INpressMAGAZINE Claudio Palazzi

Genova: la storia si ripete

Il 9 e 10 Ottobre sono esondati a Genova tre torrenti: il Bisagno il Feregiano e lo Sturia. Hanno trascinato via cassonetti e auto, le strade sono state intasate dal fango, alcune zone della città sono rimaste senza corrente elettrica coinvolgendo circa 2000 persone, decine di feriti, una persona è morta. Stessi risultati dell’alluvione del 2011, stesse polemiche con la Protezione Civile per la mancanza di un’allerta.

La storia, quindi, si ripete, una storia di impedimenti giudiziari, di fondi bloccati, di vicende politiche che impediscono quell’opera che è in cantiere da 30 anni e che hanno impedito la costruzione di una “galleria scolmatrice” del Feregiano (ossia il canale capace di assorbire l’acqua in eccesso che si scarica nel torrente in caso di alluvioni) , la cui esondazione è tra le maggiori cause delle ricorrenti alluvioni a Genova.

Alcune motivazioni di questa situazione sono di carattere generale, come il cambiamento climatico che porta a piogge torrenziali di enormi dimensioni. Altre motivazioni invece attengono al malgoverno del territorio alla cementificazione dilagante che ha portato a modifiche rilevanti di tutto il sistema idrografico.

Un altro aspetto fallimentare del sistema è poi rilevato dalla mancata effettuazione dei lavori che avrebbero quantomeno ridotto i danni delle nuove inondazioni.

Il progetto dello scolmatore è stato fermo per sei mesi alla Corte dei Conti per poi ricevere la bocciatura del consiglio superiore dei lavori pubblici; una serie di ricorsi al TAR, invece, hanno bloccato per due anni i lavori di sistemazione della copertura del Bisagno. Il sindaco Doria stigmatizza la lentezza della giustizia amministrativa che blocca da tre anni dei lavori che consentiranno di aumentare la portata del torrente. Cinque anni di cantieri, di viabilità condizionata e di traffico impazzito, lo stop dei lavori alla fine del 2011, il ricorso al TAR ligure per presunte irregolarità da parte delle aziende sconfitte, il controricorso al Consiglio di Stato, il passaggio della vicenda al TAR del Lazio, per incompetenza di quello della Liguria, che ha disposto la ripresa dei lavori, ma i cantieri non sono stati riaperti.

É chiaro come l’affidamento di tali lavori a privati, con l’assegnazione su base concorrenziale, costituisca un evidente fattore di ritardo o, come di fatto è successo, di blocco. L’azione diretta a contrastare le catastrofi naturali deve essere invece efficace, continua e soprattutto tempestiva.

Senza queste due opere Genova lotta contro la sua stessa natura.

Acqua che spacca il monte, che affonda terra e ponte” diceva De Andrè in Dolcenera, riferendosi all’alluvione del ’72: “nera che porta via, che porta via la via

nera che non si vedeva da una vita intera così dolce nera nera,
nera che picchia forte, che butta giù le porte”.

A Genova piove e la pioggia provoca disastri, da sempre. E da sempre ministri, capi di Governo, presidenti di Regione, sindaci sanno quello che si dovrebbe fare ma non lo fanno.

Da giorni assistiamo al carosello di accuse e contraccuse tra politici in cui ognuno cerca di scaricare le proprie responsabilità. Sono emerse la parte peggiore e migliore allo stesso tempo, da una parte uno Stato assente che, oltre a non effettuare le Grandi Opere di messa in sicurezza del territorio, non ha mandato soccorsi; dall’altra gli angeli del fango. Migliaia di giovani che spalano i detriti dalle strade e aiutano a ripulire e a rendere agibili negozi e appartamenti.

Associazioni, professionisti, commercianti, semplici cittadini si sono messi in moto senza che nessuno glielo chiedesse e senza che nessuno li coordinasse.

