Quando la scrittura diventa rifugio e strumento privilegiato per rispondere ad un costante bisogno di attenzioni, le parole prendono forma e diventano testimonianza di esperienze vissute. Nasce così “Quasi una vita” di Marcello Darbo, pubblicata nella collana “Le Perle Audiolibri” dell’Aletti editore. «Un’opera – scrive il maestro Giuseppe Aletti, formatore, editore e poeta, fondatore dell’omonima casa editrice – che si articola come un’indagine feroce e profonda sul senso del nostro arco vitale. Le poesie si muovono tra sarcasmo, introspezione e un’ironia che non nasconde un fondo di malinconia. L’autore esplora con lucidità i paradossi e le contraddizioni della vita, restituendo una visione che, pur nella sua durezza, non manca di bagliori di speranza».

Un’analisi profonda che attraversa i meandri dell’anima per cogliere la parte più intima dell’esistenza ma che, inevitabilmente, si scontra con i tanti paradossi che caratterizzano la vita umana. «Come uomo – confessa l’autore, nato a Codigoro ma che vive a Ferrara – mi ispira l’amore e, come cittadino, le bugie del potere e il disgusto per esso, lo svelamento dell’inganno, la mediocrità diffusa». Darbo offre una visione critica e disillusa dell’esistenza umana ma mai arrendevole. Piuttosto, attraverso i suoi versi, invita il lettore a una riflessione ed esplorazione emotiva per poi comprendere meglio la realtà circostante, in cui convivono amore, dolore e ironia. La vita è in continuo divenire, gli eventi mutano in fretta e il tempo scorre, dunque, la meta di questo peregrinare è sempre lontana. Ma ciò che arricchisce è il percorso stesso, anche quando il dolore diventa inevitabile, data la fragilità umana. Solo così aumenta la consapevolezza di sé. «Tendo ad esprimere tutto quello che sento – afferma l’autore, laureato in Scienze Politiche e Sociologiche -. Certo, in modo personale e non sempre forse chiaro, ma la poesia non è un telegramma, un elenco di parole razionali. Il mistero è insito nell’arte».

Le poesie raccontano – con un linguaggio diretto e ricco di metafore – un arco di vita lungo quarantadue anni. Un’analisi introspettiva che si riflette sulla realtà, in cui l’amore gioca un ruolo determinante e di cui l’autore ne analizza l’ambivalenza: un sentimento capace di nutrire e distruggere. Così come l’intera esistenza è un continuo oscillare tra paradossi e contraddizioni in cui si alternano leggerezza e profondità.

Una lettura che non lascia indifferenti – come l’ha definita il maestro Aletti.  «Non ho nulla da trasmettere al pubblico – conclude Marcello Darbo – se non le mie crude emozioni e la presa in giro che è la vita».

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