The Fuzzy Dice: “Portofino? Il nostro biglietto da visita discografico”

The Fuzzy Dice
THE FUZZY DICE (Foto © Franco Moret 2022)

La band abruzzese si racconta a 360 gradi, dalla gavetta live al loro primo brano inedito.

È disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali “Portofino”, singolo che segna l’esordio discografico dei The Fuzzy Dice, gruppo teramano con alle spalle dieci anni di carriera, durante i quali hanno calcato i palchi italiani riproponendo il repertorio Rock ’n’ Roll, da Elvis Presley a Carl Perkins, passando per Eddie Cochran, Gene Vincent, Jerry Lee Lews, Johnny Cash, Chuck Berry, Ritchie Valens, Roy Orbison, Fred Buscaglione, Little Tony e Renato Carosone.

Ciao ragazzi, come nasce l’idea di “Portofino”?

Questa canzone nasce dalla necessità e dalla voglia, dopo dieci anni di attività live, di creare qualcosa di inedito, l’idea era quella di realizzare una sorta di biglietto da visita che ci potesse rappresentare anche a livello discografico.

 Com’è arrivata la collaborazione con l’autore Emiliano Palmieri?

Tempo fa abbiamo avuto modo di conoscere Emiliano Palmieri, autore della parte musicale insieme ad Anna Muscionico che ha scritto il testo. Emiliano ha composto questo brano pensando al nostro sound, alla nostra personale rilettura degli anni ’50. Il brano è rimasto nel cassetto per circa cinque anni. Successivamente abbiamo registrato una forma embrionale del pezzo e lo abbiamo inviato ad Andrea Fresu, che si è occupato poi della produzione.

La canzone racconta le avventure estive di un latin lover d’altri tempi?

Sì, il tutto nella suggestiva cornice della Portofino degli anni ’50 e ’60. Le varie citazioni femminini non rappresenta altro che un omaggio a quel mondo musicale. Infatti, sin dal primo ascolto si possono notare vari riferimenti a Lola, Marina, Lisa, Francesca e tante alte donne protagoniste di numerose canzoni di quegli anni.

Ve l’avranno chiesto in tanti, ma cosa significa esattamente il vostro pseudonimo?

Il nostro nome deriva dai dadi pelosi ornamentali che si mettevano sugli specchietti retrovisori delle Cadillac e delle Jeep in quegli anni. Un modo per omaggiare un periodo storico che ci ha sempre attratto e affascinato.

In conclusione, i The Fuzzy Dice sono proiettati vero il passato o verso il futuro?

Entrambe le cose! L’obiettivo era quello di riprendere sonorità del passato, ma con uno sguardo rivolto verso il futuro. “Portofino” rappresenta per noi un passo in avanti a livello artistico, un salto di qualità, speriamo possa trovare la giusta attenzione da parte del pubblico.

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