Hai una poesia nel cassetto? Hai tempo fino al 10 novembre

Poeti sotto l’albero di Natale

 Partecipa anche tu all’edizione 2014 “Il Rumore della Poesia” Scadenza il 10 novembre

Per il terzo anno consecutivo, Edizioni EventualMente promuove la pubblicazione de Il Rumore della Poesia, un’elegante antologia di componimenti in versi con lo scopo di offrire visibilità ai poeti e artisti italiani, esordienti e non.

La raccolta antologica, disponibile a partire dal 1° dicembre 2014, si avvale quest’anno di una nuova formula: gli autori non saranno solo gratificati dalla pubblicazione, ma potranno personalizzare l’intero volume dedicandolo alle persone care in occasione delle festività natalizie. Sarà proprio Edizioni EventualMente a recapitare ai destinatari le copie prenotate, aggiungendo un simpatico biglietto con dedica delle dimensioni di 12×17 cm. La spedizione è prevista entro il 10 dicembre 2014.

Pubblicare poesie in Italia è difficile. Da tempo mancano gli investimenti su questo genere letterario che ha dato al nostro Paese alcuni degli scrittori più ispirati di sempre. La formula studiata dall’editore siciliano, semplice e conveniente, permette agli autori di ottenere visibilità senza ricorrere alla pubblicazione a pagamento. È sufficiente acquistare la propria copia della raccolta, con in più la possibilità, figlia di quel calore umano tipicamente meridionale, di farla arrivare direttamente a una persona cara con un biglietto di auguri.

Ogni autore che desidera comparire nell’antologia può inviare da una a tre poesie inedite, della lunghezza massima di trenta versi a tema libero, assieme a un breve curriculum letterario e al codice fiscale, entro e non oltre il 10 novembre 2014. A ogni poeta verranno riservate da una a tre pagine dell’antologia, che verrà inserita in catalogo nella collana Frangipane.

La partecipazione è gratuita, previa prenotazione di una copia del volume al costo di 10 Euro da inviare assieme agli elaborati, tramite assegno, vaglia postale o bonifico (intestati a Nicola Rampin),  a Edizioni EventualMente/Il Rumore della Poesia, viale della Riscossa 2c/2d, 97013 Comiso Località Pedalino (RG). È previsto uno sconto su ordini superiori a una copia.

L’editore è disponibile per ogni approfondimento sul progetto. Ulteriori informazioni anche all’indirizzo www.edizionieventualmente.it.
 

Ufficio stampa

Giro di Parole – divisione di Metaphor

Tel. 02 30910986

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Edizioni EventualMente
Viale della Riscossa, 2C/2D
97013 Comiso località Pedalino (RG)

Tel. 333 5025424

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Intervista di Alessia Mocci a Fioralba Focardi, autrice di Spire di un’anima, Rupe Mutevole Edizioni

Ho ereditato da te/ un nome/ un viso/ un sorriso/ Fioralba/ a cui assomiglio./ Non ti ho conosciuto/ zia,/ morta a sedici anni,/ periodo in cui si moriva sotto bombe/ malattie dovute agli stenti./ Solo una foto rimane di te/ là sulla lapide del cimitero/ il resto/ è andato distrutto./ […]” – “Fioralba (mia zia)

Due donne, una somiglianza genetica rafforzata dalla scelta dello stesso nome. L’autrice in questa lirica omaggia la zia omonima, deceduta in età adolescenziale durante la Seconda Guerra Mondiale. L’autrice intrattiene un rapporto particolare con la donna che l’ha preceduta, sentendosi in linea diretta con la sua vita.

Spire di un’anima” è la nuova pubblicazione di Fioralba Focardi, raccolta edita nel settembre 2014 per la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana editoriale “D’amor si vive”. Una silloge che racconta di stati d’animo e di desideri, con la celebrazione di un amore speciale per ogni istante vissuto. “Spire di un’anime” è stato recentemente presentato alla prestigiosa Buchmesse, la Fiera Internazionale del libro di Francoforte (8-12 ottobre 2014).

Fioralba Focardi è stata molto gentile nel rispondere ad alcune nostre curiosità sulla sua nuova raccolta. Buona lettura!

 

A.M.: “Spire di un’anima” è la tua nuova raccolta poetica. Quando ha preso inizio il processo creativo che ha portato alla pubblicazione della silloge?

