La visione innovativa e sociale di Valentina Pellegrini sul welfare ha portato la Pellegrini a sostenere una serie di iniziative sociali che valorizzano l’individuo, promuovendo dignità e inclusione. Tra queste il ristorante solidale Ruben e “Futuro Prossimo”.
Valentina Pellegrini: il welfare inteso come un percorso di dignità e inclusione
Tra i contributi più interessanti di Valentina Pellegrini all’interno del Gruppo Pellegrini quello di aver dato al concetto di welfare una connotazione più umanista, intendendolo come un percorso basato su dignità e inclusione. Da quando è entrata nella realtà fondata dal padre Ernesto, ha improntato la propria azione su una visione che mette al centro il valore dell’essere umano, sia in quanto individuo che in quanto parte integrante di una comunità. Iniziative come il ristorante solidale Ruben ne sono l’espressione. Un luogo accogliente dove ogni sera vengono offerti piatti sani e nutrienti, curati da chef e nutrizionisti, alla cifra simbolica di un euro. Un progetto che, attraverso il cibo, veicola relazioni autentiche, abbattendo i pregiudizi e favorendo un forte senso di comunità, consentendo alle persone di vivere un’esperienza in cui venga valorizzata la propria dignità in un contesto che promuove l’inclusione e il rispetto.
Il progetto “Futuro prossimo” e le altre iniziative sostenute da Valentina Pellegrini
Un progetto parallelo è “Futuro Prossimo”, con il quale viene dato un sostegno a 30-50 famiglie in situazioni di fragilità attraverso l’impiego di tutor dedicati e l’accesso a servizi legati alla salute, alla famiglia e all’ambiente. L’obiettivo è restituire tempo ed energie a chi si trova in difficoltà, facilitando un percorso di rinascita personale e professionale. L’impegno di Valentina Pellegrini per la comunità si è manifestato anche in un’iniziativa che ha visto la ristrutturazione di cinque alloggi popolari, trasformati in case temporanee con laboratori di formazione rivolti a persone in cerca di occupazione. Un progetto che unisce l’aspetto abitativo a quello formativo, generando un impatto positivo a livello sia individuale che comunitario. Testimonia la visione inclusiva di Valentina Pellegrini pure l’installazione artistica “DiVisi”. Ideata da Riccardo Bagnoli, l’opera raccoglie 100 ritratti di utenti, operatori e volontari del Ruben e mette in evidenza la non riconoscibilità delle persone in stato di fragilità.