Ho presentato il mio romanzo all’interno della Cinematheque,piccolo gioiello che ospita i grandi del cinema americano, al 512 della splendida Española Way, a Miami Beach.
Davanti a me direttori di giornali, di televisioni, registi, attori e produttori. Sagacemente Emanuele Viscuso ( direttore del Sicilian Film Festival ) e Salvo Bitonti ( Direttore Artistico ) avevano preparato il tutto, in ogni dettaglio.
Non a caso l’evento è stato riportato dalle televisioni americane e dai giornali. Il Sun Post, ad esempio, ha riportato la presentazione del mio romanzo nelle sue pagine.
” Gli Altavista “, editore Il Filo è nelle librerie dal mese di Agosto ed avevo già avuto il piacere di presentarlo sui canali Sky ( due volte ), oltre che nei caffè letterari Kalhesa di Palermo e Galleria di Cefalù;inoltre, avevo presentato Il romanzo anche alla Notte della Cultura, a Messina
Ma l’esperienza avuta , a Miami, al Sicilian Film Festival, è stata davvero unica.
Attraverso Gli Altavista ho avuto il piacere di presentare al pubblico americano la Sicilia, insieme ai suoi
sapori, gli odori,i colori,
le luci e le ombre,
le ricchezze e le povertà
la grandezza e le miserie,
i grandi e piccoli uomini,
l’illuminante pensiero e il pensiero misero.
Ho raccontato come
una famiglia di nobili origini
si imparenta con una ricca famiglia borghese
ed entrambe sprofondano
dall’agio alla modestia.
Ed ho cercato di spiegare cosa possa essere accaduto, naturalmente inventando il tutto.
La storia, dunque, si sviluppa quasi con dolore, ma
un romanzo deve voler dire qualcosa, se vuole essere tale.
Deve torcerti le budella e disturbare la tua apparente tranquillità,
porti degli interrogativi che ti facciano riflettere.
Si tratta, in pratica, del tema della decadenza, osservata attraverso l’irruzione di nuovi valori sociali, in un intreccio di storie che si sviluppano nei decenni scorsi, ma che sono una rappresentazione dell’oggi.
Nuovi Dei hanno sostituito i precedenti.
Sono avidi e immorali, ma vincenti. Spazzano via chi li ha preceduti, senza mai voltare lo sguardo indietro.
E’ stato emozionante già l’essere all’interno di una istituzione culturale americana, quale è la Cinematheque di Miami, ma devo dire che ancor più mi ha impressionato il vendere un libro scritto in italiano a degli americani !
Da una vita mi accade il contrario…
Alla fine lo scroscio di applausi e mentre mi chiedevano la dedica sul libro, per farmi perdonare l’ho scritta in americano…
Gianfranco Cammarata