Fioralba Focardi: Nata? Non so veramente ma, mi piace l’idea del nascere, in fondo le poesie sono cellule che assemblandosi, danno forma ad un libro. Sento il bisogno di far volare i miei pensieri. Spire è un groviglio di ciò che provo, essendo ancora io alla ricerca del mio equilibrio interiore. Forse è questo non so, essendo un istintiva, i progetti partono da soli, e poi devo rincorrerli.

 

A.M.: L’introduzione di Roberto Baldini recita: “Parole di rabbia verso un pazzo mondo che non lesina dolori e sofferenze, tanto avaro di gioie e amore.” Ritieni che queste parole descrivano la tua raccolta?

Fioralba Focardi: Roberto ha centrato bene, siamo amici e spesso ascolta le mie intemperanze, ogni tanto lo uso come calmante, nel senso che mi risponde pacato, “sì, ma, forse hai ragione”, in questa maniera, sbolle la mia rabbia, e mi ritrovo a fare meno danni. Detesto la violenza, in tutte le sue forme, e dato che ne ho paura, se qualcuno mi da l’idea che voglia provare a sopraffarmi, parto all’attacco.  

 

A.M.: Nella lirica “Dopo tempesta” troviamo i versi: “Continua la lotta/ fra anima e il suo destino/ ardua l’impresa ma non mi arrendo.”. Qual è la lotta a cui ti riferisci?

Fioralba Focardi: Possono essere tante, ma la poesia Dopo tempesta è nata in un momento particolare: oddio in verità sono tutti momenti particolari ma, questa è riferita alla mia ricerca di un amore a tempo pieno, completo completamente libero da vincoli, che sappia comprendere la vera Me, difficile impresa.

 

A.M.: Quali sono le tematiche presenti in “Spire di un’anima”?

Fioralba Focardi: L’amore, in tutte le sue forme, la mia famiglia, ho ribrezzo della violenza, e lo grido, è un pot-pourri d’emozioni, tutte legate alla mia anima.

 

A.M.: Che cosa ne pensi della rima?

Fioralba Focardi: Essendo istintiva, la rima mi rimane ostica. Ammiro chi riesce, e mette giù belle rime, ma non è il mio genere.

 

A.M.: Ti ritieni una grande lettrice?

Fioralba Focardi: Amo leggere, fin dall’infazia. È merito dei miei familiari, nei regali non mancavano mai i libri, però credo di non avere influenze letterarie, anzi lo spero, vorrei essere solamente Fioralba Focardi, oltre tutto gli altri sono troppo più grandi di me.

 

A.M.: Qual è il tuo rapporto con il mondo di internet? Ti ritieni una scrittrice al passo con i tempi?

Fioralba Focardi: Adoro internet, mi mette in condizione di recepire, infatti, fino a pochi anni fa non sapevo usare il pc, sono autodidatta. Ora è il mio fedele compagno, dovresti vedere spesso ho una decina di finestre aperte, collegata con il mondo intero. Amo la tecnologia, però amo anche lo scrivere su carta.

 

A.M.: Hai delle novità per i restanti mesi del 2014?

Fioralba Focardi: Beh sto curando la collana D’amor si Vive per Rupe Mutevole, sto preparando alcune presentazioni, per i nostri autori. Sono persone favolose, con cui amo dialogare. A dicembre uscirà il secondo libro curato da me intitolato “Quasi Come un Poeta”. Insomma un periodo veramente intenso soprattutto se pensiamo che siamo reduci dall’opportunità favolosa della Buchmesse, la Fiera Internazionale del libro di Francoforte.

 

A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? la consiglieresti?

