Roma, capitale dell’Italia, città cosmopolita risalente a circa 3000 anni fa , vanta di una immensa storia artistica , culturale e architettonica che ha influenzato tutto il mondo. A seguito del suo notevole ampliamento , verificatosi soprattutto nel trentennio dal 1890 al 1920, si sentì più che mai la necessità e l’esigenza di istituire nuovi Rioni e Quartieri, in aggiunta ai 15 rioni già esistenti.

Nato agli inizi del Novecento come area destinata esclusivamente alla borghesia medio- alta , Nomentano , prendendo il nome dalla via Nomentana, si afferma come quinto quartiere di Roma. Nel ventennio fascista in particolar modo il quartiere conobbe un forte sviluppo come zona residenziale.

Chiamato negli anni ‘20 anche come “ quartiere Italia” , è uno dei quartieri più piccoli della Capitale ma molto importante e interessante per via della sua storia socio-culturale .

Durante la seconda guerra mondiale il quartiere fu uno dei bersagli principali delle forze alleate e per questo soggetto a continui e aspri bombardamenti che non lasciavano tregua. Uno dei bombardamenti più brutali si registrò proprio in questa zona il 14 marzo del 1944, passato alla storia come il terzo più grande sulla capitale per tonnellaggio e numero di vittime. Tuttavia, l’incremento edilizio che si verificò nell’immediato dopoguerra ha completamente cancellato i segni provocati dai bombardamenti. Ulteriori tensioni all’epoca erano dovute alla persecuzione di ebrei da parte delle forze fasciste dopo la promulgazione delle leggi razziali. Non a caso , infatti, il quartiere ospita una vasta comunità ebraica nei pressi di piazza Bologna , con una sinagoga in via Padova.

Oggi il Nomentano è un quartiere molto tranquillo, vivace e accogliente che offre una vasta gamma di servizi quali negozi, caffetterie,ristoranti , uffici, ed è ben collegato grazie al trasporto di bus, tram e metro a tutte le zone di Roma.

La vita e l’economia del quartiere è dovuta principalmente alla vicinanza dell’Università degli studi “ La Sapienza”, considerata la più grande di Europa e tra le più antiche del mondo , nonché la più antica di Roma , nata agli inizi del 1300 per volontà di Papa Bonifacio VIII.

Il Nomentano è caratterizzato inoltre dalla presenza del polo ospedaliero universitario Policlinico Umberto I e da molte altre strutture come quelle ministeriali, sindacali, culturali, da scuole e istituti di ricerca e di alta formazione: vediamo come in questo quartiere si incontrano le vite di famiglie romane, di dipendenti d’ufficio e di studenti fuori sede .

Oltre ad essere una delle piazze più conosciute della capitale , soprattutto per il suo trascorso fascista, Piazza Bologna, con la sua caratteristica forma circolare , è considerata da sempre il “cuore” del quartiere Nomentano. Qui troviamo l’enorme edificio postale Roma Nomentano, noto anche come “posta di piazza Bologna”. Esso rappresenta una delle opere più interessanti ed evidenti dell’architettura razionalista italiana , caratterizzato per il rivestimento a cortina in listelli di travertino con una particolare doppia curvatura, ed è tutt’ora uno dei maggiori punti di smistamento postale.

Il lussuoso e residenziale quartiere Nomentano si sviluppa intorno alla neoclassica Villa Torlonia , storica villa Patrizia dotata di un affascinante parco in stile inglese e di un complesso di edifici, già proprietà della famiglia Torlonia; è stata la residenza di Mussolini , e dal 1978 è un parco pubblico e villa museale. I suoi edifici storici ospitano i musei di Villa Torlonia all’ interno del quale è possibile visitare la Casina delle Civette, nell’ottocento conosciuta come “ Capanna Svizzera” per via del suo aspetto simile a quello di un rifugio alpino, in cui è esposta la collezione artistica della famiglia Torlonia e alcune fotografie di Mussolini; la Serra moresca e le Catacombe Ebraiche del II e III secolo.

La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma , presente anch’essa nel quartiere Nomentano, intitolata a Vittorio Emanuele II, è una delle due biblioteche nazionali italiane con l’incarico di raccogliere e custodire tutte le pubblicazioni nazionali , tra cui i manoscritti , opuscoli, stampe , disegni…

Passeggiare nelle vie del quartiere Nomentano significa anche fare un tuffo nel passato della cultura e della letteratura italiana. Il quartiere Nomentano è anche chiamato “ il quartiere dei premi Nobel“ perché qui hanno vissuto e lavorato alcuni dei più importanti esponenti della letteratura, del teatro e della fisica italiana. In via Antonio Bosio 15 si trova quella che una volta era la casa di Luigi Pirandello, scrittore siciliano trasferitosi qui nel 1913. Fu proprio nel suo appartamento nel quartiere Nomentano a ricevere la notizia del conferimento del premio Nobel per la letteratura. Il Nomentano può inoltre vantare, tra i propri illustri e storici abitanti, di un noto e celebre scienziato: in via Belluno 28, visse il grande fisico Enrico Fermi dal 1925 fino al 1938, anno quest’ultimo in cui ricevette il premio Nobel e nello stesso anno in cui fu costretto a fuggire con sua moglie , Laura Capon, di origini ebraiche, a causa della promulgazioni delle leggi razziali da parte del regime fascista. Infine, proseguendo fino a viale di villa Massimo, al numero 3 , si arriva all’abitazione dove visse fino all’età di 103 anni, Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina conferitole nel 1986.

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