Si è da poco conclusa la Settimana dell’Organizzazione 2025 (21-27 marzo), celebrata con workshop e talk tenutisi nel giorni scorsi al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma. Associazione Esplora Aps, Parma Da Vivere e Ufficio Stampa LAB, con il supporto di Parma4Women e del museo stesso hanno promosso l’evento gratuito dal titolo “Organizzati, si vive e lavora meglio”, che ha arricchito i numerosi partecipanti con tips e soluzioni ai piccoli problemi quotidiani nella vita e sul lavoro.
Moderato dalle giornaliste Francesca Caggiati e Rosaria Frisina, l’incontro è stato estremamente interattivo e coinvolgente: Francesca Procopio e Sara Mantovani, Professional Organizers certificate APOI, hanno illustrato metodi pratici per fare decluttering, gestire il tempo in modo efficace e migliorare la propria produttività lavorativa. Partendo da un calzino spaiato.


«Viviamo in un affanno collettivo – osservano in coro le due P.O. –: inondati da notifiche, interruzioni dei colleghi, distrazioni continue, abbiamo tutti necessità di una maggiore concentrazione». Partendo dal presupposto che «il nostro cervello non è fatto per il multitasking», meglio imporsi di «fare una cosa alla volta». Perché dunque un calzino spaiato? «Per mettere un filtro tra noi e lo smartphone – suggerisce la P.O. Sara Mantovani – ovviando alla continua tentazione di controllare le chat e scrollare sui social».
La primavera offre poi l’opportunità per fare ordine negli armadi: «Le parole chiave – consiglia la P.O. Francesca Procopio – sono eliminare, vendere, riparare o sostituire ciò che non utilizziamo più o che custodiamo in cattive condizioni nel nostro guardaroba». Ma queste sono solo alcune delle tante tecniche che le due P.O. – coautrici del libro “Professional organizing. Istruzioni per l’uso” (edito da Guerini Next) – hanno invitato il folto pubblico del workshop a mettere in pratica fin da subito.

Durante il talk la psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale Simona Grassi ha invece approfondito le dinamiche psicologiche che si celano dietro al disordine, all’accumulo compulsivo e alla procrastinazione: «La differenza tra collezionismo ed accumulo è data dal piacere che è presente nel primo caso mentre nel secondo si tratta di un comportamento inconsapevole che porta ad acquistare più del necessario». Attenzione però: «Anche l’ossessione dell’ordine e della pulizia può essere un sintomo di Disturbo Ossessivo Compulsivo – aggiunge la dott.ssa Grassi – occorre dunque chiedere aiuto al più presto, senza vergogna ed in qualunque momento della propria vita». Con una suggestione finale: «L’organizzazione andrebbe insegnata ai bambini e alle bambine fin dalla scuola primaria», per crescere adulti più competenti nella gestione delle proprie “risorse scarse”, ovvero spazio, tempo ed energie.

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