Vox ha oltrepassato uno dei più grandi limiti politici dell’estrema destra spagnola: è riuscito a ottenere una rappresentanza parlamentare. Dal crollo del regime franchista nessun movimento manifestamente radicale era riuscito ad entrare in Parlamento, a eccezione di Alleanza Popolare che, nel giro di un decennio, si è poi trasformato in un partito sempre più moderato, dando vita al principale schieramento della destra spagnola, Partito Popolare. Al contrario, la parabola in ascesa di Vox sembra non conoscere limiti e, consultazione dopo consultazione, il partito ha straordinariamente accresciuto i propri consensi.

La nascita

Le origini di Vox vanno ricercate nel Partito Popolare. Invero, è dalla scissione della sua componente più marcatamente radicale ed estremista che nasce, nel dicembre del 2013, il partito in questione. I fondatori di Vox, insoddisfatti delle posizioni eccessivamente moderate assunte dai leader del Partito Popolare, preferirono staccarsi e fondare un nuovo partito politico, in grado di riempire lo spazio ideologico di estrema destra.

La parabola ascendente grazie agli indipendentisti catalani

Al principio, Vox ha avuto difficoltà ad affermarsi nel panorama politico spagnolo, ottenendo solo  1,6% alle elezioni europee del 2014 e 0,23% alle politiche del 2015. La popolarità del partito è cresciuta in modo esponenziale a partire dal 2017 grazie alla crisi indipendentista catalana, che ha visto Vox schierarsi contro i secessionisti. Da quel momento in poi, l’ascesa per il partito nazionalista è stata pressoché inarrestabile. Le consultazioni successive hanno consolidato la presa di potere del Paese da parte di Vox che, attirando il consenso dei cittadini delusi dai tradizionali partiti di destra, è riuscito ad affermarsi come terza forza politica del Paese.

Leader di Vox

Il leader del partito è Santiago Abascal. Nel corso degli anni si è più volte detto favorevole al divieto di insegnamento della religione islamica, all’abolizione dei parlamenti regionali, allo scioglimento dei partiti indipendentisti e al dispiegamento militare ai confini di Ceuta e Melilla, due città autonome spagnole in territorio marocchino.

Le politiche

Al centro del programma politico di Vox c’è il nazionalismo, che porta con sé un certo euroscetticismo che spinge il leader Santiago Abascal a sostenere la necessità che la Spagna abbandoni l’area Schengen e adotti misure sempre più stringenti per contrastare l’immigrazione illegale. Tra le intenzioni del partito ci sarebbe anche quella di abolire la legge sulla memoria storica, la quale condanna il regime franchista e impone la rimozione dei suoi simboli dai luoghi pubblici. Si tratta di un partito, anti-immigrazione e anti-femminista, che sposa una retorica integralista dal punto di vista religioso, per cui è contrario all’aborto, si oppone con fermezza alle adozioni gay e non condivide l’equiparazione delle unioni omosessuali ai matrimoni tradizionali tra uomo e donna.

Punti in comune tra Vox e Fratelli d’Italia

L’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha mai nascosto di essere legata da una profonda amicizia a Santiago Abascal, con cui condivide diverse proposte. I due partiti, infatti, condividono una visione del mondo pressoché analoga, basata su un’ideologia conservatrice che spesso è stata accusata di agire in difesa di una società più autoritaria. Fratelli d’Italia e Vox fanno entrambi parte dell’eurogruppo dei Conservatori e riformisti europei e rivendicano i diritti del proprio Paese a scapito del trasferimento di competenze all’Unione europea.

Differenze tra Vox e Fratelli d’Italia

Sebbene i progetti politici di Vox e Fratelli d’Italia abbiano diversi punti in comune, è impossibile negare che sono caratterizzati anche da forti differenze. Tanto per cominciare, l’origine politica di entrambi i leader è molto diversa. Infatti, mentre Giorgia Meloni ha mosso i suoi primi passi nel Movimento sociale italiano, Abascal ha iniziato la sua carriera politica nel Partito Popolare, salvo poi evolvere verso posizioni più radicali. Quanto all’Unione Europea, mentre la Meloni ha manifestato la piena adesione dell’Italia al processo di integrazione dell’Ue, nell’ottica di un’Unione più politica e meno burocratica, Vox sostiene che l’Ue debba essere una comunità di nazioni libere e rispettose della sovranità di ciascuno Stato membro e in cui vige il primato del diritto nazionale su quello comunitario. Anche in merito ai diritti sociali e civili emergono delle differenze. Riguardo l’aborto, la Meloni ha manifestato la sua intenzione di approfondire la prevenzione e offrire un’alternativa a tutti quelle donne che ricorrono all’interruzione volontaria di gravidanza per motivi economici, affermando che “queste donne devono trovare uno Stato amico al loro fianco”. Al contrario, Vox si oppone in maniera categorica all’aborto, battendosi per la difesa della vita, dal concepimento alla morte naturale. Infine, per ciò che concerne l’ambiente, mentre nel programma elettorale di Fratelli d’Italia è emersa l’intenzione di rispettare gli impegni internazionali assunti dall’Italia per combattere il cambiamento climatico, il leader di Vox manifesta posizioni apertamente climatoscettiche, ritenendo il riscaldamento climatico una farsa.

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