“Sguardi incostanti”, edito nel marzo del 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana editoriale “Trasfigurazioni”, è una raccolta a quattro autori che vede come protagonisti Rolando Vernaglione con la sua silloge “Bianca”, Mabadémi con la sua “Ripide ombre”, Tamara Pes con la sua “Steli imperfetti” e Luca Villani con “mutO eCo”.
Un verso è uno sguardo verso due angolazioni: l’interno del pensiero ed il suo esterno, dunque l’oggetto che ha dato vita al pensiero. Troviamo in “Sguardi incostanti” una padronanza di riconoscimento che avviene in quell’attimo di creazione assoluta, una padronanza di visione del particolare seguita dall’obiettivo prettamente umano di universalizzare la propria concezione.
I quattro autori si sono dimostrati disponibili nel rispondere a qualche domanda sulla loro poetica. Buona lettura!
A.M.: Che cosa significa oggi “scrivere poesia”?
Rolando Vernaglione: Scrivere poesia è per me il tentativo di risolvere la contraddizione apparente della storia con l’arte. Quando il lavoro dell’artista, come quello dell’operaio, saprà essere fecondo veramente, solo allora il nichilismo sarà morto, e la rinascita significherà qualcosa. Voglio dire che scrivere poesia, per me fa tutt’uno con la volontà di riscoprire funzioni e responsabilità di fare arte.
Luca Villani: Al giorno d’oggi “scrivere poesia” significa dar forma alle proprie sensazioni e percezioni, ai propri stati d’animo, immortalando ciò che suscita un determinato momento attraverso parole cariche di significato. Ritengo che la poesia possa costituire un metodo efficace per esternare ciò che in un qualche modo inquieta ed, in un certo senso, prenderne le distanze in quanto quest’ultima, per quanto soggettiva, sempre tende alla universalità. Non si vive di poesia, questo è certo. Si tratta di un genere letterario troppo spesso bistrattato.
Mabadémi: Scrivere è sicuramente espressione di se stessi e del mondo, della natura a noi circostante. A livello personale posso dirvi che è intimità, necessità di benessere e voglia di trasmetterlo. Come nota a margine, personalmente, premettendo il fatto che mi ha aiutato moltissimo, aprendomi nuove strade, dico che ogni volta che “m’immergo” nelle mie scritture, mi vengono alla mente immagini di un’altra epoca, in cui non vi era tutta questa tecnologia; immagini di carrozze, uomini con mantella e cilindro, abbigliamento d’altri tempi.
Tamara Pes: Salire su un grattacielo senza usare l’ascensore, ritrovarsi all’ultimo piano di fronte all’inconoscibile, l’irraggiungibile; capire che l’essenza di tutto è inesprimibile e , in questa continua ricerca, saper cogliere tutta la bellezza della vita.
A.M.: Come mai deciso di pubblicare in una raccolta a 4 autori?
Rolando Vernaglione: Credo che il confronto con altre voci poetiche sia salutare perché offre la possibilità di misurarsi con altre realtà ed altre storie. Così si cresce artisticamente, credo. Ho avuto la fortuna e l’onore di essere stato amico di Alda Merini e di suo marito Michele Pierri, durante il soggiorno a Taranto, e posso sicuramente dire che lo scambio di opinioni fra noi è stato per me di estrema importanza. Un’esperienza irripetibile!
Luca Villani: Da tempo sognavo di poter pubblicare i miei componimenti ma questo non mi era mai stato possibile in quanto l’investimento economico richiesto da gran parte delle case editrici interessate ai miei scritti, era fuori dalla mia portata. La casa editrice Rupe Mutevole mi ha proposto la raccolta a quattro autori ed io l’ho ritenuta consona alle mie possibilità. Non è stato facile scegliere quale poesia includere, sono legato un po’ a tutti i miei componimenti (attualmente sono una settantina) ma, dopo una lunga riflessione, ho stilato il fatidico elenco.
Mabadémi: Ho scelto la raccolta a 4 autori perché penso che le occasioni che ti si presentino vadano colte senza indugi, per un discorso di crederci fino in fondo. Quella è stata appunto l’opportunità che mi si è prospettata dandomi così modo di mettermi in gioco.
Tamara Pes: “L’unione fa la forza”…ed il confronto è senz’altro un’occasione di arricchimento reciproco.
A.M.: A chi dedichi “Sguardi incostanti”?
Rolando Vernaglione: A Bianca, mia madre, fondamento della mia vita. Questa silloge, che ha il suo nome, contiene poesie scritte durante la mia adolescenza in sua memoria ed è naturale, per me, dedicare a lei “Sguardi incostanti”.
