proposito. Basterebbe andare nei luoghi appositi dove buttare l’immondizia ma evidentemente queste persone non pagano il servizio altrimenti andrebbero a buttarla lì. “
Cosa è stato fatto per valorizzare il verde: i parchi e le aree apposite per i cani?
“Nella zona di Monterotondo scalo, a differenza delle altre zone del Comune, non ci sono molti parchi o almeno non sono così attrezzati rispetto agli altri, l’area cani è un po’ lasciata all’autogestione e di conseguenza vengono meno le regole fondamentali, le persone occupano le aree a mo’ di salotto impedendo a chi ha esigenze particolari, come chi ha un cane impegnativo, di accedere nel parco; inoltre le persone fumano e gettano i mozziconi nell’area, spesso ho dovuto spostare le sedie per evitare che questi si accomodassero per occupare l’area per ore. Essendo un’educatrice cinofila, riesco a capire maggiormente le esigenze dei cani, per esempio il mio pitbull può giocare solo con i cani che conosce, ed evito che possa venire in contatto con femmine; il mancato rispetto delle regole e delle esigenze degli animali porta poi al litigio, non solo tra i cani ma anche tra le persone del luogo, ho dovuto chiamare più volte i vigili affinché fosse chiarito un regolamento che anzitutto vietasse di fumare nell’area e poi che dettasse delle regole chiare per evitare fenomeni di autogestione. Per il resto le aree cani in questa zona sono veramente utili, dopotutto il cane ha bisogno di essere sciolto e di giocare liberamente.”
L’impiegato fornisce invece una descrizione di una città vivace e propositiva, che secondo lui è stata capace di portare avanti dei progetti interessanti, sebbene non risparmi una critica costruttiva nel finale.
Quali interventi sono stati fatti per migliorare il territorio?
“Sono state fatte tante cose nel corso degli anni, a partire dalla ferrovia che accoglie non solo la gente del luogo ma anche i pendolari di Mentana o di Fonte nuova, dunque sono migliaia le persone che utilizzano il servizio. Inoltre non sono mancati gli interventi per favorire l’attività sportiva, sono state fatte due piste ciclabili e i parchi sono stati ristrutturati, a partire dal Parco Arcobaleno e il Parco monumentale della “passeggiata”, ma anche in campo culturale sono stati raggiunti degli obiettivi, per esempio è stato ristrutturato il teatro Ramarini, ed è stato molto importante quest’ultimo intervento perché ha trasformato il luogo da uno stato di degrado, dovuto all’incendio degli anni ’80, alla struttura solida e curata di oggi, e ha anche un’ottima programmazione!
Per quanto riguarda la situazione rifiuti, il fenomeno è gestito correttamente o secondo lei alcune zone sono degradate?
“Secondo me la differenziata sta funzionando, ci ha messo un po’ di tempo per decollare, perché Monterotondo è stato uno degli ultimi comuni della zona a strutturare un sistema di raccolta differenziata. Ad esempio, quando abitavo a Mentana, lì avevamo già il servizio avviato rispetto a Monterotondo. Comunque ritengo che la città sia pulita e di conseguenza il servizio è efficiente.”
Cosa si potrebbe fare in più per migliorare il servizio pubblico?
“Credo che il problema principale sia dovuto ad una mancanza di una visione politica lungimirante, poiché se è vero che le politiche vengono attuate con regolarità, spesso accade che dopo anni bisogna ritornare su un’opera già fatta oppure ci si accorge che queste non sono state realizzate nel migliore dei modi… ecco, se ci fosse una visione definita e rivolta ad un’ottica di lungo termine sarebbe senz’altro meglio, ma nel complesso sono soddisfatto dell’amministrazione.”
Traendo spunto dalle parole degli intervistati si può allora affermare che la buona amministrazione del Comune di Monterotondo non sta nel frenetico intervento riformatore quanto nella gestione strategica dei servizi pubblici e della promozione di attività ricreative, culturali e di valorizzazione del territorio. L’atmosfera di Monterotondo è vivace, la città pullula di servizi e non si vedono grossi disagi, o meglio, le questioni più importanti come la gestione della ferrovia, degli autobus o il controllo della spazzatura – vero e proprio tabù del comune di Roma Capitale – sono tenute sotto stretta osservazione al fine di evitare il malcontento generale. I residenti richiamano l’attenzione verso le periferie della cittadina. Non è possibile concentrare tutte le risorse solo nel centro storico, anche i quartieri periferici necessitano della stessa attenzione, al fine di evitare il sovrasfruttamento delle risorse e atti di vandalismo; è essenziale che gli abitanti si sentano parte integrante del comune, per prevenire così eventuali malumori.