E’ un piccolo promemoria su valori ormai scomparsi, l’opera “Canti di un Mondo Antico. Sussurri di una terra dimenticata” di Amala De Nicola. Un modo per toccare quelle corde dell’animo umano che altrimenti rimarrebbero tristemente silenti. La silloge – pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore – sarà in esposizione al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio 2025, presso il Lingotto Fiere. «Da più della metà della mia vita sognavo di diventare autrice e poter esporre la mia opera qui. Credo sia la più grande opportunità a cui potessi ambire per entrare nel mondo letterario».
Con questa raccolta il lettore viene immerso in un’epoca passata non soltanto per farla conoscere quanto per suscitare emozioni e far vedere la vita con occhi diversi. «Il titolo, così come l’opera in sé – racconta l’autrice che vive a Pavia -, nasce da un romanzo (per ora ancora incompiuto) che ho iniziato a scrivere nel 2014, durante l’ultimo anno di scuola superiore. Il Mondo Antico era (ed è tuttora) un posto in cui confido che il lettore possa trovare pace da una vita spesso frenetica, lasciando libera l’immaginazione in un mondo a portata di mano». La scrittura, per l’autrice, diventa uno strumento per tener vivi gli ideali di un tempo, che ognuno può reinterpretare a seconda del momento della sua vita. Tenerla viva è un modo per non dimenticare, per non commettere gli errori del passato e anche per ritrovarsi quando ci si sente smarriti.
«Canti di un Mondo Antico – scrive, nella Prefazione, Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore, titolare della omonima casa editrice che parteciperà con il suo stand alla 37esima edizione del Salone del Libro di Torino – affascina per la sua tensione evocativa, e la sua vocazione a tenere insieme l’introspezione necessaria alla consapevolezza, la storia come sentiero che indica chi siamo, e la leggenda che racchiude la nostra spiritualità, necessaria a superare la nostra finitudine». Amala De Nicola è ispirata dalla passione per le opere classiche che influisce sullo stile delle liriche e scavano negli stati d’animo più profondi, accompagnando lungo un viaggio introspettivo alla ricerca di incanto e meraviglia. «Credo che i valori dei tempi passati, che possiamo ritrovare oggi nella lettura, siano fondamentali, intanto per non dimenticare e poi perché, purtroppo, stanno svanendo. Dunque, il mondo passato deve sempre avere un posto nella società odierna perché senza di esso, si perderebbe quel tocco di meraviglia che rende quasi magica questa vita».
Il Mondo Antico è quel rifugio in cui trovare riparo dai ritmi serrati della quotidianità e mettersi in ascolto di sé stessi e del proprio cuore. Dinanzi alla sua porta la poetessa vede «speranza e meraviglia. Un luogo che accoglie e possa ispirare tutti coloro che ne hanno necessità». «Vorrei che i lettori – conclude la De Nicola – riuscissero a riconnettersi a valori ormai dimenticati e sentano, in una poesia, un verso, o anche solo una parola, che è stata scritta per loro, per quella parte di loro che in quel momento ne ha più bisogno».