Giovedì 17 giugno
presentazione alla Fondazione Basso in Roma,
del volume autobiografico di ADELE CAMBRIA,
“Nove dimissioni e mezzo, le guerre quotidiane di una giornalista ribelle”,
Edizioni Donzelli.

“Il Mondo”, “Paese sera”, “Il Giorno”, “La Stampa”, “Il Messaggero”, “L’Espresso”, “L’Europeo”, “L’Unità. Una carriera cominciata nel 1956, con le cosiddette “colonnine di costume” e non ancora finita. E quelle colonnine qualche volta Pannunzio gliele faceva firmare con uno pseudonimo maschile: Leone Paganini. Un leone per il coraggio – o piuttosto l’incoscienza- che l’aveva spinta da Reggio Calabria a Roma, lei esile biondina dagli occhi azzurri, col pallino del giornalismo, in un’Italia che non conosceva ancora il femminismo, né la contestazione giovanile. Quanto al cognome, Paganini… “Mario Pannunzio sviolinava nell’aria con le sue mani bianche, curatissime, ed era detto tutto! Tempi favolosi, vivevo nel miracolo”. Parte da lì il lungo flash-back di una donna che ha attraversato la storia degli ultimi sessant’anni del giornalismo italiano, passando da una dimissione all’altra, talvolta cercata talvolta subita. Una vita passata a rincorrere e intervistare i grandi della cultura e del jet-set – da Sartre a Soraya, da Grace Kelly a Pasolini, che la volle in tre dei suoi film. Il racconto di una vita al servizio della scrittura e “dell’adrenalina della notizia”, un rutilante susseguirsi di fatti, aneddoti e retroscena di un paese alle prese con la modernità.

Per info: http://adele-cambria.blogspot.com/

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Mariaelisa Giocondo
Mariaelisa Giocondo è nata il 28 febbraio 1991, vive a Gerace, un piccolo paese della Locride, nella provincia di Reggio Calabria. Da sempre appassionata di letteratura, e soprattutto degli autori impegnati spaziando da Federico Garcìa Lorca ad Antonio Tabucchi. Vincitrice della sesta edizione del Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee” per la sezione giovani. Ha pubblicato nel dicembre 2008 il libro “La strada della lentezza” scritto con Antonio Cotroneo e edito dalla casa editrice Meligrana Giuseppe Editore. In seguito ha partecipato alla prima edizione del Premio Letterario “Cose a Parole” indetto dalla casa editrice Giulio Perrone Editore classificandosi tra i finalisti e sempre per la Giulio Perrone Editore ha partecipato con due sue liriche alle antologie della serie “I vizi capitali” la prima dedicata all'Accidia e la seconda dedicata alla Superbia nella sezione Perrone Lab. Collabora con il giornale online Tellusfolio. Ha partecipato alla seconda edizione del premio “L’isola dei versi” per il Festival Internazionale “Ottobre in poesia” di Sassari e la sua lirica “Vento d’estate” si è classificata tra le poesie segnalate. Collabora inoltre anche con i blogspot di Adele Cambria e di Beppe Costa. Ha partecipato al Tour Teranova Festival 2009. Il suo racconto: "Lo sfondo del vulcano" è stato pubblicato nel n.16 della rivista "Writers Magazine Italia". Ha partecipato all'antologia "Calpestare l'oblio. Cento poeti italiani contro la minaccia incostituzionale per la resistenza della memoria repubblicana" a cura di Davide Nota e Fabio Orecchini edito da "La Gru. Portale di poesia e realtà". Ha curato insieme ad Andrea Garbin il volume "Anche ora che la luna" di Beppe Costa pubblicato da Multimedia Edizioni per "Casa della Poesia". Nell'ambito degli incontri letterari "I poeti dallo spazio" a cura di Beppe Costa e Fabio Barcellandi ha recitato insieme a Fernando Arrabal. Ha partecipato con il suo racconto “Il folkore di lattice” all'antologia “Quinto Colore racconta l'Italia” a cura di Scrittura Creativa d'Opposto. Le sue poesie sono state lette in Argentina dalla Radio Hola Italia.

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