Valencia tra antico e moderno
Valencia è una città in cui convivono alla perfezione due anime: quella del centro storico, che guarda al passato con le sue chiese medievali e una più giovane, una zona vicino al mare costruita alla fine degli anni ’90. Negli ultimi anni, sempre più turisti hanno deciso di visitare questa città. Uno dei motivi che li ha spinti a scegliere Valencia come loro meta, oltre alla sua storia, è l’essere una città perfetta sia per famiglie, che per gruppi, ma anche per viaggi in solitaria. Valencia tra antico e moderno
La piazza più caratteristica della Ciutat Vella è sicuramente Plaza de la Virgen, dove si percepisce un’atmosfera autentica, della Valencia prima medievale e poi barocca. Lì troviamo tre degli edifici più significativi della città: il Palacio de la Generalitat, la Catedral e la Basílica de la Virgen. La Catedral, che segue lo stile gotico valenzano, fu fatta costruire da Giacomo I nel 1238 sopra i resti dell’antica moschea, per simboleggiare la Reconquista dei territori spagnoli contro gli arabi. All’interno, vi è una coppa che si narra essere il Sacro Graal.
A pochissimi metri di distanza fu costruita la Basílica de la Virgen de los Desemparados, eretta nel 1666 in stile Barocco. Sebbene all’esterno non sia molto sfarzosa, all’interno la sua cupola è ricoperta da un grande affresco, che ricalca quelli presenti in alcune basiliche italiane.
Il centro storico di Valencia è abbastanza ampio, ma bastano pochi passi per ritrovarsi di fronte al Palacio del Marqués de Dos Aguas, una costruzione in pieno stile rococò. La facciata dell’edificio è ricca di dettagli, ma il punto centrale è la porta, accompagnata da decorazioni in alabastro. Tra queste, oltre alla statua della Vergine, troviamo due imponenti figure umane, che rappresentano i due fiumi più importanti di Valencia, il Turia e il Jucar.
A Valencia solo pochi metri separano un edificio barocco da uno gotico, come la Lonja de la Seda, simbolo della prosperità commerciale della città durante il Siglo de Oro. Il centro della Lonja è un grandissimo salone sostenuto da alte colonne, che lascia senza fiato chiunque lo visiti, proprio per la sua grandezza e maestosità.
Molto vicino alla Lonja, troviamo una costruzione di uno stile architettonico ancora diverso: il Mercado Central, costruito in epoca modernista. Sebbene la Boqueria di Barcellona sia più famosa, il mercato di Valencia è più grande ed offre ugualmente prodotti tipici, come il famoso Jamón o i dolci Churros, ma anche carne e pesce per i locali. Inoltre, molti stand sono dedicati alla frutta e vendono macedonie e succhi, da assaporare mentre si passeggia per la città.
La piazza principale di Valencia è Plaza del Ayuntamiento, sede del monucipio e luogo in cui vengono celebrate le feste più importanti della città. A metà marzo, vengono festeggiate las Fallas, che nascono da un’antica tradizione dei falegnami che bruciavano pezzi di legno, stracci e vecchi oggetti per celebrare l’inizio della primavera. Oggi, invece, vengono costruiti maestosi carri, che sfilano per le vie del centro di Valencia tra il 15 e il 16 marzo, insieme a centinaia di persone che indossano il costume tipico valenciano. Fino al 19, ci sono spettacoli pirotecnici e offerte di fiori che culminano nella notte del 19, durante la quale tutte le Fallas, ad eccezione della vincitrice, vengono bruciate. Un’altra festa, poco conosciuta dai turisti, ma molto sentita dai valenciani è il Día de la Comunidad Valenciana, il 9 di Ottobre, durante il quale si commemora l’entrata di Giacomo I a Valencia. In questa giornata, oltre a vari eventi istituzionali, è possibile assistere alla sfilata Moros y Cristianos, durante la quale le due parti entrano separatamente nella città, per poi terminare con una simbolica battaglia, vinta dai Cristiani. Valencia tra antico e moderno
Poco distante da Plaza del Ayuntamiento, troviamo Plaza de Toros, costruita nell’800, nella quale vengono ancora svolte le tradizionali corride, solitamente in prossimità delle due feste già citate o a luglio, per la Feria de Julio. Valencia è nota come culla dei più grandi toreros, che godono di grande fama.
