C’è un’azienda veneziana dietro alle scenografie luminose dei grandi eventi. Schermi scolpiti dalle immagini, scenografie che prendono vita davanti a centinaia di migliaia di occhi: ecco come operano i lavoratori “invisibili” dello spettacolo. Il titolare Paul Bridge: “Dietro uno show visual ci sono mesi di lavoro e programmazione, così generiamo architetture emotive”. Da sempre sono alla regia creativa visuals dell’AperyShow, evento da 170 mila presenze

 

Quando si spengono le luci del giorno e si accendono quelle dello spettacolo, dietro il sipario c’è un popolo di persone invisibili, i lavoratori della notte e della movida, persone capaci di emozionare e di costruire quei palchi poi calcati dai cantanti famosi. Il loro lavoro? Sognano ad occhi aperti creando quell’immaginario che poi il pubblico vivrà durante l’evento, sia esso un festival che un club.

Bridge Production, azienda di Noale, nel Veneziano, fondata nel 2010 da Paul Bridge, da quindici anni è protagonista di alcuni tra i più grandi live show d’Italia. Paul oggi ha 43 anni ed è il titolare dell’azienda che a metà degli anni Novanta era solo una passione per lui, poi diventata un lavoro che oggi occupa tutto l’anno una decina di collaboratori. Bridge ha infatti iniziato a lavorare quando aveva 15 anni nella discoteca “Night and Day” di Noale, da allora ha viaggiato moltissimo e oggi la sua è una realtà consolidata. Coordina un team di tecnici specializzati nella creazione di live show: oramai ogni evento ha come scenografia schermi a led dove si vanno a proiettare video ed emozioni, in Bridge Production ci sono i professionisti che curano lo show visual sia dal punto di vista tecnico che da quello della produzione dell’immagine.

“A volte Bridge Production viene definita come un’azienda visionaria, e probabilmente lo è nel senso letterale del termine”, spiega Paul Bridge. “I nostri progetti sono in funzione della resa artistica e della visione. Definiamo lo stage, la scenografia, le forme. Ogni linea ha un senso. Ogni luce, una direzione. La regia di un palco inizia mesi prima dell’evento: i contenuti 3D sono creati in house, spesso con tre mesi di anticipo, e poi gestiti in tempo reale, durante lo show, insieme al controllo live delle luci, dei ledwall e delle telecamere. Una cabina di regia totale, dove ogni dettaglio è curato, ogni frame è pensato. Non ci limitiamo comunque a disegnare esperienze immersive e realizzare contenuti 3D, ma ci mettiamo tutta la nostra esperienza ma soprattutto l’anima, durante ogni spettacolo”. 

L’ultimo loro lavoro è stata l’edizione 2025 dell’Aperyshow Charity Event, il più grande charity festival d’Italia, capace di portare 170 mila persone ad Arsego di San Giorgio delle Pertiche, nel Padovano. Qui hanno realizzato uno stage che ha ridefinito i confini dell’intrattenimento visivo, dalla sigla ai contenuti di forte impatto. Una partnership consolidata fin dalla prima edizione dell’evento solidale, che quest’anno è stata portata a livelli massimi.

Per l’occasione, è stato creato un palco di pura avanguardia alto quasi 20 metri: oltre 250 metri quadrati di ledwall luci e barre motorizzate di ultima generazione,  un cuore centrale in acciaio lucidato a specchio, che riflette e amplifica luci ed emozioni, come in un sogno: il claim di questa edizione era “The sound of a Dream”. Al centro, come in una cattedrale del suono, una consolle rialzata studiata per esaltare la figura dell’artista e rendere la performance il punto focale dell’esperienza.

Negli anni, Bridge Production ha firmato show di eventi che hanno raccolto centinaia di migliaia di spettatori, dal vivo e in streaming, un viaggio reale, fatto di migliaia di chilometri percorsi tra eventi in Italia e all’estero. Dai festival internazionali di musica elettronica agli show televisivi, dai tour di artisti italiani di punta alle produzioni immersive per brand globali: ogni progetto è un’opera d’arte su misura. Innumerevoli gli occhi puntati sulle loro creazioni, milioni di scatti, storie e video condivisi: Bridge Production non solo cura i design di palchi e club, ma firma visioni che restano impresse nella memoria collettiva. Tra i tour Europei seguiti dall’azienda di Noale citiamo i tour di Mamacita e quello di Merk & Kremont, un viaggio che nel corso degli anni ha fatto tappe a Ibiza, Mykonos, Albania e Maiorca, ma anche a Malta e nel Kosovo.

Per approfondimenti: www.bridgeproduction.it

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