Luca Villani: Dedico questo libro in primis alla mia famiglia, con la quale talvolta ci sono e ci sono stati attriti ma che è insostituibile nel mio cuore. Lo dedico, naturalmente, ad i miei parenti ed amici che mi hanno visto crescere, che hanno condiviso con me momenti importanti ed hanno assistito ai miei cambiamenti, ai miei momenti di sconfitta così come ai miei momenti di trionfo. In più, lo dedico ai miei followers, persone che magari conosco solo virtualmente ma che, attraverso i social networks, mi seguono con costanza. (la mia pagina Facebook è http://www.facebook.com/pages/Luca-Villani/112018925474879)
Mabadémi: A tutte le persone che mi sono state e mi sono tutt’ora vicine, dai miei colleghi di lavoro, agli amici più fidati, familiari, alla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per l’occasione datami, alla curatrice Alessia, che intendo ancora ringraziare per la pazienza e l’infinita disponibilità, a tutti quelli, insomma, che hanno creduto in me, e perché no, anche a quelli che invece non l’hanno fatto..
Tamara Pes: A tutti coloro che sanno vedere e non solo guardare, a chi ha il coraggio di sentirsi ogni giorno estraneo a se stesso, a chi sa perdersi e ricominciare.
A.M.: Quali sono le tematiche presenti nella tua raccolta all’interno di “Sguardi incostanti”?
Rolando Vernaglione: Il motivo dominante di questa silloge è senz’altro l’amore… L’amore è per me il vero e proprio “sale della vita”, ciò che dà senso e pienezza al vivere umano che, altrimenti, sarebbe condannato ad una condizione ingrata e miserevole.
Luca Villani: In “mutO eCo” (titolo volutamente enigmatico e polisemico) ho trattato tematiche piuttosto eterogenee ma al tempo stesso legate da un sottile filo conduttore, come: fragilità, destino e cambiamento; crescita, consapevolezza e maturazione; sogni, speranze ed illusioni; amore, solitudine e dolore; pregiudizio e libertà d’espressione; nostalgia, stress e monotonia; autostima, ambizione e lungimiranza. Ciò che congiunge questi temi è il mio percorso di autoaffermazione e la presa di coscienza di ciò che sono e di ciò che mi aspetto dalla vita.
Mabadémi: L’amore, il desiderio, anzi più il bisogno di avere una donna al mio fianco, che poi è sempre la stessa donna.
Tamara Pes: L’amore in tutte le sue sfumature, il dolore ed il distacco. L’importanza del sogno e della fantasia, le parole e la natura come carica rigenerante.
A.M.: Quale dei tre autori presenti nella raccolta ti ha colpito maggiormente?
Rolando Vernaglione: Tutti e tre gli altri autori, ciascuno per la propria formazione e l’humus di provenienza, mi hanno incuriosito. Una certa vicinanza tuttavia l’ho “sentita” con la Tamara Pes.
Luca Villani: Devo dire che tutti e tre gli autori, con i quali, tra l’altro, ho preso contatto, a loro modo mi hanno colpito. Ho apprezzato in particolare “Bianca”, la silloge di Rolando Vernaglione, che raccoglie poesie che lui scrisse tanti anni fa. Mi piace il suo stile asciutto, ermetico ed essenziale, che colpisce nel segno con un linguaggio scevro da strutture e parole pesanti e ridondanti, e con la trattazione di temi molto sentiti e profondi nei quali personalmente non mi risulta affatto difficile rispecchiarmi.
Mabadémi: Ho trovato in tutti e tre gli autori spunti interessanti ed involontariamente coinvolgenti; per una questione “anagrafica”, considerando i miei trent’anni, credo di sentirmi più vicino agli autori Tamara Pes e Rolando Vernaglione..
Tamara Pes: Non ho alcun dubbio:mi sono piaciute tantissimo le poesie di Rolando Vernaglione.
A.M.: Se potessi scegliere una città nella quale vivere per aver maggiore ispirazione, dove andresti?
Rolando Vernaglione: Credo che l’ispirazione sia indipendente dal luogo in cui avviene. Spesso nasce da una emozione che scaturisce da uno sguardo, da una parola detta o celata, od anche da un fatto naturale come un’alba, un tramonto …insomma per me la poesia si cela in ogni aspetto della vita quotidiana, basta sapere cogliere l’attimo… Il luogo più bello è quello dentro l’essere umano. Ma non nego che ci siano città straordinariamente belle, come Budapest o Praga dove mi sarebbe piaciuto vivere!
Luca Villani: Bella domanda, non è facile rispondere anche perché in genere tendo a legarmi più alle persone ed alle situazioni specifiche piuttosto che ai luoghi. Con tutta probabilità, però, sceglierei una città spagnola, magari La Coruña (Galizia), dove sono stato in Erasmus l’anno scorso e di cui conservo ricordi molto intensi. Sicuramente mi ha ispirato molto. Ritengo che, per avere ispirazione, sia importante viaggiare, scoprire, cambiare, sperimentare, fuggire da tutto ciò che è routine e che, in un certo senso, “ti ingabbia”.
Mabadémi: Parigi, Vienna, Brest.
