Sono parecchi mesi ormai che si sente parlare del rally dell’oro. Un anno fa si ragionava sul superamento della soglia dei 2000 dollari per oncia, adesso si parla addirittura di 3.500 dollari. La corsa del lingotto ha un po’ offuscato quella dei prezzi dei metalli preziosi di altro tipo, che pure ha portato al raggiungimento di massimi pluriennali. Come si spiega questo rally?
La corsa del prezzi dei metalli preziosi
La nostra analisi deve partire anzitutto da alcuni dati di fatto. L’argento è ormai sempre più vicino a raggiungere il livello massimo degli ultimi 13 anni, oltre la soglia dei 36 dollari per oncia, come non succedeva da febbraio 2012. Il platino ha superato quota 1.150 dollari (fonte dati Pocket Option Italia). Perché i prezzi dei metalli preziosi stanno salendo così tanto? Questo effetto è il risultato di diverse concause.
Il primo fattore è l’impulso tecnico nell’intero complesso dei metalli. L’argento e il platino sono considerati dei “beni rifugio” analogamente all’oro, e per questo seguono la stessa tendenza. In un periodo di incertezza globale, la richiesta di safe haven aumenta. Se il metallo giallo è aumentato di oltre il 40% negli ultimi 12 mesi, un effetto analogo – anche se più ridotto – si genera anche su argento e platino.
Aspetti fondamentali dei mercati
Ci sono però anche aspetti di carattere fondamentale dietro il rally dei prezzi dei metalli preziosi. L’argento e il platino sono metalli cruciali in ambito industriale. Il primo è fondamentale per la costruzione dei pannelli solari, il secondo viene utilizzato nei convertitori catalitici e nelle apparecchiature di laboratorio. Entrambi questi mercati sono entrati in deficit quest’anno, e questo chiaramente spinto al rialzo i prezzi dei metalli preziosi che sono indispensabili al loro funzionamento.
La forte domanda da India e Cina
Sui due metalli di cui discutiamo stanno giocando un ruolo molto importante India e Cina. Dal primo paese infatti nasce una domanda di argento fisico estremamente elevata, per via della fortissima domanda di gioielli. Mentre la Cina sta innescando la corsa del platino, per alimentare sempre più la sua industria.
La componente speculativa
Come accade per tutte le materie prime, i prezzi dei metalli preziosi risentono anche della forte componente speculativa. La crescita delle quotazioni attira sempre più investitori, in special modo quelle degli ETF, ossia dei fondi speculativi, e alimenta anche le operazioni di spread trading. Da febbraio gli afflussi di capitali verso gli ETF garantiti dall’argento sono cresciuti dell’8%. Una crescita leggermente più bassa hanno avuto quelli focalizzati sul platino.