Gruppo Bracco è Official Gold Sponsor del Padiglione Italia dell’Expo di Osaka, la cui inaugurazione si è tenuta lo scorso aprile. Per l’occasione, e per l’intera durata del semestre espositivo, è esposto un quadro di Domenico Tintoretto che Fondazione Bracco ha precedentemente sottoposto a una campagna diagnostica non invasiva. Diana Bracco, Presidente e AD del Gruppo, ha evidenziato come l’iniziativa rappresenti un’opportunità per far conoscere l’eccellenza culturale, scientifica e artistica italiana nel contesto di Expo Osaka.

Diana Bracco

Diana Bracco: Gruppo Bracco Official Gold Sponsor del Padiglione Italia dell’Expo di Osaka

Lo scorso 16 aprile, a Osaka, si è tenuto il convegno scientifico “La prima missione dal Giappone all’Italia. Il ritratto di Itō Mancio tra arte, cultura e scienza”. Grazie al Gruppo Bracco, guidato da Diana Bracco, è stato possibile esporre presso il Padiglione Italia dell’Expo il ritratto realizzato da Tintoretto nel 1585, che raffigura il capo della prima missione diplomatica giapponese inviato nell’Europa rinascimentale. Gruppo Bracco ha deciso di essere Official Gold Sponsor del Padiglione Italia dell’Esposizione Universale, poiché il concept “rappresenta un’opportunità unica per far conoscere l’eccellenza del nostro Paese in ambito culturale, artistico, scientifico e tecnologico”, ha dichiarato Diana Bracco, intervenuta in video da Milano. All’Expo di Osaka sono previsti più di 28 milioni di visitatori e partecipano 161 Paesi da tutto il mondo. L’Italia ha scelto il tema l’arte rigenera la vita.

Diana Bracco: il quadro di Tintoretto raffigurante Itō Mancio esposto al Padiglione Italia dell’Expo

Con il contributo della Fondazione Bracco, il ritratto raffigurante Itō Mancio, prima di essere esposto all’Expo di Osaka, è stato oggetto di una dettagliata campagna di indagini diagnostiche non invasiva, come ha specificato Diana Bracco. La scelta dell’opera d’arte è stata significativa, poiché il soggetto raffigurato fu parte della prima Missione Tenshō inviata in Europa e in Italia per portare gli omaggi al Papa tra il 1582 e il 1585. All’interno dell’attuale e complessa congiuntura politica e storica in cui l’incertezza aleggia nell’aria, il Giappone ha voluto dare un segnale forte scegliendo come motto per l’Esposizione Universale “Uniti nella diversità”, che si carica di un significato ancora più profondo. “La campagna diagnostica non invasiva su Itō Mancio — ha concluso Diana Bracco propone al grande pubblico un viaggio sorprendente all’interno del dipinto, entrando grazie alla scienza negli strati nascosti nell’opera, sollevando i veli del tempo e svelando così misteri dell’arte”.

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