Mercato petrolifero e non solo, ecco perché lo stretto di Hormuz è così importante
Il clima di forte tensione che c’è in Medio Oriente, sulla quale ha messo il carico Donald Trump decidendo di attaccare l’Iran, è un segnale di allarme non solo sul fronte geopolitico ma anche per il sistema economico globale, viste le forti implicazioni che potrebbe avere sul mercato petrolifero, e non solo su quello.
Lo snodo più importante per il mercato petrolifero
Al centro dei timori della comunità economica internazionale c’è lo stretto di Hormuz, dal momento che si tratta di uno dei passaggi marittimi più importanti al mondo, nonché l’unico che transita per il Golfo Persico. Al di qua dello Stretto ci sono le grandi metropoli del Golfo, città simbolo di quei regni la cui finanza in gran parte sostiene l’economia mondiale, e che fonda le sue fortune sul mercato petrolifero.
Si rischia uno shock
Per lo stretto di Hormuz passa circa il 20% del petrolio mondiale ogni giorno. La sua chiusura, minacciata dall’Iran all’indomani dell’attacco americano ai suoi siti nucleari (ma va sempre visto se potrebbe concretamente attuarla), avrebbe delle ripercussioni importanti in primo luogo sul prezzo del petrolio.
Attualmente i due benchmark del mercato, Brent e WTI, si trovano tra i 75 e gli 80 dollari al barile (dati Pocket Option Italia) ma potrebbero schizzare in breve tempo verso livelli molto più alti, forse anche di una decina di dollari.
Il ruolo della Cina
Bisogna poi considerare che il partner petrolifero privilegiato dell’Iran è la Cina, che da quel paese importa il 90% del greggio che utilizza. La situazione rischia quindi di innescare fra ulteriori tensioni tra Washington e Pechino, che sono già protagoniste di un’aspra battaglia sul fronte commerciale.ù
Ma anche per il prezzo del gas, e in generale per l’energia, si rischia una escalation simile. Senza contare anche gli effetti sui mercati delle materie prime che viaggiano dall’Asia verso l’occidente. Tutto diventerebbe più costoso.
Il precedente del 1973
Per rendersi conto del problema che potrebbe sorgere, si può fare riferimento al precedente storico che risale al 1973. All’epoca i paesi arabi decisero di istituire un blocco in quello stesso tratto commerciale, con conseguenze che furono enormi.
L’inflazione infatti schizzò rapidamente arrivando a sfondare il muro del 30%, saltando progressivamente ogni trailing step. E questo solo per limitarci agli effetti economici, perché anche quelli politici furono contratti importanti (il crollo di alcune dittature, la radicalizzazione dell’ira, Il terrorismo).