Se si percorre tutta Avinguda Regne de Valencia, una lunga via piena di negozi e ristoranti, arriviamo di fronte alla Ciutat de les Arts i les Ciències o, come è meglio conosciuta, la Ciudad de las Artes y las Ciencias. Il primo nome, infatti, è in valenciano, mentre il secondo in castigliano, quello che tutti conosciamo semplicemente come spagnolo. Il valenciano è ufficialmente, al pari dello spagnolo, lingua della Comunità Valenciana e viene insegnato ai bambini a scuola o parlato tra familiari. È stretto parente del catalano, ma c’è una grande differenza d’uso: a Valencia, si usa maggiormente il castigliano negli ambiti pubblici, come nei giornali, nella TV locale o nei cartelli stradali, mentre in Catalogna, ad esempio a Barcellona, per gli stessi usi viene usato il catalano. Valencia tra antico e moderno
Las Ciudad de las Artes y las Ciencias è un complesso architettonico costruito da Santiago Calatrava nel 1996 ed è formato da 5 edifici, tutti circondati da acqua. Osservare ciascuno di essi lascia qualsiasi persona senza fiato. Dopo aver visto una città antica, con architetture medievali e barocche, non ci si aspetta di incontrare costruzioni enormi e moderne. E invece è possibile incontrare l’altra anima di Valencia, quella giovane e moderna, in cui sembra di essere proiettati nel futuro.
Il primo edificio che si incontra è il Palau de les Arts Reina Sofía, dalla forma semisferica, che ospita il teatro dell’Opera. Pochi metri più avanti troviamo un edificio dalla stessa forma, l’Hemisfèric. Se lo si guarda lateralmente, si potrà notare che ha la forma di un occhio. La copertura esterna si apre come fosse una palpebra e, al suo centro, c’è la pupilla, una sfera che ospita una sala in cui vengono proiettati documentari scientifici. Valencia tra antico e moderno
L’edificio più grande del complesso è il Museo de las Ciencias Príncipe Felipe, museo interattivo perché i visitatori interagiscono gli spazi espositivi. Sono vari i temi del museo, tra cui la luce, il suono, il corpo umano, ma c’è anche uno spazio dedicato alla storia della scienza. Oltre il Pont de l’Assut de l’Or, è stato recentemente costruito l’Ágora, uno spazio polifunzionale dove si organizzano convegni, sfilate ed eventi sportivi. La costruzione più famosa del complesso è sicuramente l’Oceanográfic, l’acquario più grande d’Europa, dove si possono osservare animali marini e non solo, come pinguini, delfini, fenicotteri ed uccelli di diverso genere. All’interno, le coperte sono trasparenti, per cui è possibile camminare circondati da pesci di ogni tipo.
Il mare è distante qualche chilometro. Prima di incontrare le famose spiagge valenciane, troviamo il porto della città. Oltre ad ospitare ogni giorno molte navi, è stato anche sede della Coppa America nel 2007 e del Gran Premio d’Europa di Formula 1 fino al 2012. Procedendo verso Nord, troviamo le due spiagge di Valencia, la playa de Las Arenas e la più famosa playa de la Malvarrosa. Quest’ultima è una lunga distesa di sabbia e, proprio per la sua ampiezza, vi si svolgono vari festival ed eventi. È costeggiata da un lungo viale ricco di bar e ristoranti.
Valencia è perfetta da visitare. È una città tranquilla, adatta ad ogni tipo di viaggiatore, che può intrattenere i gruppi di amici come le famiglie con bambini. Essendo abbastanza piccola, è ideale per trascorrerci un weekend e si può visitare in ogni periodo dell’anno, grazie al suo clima sempre mite. È ricca di tradizioni, di edifici antichi che fanno assaporare la Spagna più autentica, ma è anche moderna, innovativa e giovanile. Valencia è una città che si lascia voler bene.