Federico Motta Editore ha ricordato in un post il 25 aprile, giornata della Liberazione, recuperando nei volumi dell’“Enciclopedia Motta” e dei “Decenni di storia contemporanea”, quelle voci in cui sono raccontati gli eventi che hanno caratterizzato le giornate di resistenza e liberazione, soffermandosi su storie di donne e bambini che hanno contribuito alla lotta partigiana.
I volumi di Federico Motta Editore sulla Liberazione dal nazi-fascismo
In occasione dell’80esimo anniversario della festa della Liberazione dal nazi-fascismo in Italia, Federico Motta Editore ha celebrato un così importante evento per la storia italiana ricordando il ruolo fondamentale delle donne e dei bambini che hanno preso parte alla Resistenza, figure di cui è possibile rintracciare informazioni nei volumi dell’“Enciclopedia Motta” e dei “Decenni di storia contemporanea”. Il 25 aprile è una data simbolica poiché la Liberazione è avvenuta in fasi e momenti diversi: Bologna è stata infatti liberata il 21 aprile e Venezia il 29-30. All’interno delle voci delle opere enciclopediche di Federico Motta Editore viene raccontato il desiderio da parte della popolazione italiana di riottenere l’indipendenza dopo un ventennio di regime e l’intento di creare una società più equa e un assetto istituzionale, ricordando chi ha combattuto, perdendo la vita, e i valori di libertà e democrazia per cui bisogna costantemente lottare.
Federico Motta Editore: le storie di donne e bambini che hanno preso parte alla Resistenza
Nelle opere enciclopediche di Federico Motta Editore molte voci fanno riferimento a quei protagonisti della Resistenza di cui la storia ufficiale raramente dà notizie, ovvero donne e bambini. Tra il ’43 e il ’45 ammontano a 35.000 le donne che hanno partecipato ad azioni partigiane: tra coloro che esploravano i territori e conoscevano le strade sicure, chi raccoglieva informazioni sui nemici e chi si sacrificava per creare diversivi e permettere ai compagni di fuggire. Altre donne presero parte agli scontri sui campi di battaglia e circa 500 ebbero anche ruoli di comando. Tra le altre figure che hanno avuto un ruolo importante nella Resistenza e sono passate in secondo piano troviamo i bambini, come indicato nei volumi di Federico Motta Editore. Alla lotta hanno contribuito 22.000 giovani tra i 17 e i 19 anni, ma in molti erano ancora più piccoli, come ricordano i fatti delle insurrezioni di Napoli nel 1943.