Fioralba Focardi: La consiglio, ah beh! Vuoi sapere come è nata la mia collaborazione con Rupe? Ho partecipato all’antologia Nubi di Giglio! e ho pubblicato “Spire di Un’Anima” che mi hanno entrambe partecipato alla prestigiosa Buchmesse di Francoforte. Una grandissima soddisfazione!!! Mi sono trovata subito bene con Rupe Mutevole, non so, è come se l’avessi sentito, percepito. Ripeto sono un istintiva, ed a marzo dopo l’uscita dell’antologia, è venuta subito l’idea di Spire. Da li è nato il progetto di collaborazione grazie all’editrice Cristina Del Torchio. Consigliarla? Tu che dici sarei troppo di parte? Io sono felice e soddisfatta, sia come autrice, che come collaboratrice. Penso che questo possa dirla lunga.

 

A.M.: Salutaci con una citazione…

Fioralba Focardi: “Il modo migliore per venirne fuori è sempre buttarsi dentro.” (R.L.Frost)

 

Per pubblicare con Rupe Mutevole Edizioni invia un’e-mail (info@rupemutevole.it) alla redazione inviando il tuo inedito, se vuoi pubblicare nella collana “Trasfigurazioni” con la collaborazione di Oubliette Magazine invia ad: alessia.mocci@hotmail.it

 

Written by Alessia Mocci

Addetta Stampa (alessia.mocci@hotmail.it)

 

Info

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

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http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/spire-di-un-anima.html

 

Fonte

http://oubliettemagazine.com/2014/10/23/intervista-di-alessia-mocci-a-fioralba-focardi-autrice-di-spire-di-unanima-rupe-mutevole-edizioni/

Intervista di Alessia Mocci a Massimo Occhiuzzo, autore della raccolta Bugie, Rupe Mutevole Edizioni

L’ultima sigaretta del pacchetto, l’ultimo momento di pace. Il fumo sale lento, silenzioso, bianco, si espande come la mia coscienza. Sono attento, in un momento tutto può iniziare o finire. La finestra è aperta e il mio fumo esce lentamente. Fa un po’ freddo in quest’autunno e io mi perdo nei ricordi.” – “Fumo lento

Una scena familiare ai fumatori, si aspetta l’autobus, perennemente in ritardo. Si accende l’ultima sigaretta del pacchetto per ingannare l’attesa e si pensa al proprio passato, ad una donna amata, a ricordi che celebrano paure e gioie di ogni individuo.

Bugie” è la nuova raccolta di racconti dell’autore Massimo Occhiuzzo, edita nel settembre 2014 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “Oltre il confine”. I diversi racconti presenti nella pubblicazione hanno l’obiettivo di mostrare come alcune volte una bugia sia solo un modo per vivere in questo mondo variegato di menti pensanti.

Massimo Occhiuzzo è stato molto disponibile nel rispondere ad alcune curiosità sulla sua pubblicazione. Buona lettura!

 

A.M.: “Bugie” un titolo intrigante. Ci puoi raccontare la genesi del libro?

Massimo Occhiuzzo: I racconti contenuti in questo libro sono stati scritti in un periodo piuttosto lungo, ma sono stati tutti riscritti per questa edizione. Mentre scrivevo mi sono accorto che hanno tutti un tratto comune, parlano di noi, del nostro modo di dire al mondo una verità diversa da quella reale. Si tratta appunto di bugie che noi essere umani ci inventiamo per vivere, compresa la finzione narrativa.

 

A.M.: L’introduzione di Vanessa Falconi recita “Lo scrittore Occhiuzzo pone l’accento indiscusso e felice sull’importanza che per lui riveste la scrittura, sia come sfogo laborioso e umano, che come esercizio, e sia sull’umanità, la sua, che volge lo sguardo tante volte verso situazioni di vita disagiata e incompresa.” Ritieni che queste parole ti descrivano?

Massimo Occhiuzzo: Scrivere per me è rivelare al mondo il mio modo di vedere le cose senza lenti addomesticate cercando attraverso l’umanità delle parole e dei miei personaggi di dare un valore aggiunto. Credo che lo scrittore debba avere due funzioni quella dell’intrattenimento, ma soprattutto quella della denuncia e del riscatto di noi esseri umani, In questo mi rifaccio alla generazione degli scrittori degli anni settanta.

 

A.M.: I tuoi personaggi cercano sempre di trovare un riscatto. Pensi che questo sia valido anche nella vita reale?

