“Marigold Hotel” è uno di quei film che tutti dovrebbero vedere. Delicato e divertente, con qualche punta di tristezza e malinconia, porta in un mondo lontano a cui non è possibile non affezionarsi.

Il film, nei suoi 123 minuti di durata, racconta una storia che potrebbe sembrare lontana ma che in realtà è più vicina di quanto si creda.

Tratto dal romanzo “These foolish things” di Deborah Moggach, il regista John Madden, senza effetti speciali e scene d’azione ma con garbo e vivacità, trasporta lo spettatore in India e lo rende partecipe della sua cultura. Attraverso un piccolo gruppo di anziani inglesi fa scoprire come la senilità non sia uno stato di torpore ed abbandono, ma possa essere una nuova fase di fioritura e divertimento.

 

Un eterogeno gruppo di pensionati decide di partire per l’India, affascinati dalla pubblicità del “Marigold Hotel” di Jaipur. La realtà è però molto lontana dalle loro aspettative. Il viaggio è stato lungo e complicato, tornare a casa non è semplice e bisogna quindi accettare la situazione e aspettare fino al prossimo volo per l’Inghilterra.

Accolti dal simpatico e bizzarro Sonny (Dev Patel), proprietario dell’hotel non proprio all’altezza del suo compito, i sette avventori imparano a capire l’India e a convivere con una realtà tanto distante dalla loro.

Evelyn (Judi Dench) è una vedova ormai sul lastrico che scappa da una vita che non sente propria; Madge (Celia Imrile) decide di non accontentarsi della sua vita londinese e di partire per una nuova avventura; Norman (Ronald Pickup) è un incallito donnaiolo che non vede l’ora di conoscere qualche nuova signora; Douglas (Bill Nighy) e Jean (Penelope Wilton) sono una coppia litigiosa e insoddisfatta che parte spinta da problemi economici che non gli permettono una vecchiaia serena; Graham (Tom Wilkinson) è un giudice alla ricerca del suo passato; Muriel (Meggie Smith) deve sottoporsi a un intervento all’anca e vuole tornare a casa appena possibile.

 

Grazie a buffi malintesi e inaspettate situazioni i sette villeggianti capiranno quanto quel luogo sia magico. L’India che trovano è di gran lunga migliore di quella che immaginavano.

 

Livia Rossi Massimi

 

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