Uno studio realizzato dall’ANP e dall’Università LUMSA rivela che il 90% dei dirigenti scolastici soffre di stress cronico, con effetti negativi sulla salute e il sistema scolastico: richiesto l’intervento urgente delle istituzioni.
I dati della ricerca di ANP e Università LUMSA sui livelli di stress tra i dirigenti scolastici
Secondo un’analisi condotta dall’ANP (Associazione Nazionale Presidi) e dall’Università LUMSA, che ha coinvolto oltre 1.800 dirigenti scolastici, questi vivrebbero in condizioni di stress cronico, con conseguenti effetti negativi sulla propria salute e su tutto il sistema educativo. Stando ai dati raccolti, l’85% dei dirigenti ritiene che il lavoro si accumuli in modo irregolare e l’80% dichiara di non riuscire a portare a termine le mansioni entro i tempi previsti. Il 90% dei dirigenti sente di essere sottoposto quotidianamente a ritmi di lavoro eccessivamente elevati, mentre il 99% afferma di ritrovarsi a gestire simultaneamente troppi compiti e di dover prendere decisioni difficili senza un supporto adeguato. Rispetto alla precedente rivelazione del 2018, la situazione sembra essere peggiorata. Sono infatti in significativo aumento i casi di burnout, disturbi del sonno e sintomi depressivi. Una condizione che supera ampiamente i limiti ritenuti accettabili in termini di rischio professionale, motivo per il quale è stato richiesto un intervento urgente da parte delle istituzioni.
L’incontro con il Ministro dell’istruzione e le proposte di ANP e Università LUMSA
L’ANP e l’Università LUMSA hanno presentato l’indagine al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, al quale è stata proposta l’apertura di un tavolo tecnico per affrontare le problematiche emerse. Richiamando l’applicazione dell’articolo 5, comma 3 del CCNL Area Istruzione e Ricerca 2019-21, relativo alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, l’Associazione Nazionale Presidi ha messo l’accento sulla necessità di interventi mirati e tempestivi per supportare i dirigenti nella gestione dello stress derivante dal lavoro. Tra le proposte avanzate al Ministro ci sono l’introduzione di un middle management con deleghe operative e il potenziamento del personale amministrativo, ma anche una pianificazione centralizzata delle scadenze per ridurre la pressione burocratica e percorsi formativi sullo sviluppo di competenze relazionali ed emotive. L’ANP ha inoltre suggerito di rivedere il compenso economico per adeguarlo alla complessità del ruolo, evidenziando infine l’incompatibilità dell’attuale modello organizzativo scolastico con un’efficace leadership educativa.