Massimo Occhiuzzo: Come vedi ci riallacciamo alla domanda precedente ti rispondo francamente che non lo so. È difficile dirlo perché le situazioni cambiano e il palcoscenico della vita a volte ci sorprende molto di più della nostra finzione letteraria. Credo comunque che si debba sempre cercare un riscatto per dire con le parole di Neruda “Confesso che ho vissuto”.

 

A.M.: Fra tutti i racconti presenti, c’è uno in particolare di cui ci vuoi parlare?

Massimo Occhiuzzo: Nel libro è contenuto un racconto “Il volo della farfalla anziana” quando ho scritto questa novella ho avuto la stessa ispirazione del mio libro “Mentre un cane abbaia” edito sempre da Rupe Mutevole, in cui una storia gialla era la scusa di parlare di Alzheimer, qui ho provato a parlare delle vecchiaia attraverso uno sguardo ironico e poetico; Cosa può succedere a una vecchietta che improvvisamente ritrova temporaneamente la gioventù?

 

A.M.: Recentemente hai pubblicato una miscellanea di storie “I silenziosi”. Puoi parlarci brevemente di questa raccolta?

Massimo Occhiuzzo: I Silenziosi sono coloro che nel silenzio vivono delle vite fantastiche piene di umanità e poesia. Sono coloro che non gridano e affrontano la loro vita senza urla ma hanno tanto da dare agli altri.

 

A.M.: Com’è il tuo rapporto con il mondo di internet?

Massimo Occhiuzzo: Sono sempre stato un esperto di computer e un pioniere di internet. L’utilizzo di internet oggi per me è legato essenzialmente alla scoperta di nuovi siti, utilizzo molto facebook dove ho creato qualche anno fa un gruppo si chiama “Per chi ama scrivere” lì ci sono 650 fra poeti e scrittori.

 

A.M.: Hai degli scrittori a cui ti ispiri o che ti hanno in passato ispirato?

Massimo Occhiuzzo: Ho un mio scrittore di riferimento Dino Buzzati. Le idee dei suoi racconti sono bellissime. Nel giallo amo Mankell, nella poesia Pablo Neruda e Garcia Lorca. Mi piace molto Murakami il visionario.

 

A.M.: Hai delle novità per i restanti mesi del 2014?

Massio Occhiuzzo: Spero di fare alcune presentazioni del libro anche nel luogo ispiratore della copertina. Recentemente, sino al 12 ottobre, la mia raccolta è stata ospite presso lo stand della casa editrice alla Buchmesse, la Fiera Internazionale del libro di Francoforte. Per il futuro sto scrivendo un romanzo “L’uomo blu” una storia intrigante. Penso di finirlo la prossima primavera.

 

A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? la consiglieresti?

Massimo Occhiuzzo: È una piccola casa editrice che combatte ogni giorno per affermarsi. Mi fa pensare alla prima Sellerio, diventata grazie a Camilleri la grande casa editrice che è oggi. Forse mi piacerebbe essere il suo Camilleri. Chissà. Sì, la consiglierei.

 

A.M.: Salutaci con una citazione…

Massimo Occhiuzzo: Non amo le citazioni. Posso solo dire che leggere è vivere tante vite diverse dalla nostra e apprendere idee nuove. Comunichiamo al mondo la nostra passione.

 

Per pubblicare con Rupe Mutevole Edizioni invia un’e-mail (info@rupemutevole.it) alla redazione inviando il tuo inedito, se vuoi pubblicare nella collana “Trasfigurazioni” con la collaborazione di Oubliette Magazine invia ad: alessia.mocci@hotmail.it

 

Written by Alessia Mocci

Addetta Stampa (alessia.mocci@hotmail.it)

 

Info

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

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http://www.rupemutevoleedizioni.com/letteratura/novita/bugie-di-massimo-occhiuzzo.html

 

Fonte

http://oubliettemagazine.com/2014/10/18/intervista-di-alessia-mocci-a-massimo-occhiuzzo-autore-della-raccolta-bugie-rupe-mutevole-edizioni/