Tamara Pes: La poesia sta dentro ognuno di noi non all’esterno, perciò non è legata al posto in cui si vive. Non penso ci possa essere una città ricca di ispirazione, ma sicuramente sceglierei di vivere in una città vicina al mare.
A.M.: Hai mai pensato di scrivere in prosa oltre che in versi?
Rolando Vernaglione: Sì ci penso, ma non so se ci riuscirei. Ho un gusto prevalente per la sintesi. Mi è però capitato di scrivere delle tesi di laurea ma… mi sento più portato per la poesia.
Luca Villani: Sì, in passato ho fatto qualche esperimento. Mi cimentai con le love stories ma mi resi conto di scadere spesso e volentieri nel banale, anche perché è difficile raccontare qualcosa che non hai vissuto in prima persona e caratterizzare dei personaggi evitando che saltino fuori i tuoi punti di vista e la tua propria visione. Per anni ho scritto il mio diario segreto, che dubito pubblicherei mai. Al contrario, mi piacerebbe molto, in un futuro non immediato, scrivere e far pubblicare una mia autobiografia.
Mabadémi: Ci sto pensando. Grazie al consiglio del mio grande amico Sergio Correggia, che l’ultima volta in cui ci siamo incontrati mi ha “messo la pulce nell’orecchio”.
Tamara Pes: Penso da sempre di scrivere un romanzo o dei racconti, mille inizi e mille roghi autocensuranti… a volte diventa troppo doloroso scrivere …o semplicemente non è arrivato il momento giusto per me.
A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?
Rolando Vernaglione: Ad oggi, bene. Ho trovato persone disponibili, franche e capaci. Per queste ragioni la consiglierei. Rupe Mutevole mi sembra una Casa seria ed affidabile.
Luca Villani: Devo dire che mi trovo bene. Credo che un esordiente debba prenderla seriamente in considerazione. Il contratto di edizione è formulato in maniera molto chiara ed esplicita. Non viene promessa la luna ma ciò che la casa editrice si impegna a fare, lo fa. La consiglierei senza problemi.
Mabadémi: Ottimamente! Son stati i primi e gli unici a credere in me, in ciò che posso dare, quindi, detto questo, la consiglierei, la consiglierò!!!
Tamara Pes: Per il momento molto bene, la consiglierei senza alcun dubbio.
A.M.: Hai novità per il 2012? Puoi anticiparci qualcosa?
Rolando Vernaglione: Una novità? Sì, prossimamente uscirà, sempre per Rupe Mutevole, una mia nuova raccolta di poesie che spero sia accolta favorevolmente dalla critica e dal pubblico. Ci sono altri progetti, ma al momento niente di concreto per cui preferisco non parlarne per scaramanzia. In febbraio è uscita una antologia poetica di altro editore in cui c’è una mia poesia vincitrice ( terzo posto) di un concorso poetico nazionale.
Luca Villani: Prevedo di organizzare delle presentazioni del mio libro, magari nel corso dell’estate. Attualmente è un po’ tutto da stabilire, la vita universitaria mi assorbe totalmente ed ho ben poco tempo per dedicarmi ai miei hobbies. Per quest’anno non prevedo di pubblicare altro anche se sicuramente scriverò nuove poesie che i miei fans potranno leggere e commentare sulla mia pagina Facebook. Alcune le sto riadattando in lingua inglese e spagnola, in modo da renderle fruibili anche ad un pubblico che non parla l’italiano. Una mia poesia, “Meriti di più”, contenuta nel libro, aspira a diventare canzone… e forse in futuro anche questo mini-progetto andrà in porto.
Mabadémi: Ho diversi progetti, legati sempre inevitabilmente alla scrittura, ma che coinvolgono anche la musica. Però per il momento sono solo idee. Mi auguro di poterli realizzare al più presto.
Tamara Pes: Continuerò a scrivere poesie e poi si vedrà. Non ho in programma delle presentazioni, almeno non per il momento: implicano una cospicua dose di ansia per me che ho un carattere schivo e riservato, ma sicuramente, prima o poi, troverò il coraggio.
A.M.: Salutaci con una citazione…
Rolando Vernaglione: “L’uomo deve determinarsi a fare, per essere.” (F.Nietzsche)
Luca Villani: “Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca priva di applausi.” (Charlie Chaplin)
Mabadémi: Me ne verrebbero molte in mente. Ciò che mi caratterizza, può essere: “Io che davo del tu al sole, ora non oso più guardarlo in faccia” J.Prévert. Poi mi viene in mente una frase che mi disse un amico, Dino Annese, che recita così..: “I sogni non celi leva nessuno”; molto banale, se si vuole, ma estremamente vero!!!
Tamara Pes: “Cercate di raggiungere l’irraggiungibile, resistete molto, obbedite meno” (Lawrence Ferlinghetti)
Notizie su Rupe Mutevole:
http://oubliettemagazine.com/2011/05/04/presentazione-della-casa-editrice-rupe-mutevole-edizioni/
Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993
Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni
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