E’ come una trapunta di stelle alla quale affidare i propri pensieri, la silloge di Anna Angelina Ligrani “L’altra metà del cielo”, pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore e disponibile anche in e-book. Una coccola in cui rifugiarsi, lontano dai rumori e dalla frenesia della quotidianità, a tu per tu con il cuore, in cui la volta celeste diventa un magico scudo scintillante. L’autrice, originaria di Bassano del Grappa (Vicenza), vive a Civitella di Romagna (Forlì-Cesena) e presenterà la sua opera prima al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio prossimi, negli spazi del Lingotto Fiere. «Sono molto contenta, grata e orgogliosa. Per me è una grande opportunità, perché è una finestra importante aperta sul mondo letterario, soprattutto per le persone poco conosciute».

I versi sono ispirati dal vissuto, dalla realtà poi rielaborata ma, soprattutto, dall’amore. In rima, essenziali o più elaborati, è sempre il cuore a parlare, in un dialogo continuo con l’anima, che prende forma dinanzi all’altra metà del cielo, in un angolo di paradiso dove rigenerare anima, mente e corpo. «Di fronte a quello scorcio di paradiso – racconta la poetessa, che lavora nella scuola come docente ma anche con altre mansioni – credo vedrei una tavola bianca, pervasa da una luce meravigliosa, sulla quale scrivere tutta la vita che resta ancora da vivere e mille angoli da accendere di nuovi bagliori, generati da ogni semino di bene piantato lungo il cammino o donato a chi abbiamo incontrato». Con la sua penna sopraffina, l’autrice accompagna il lettore in un continuo peregrinare alla scoperta di sé stessi, un viaggio interiore che, se sostenuto da validi accompagnatori, può portare a mete prestabilite e molteplici traguardi.

«L’altra metà del cielo è una esortazione alla riscoperta di cose nuove sempre avute, – scrive nella Prefazione, Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore, titolare della omonima casa editrice – che richiede un atteggiamento attivo da parte del lettore, il quale, riempiendo con il proprio vissuto le immagini proposte dall’autrice, diviene coautore, poiché Ligrani suggerisce un percorso ma non dà responsi, lasciando a ognuno di noi il libero arbitrio della scelta, ben consapevole che a volte la vera risposta è farsi le giuste domande».

La parola scritta dona immortalità al presente e riesce a fissare i ricordi, mantenendo viva la memoria. «Credo che la poesia sia da leggere e interpretare come una vera lente di ingrandimento appoggiata sul cuore di ognuno di noi, ma che lasci sempre una porticina aperta per far filtrare luce che dona vita in più, da aggiungere a quella di ogni giorno». E questa luce splende in ogni verso che l’autrice imprime nero su bianco. «Vorrei trasmettere al lettore il gusto di riscoprire la bellezza che abita in noi e che ci circonda come una nuova modalità di leggere la vita, le sue sfumature, i suoi attimi, offrendo spunti di riflessione su molteplici aspetti che accomunano tutti noi».

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