Dal 14 giugno al 29 settembre 2024 torna White Carrara, manifestazione che celebra il design Made in Italy e le eccellenze del territorio con una mostra diffusa di pezzi iconici, che raccontano una storia di ingegno e alto artigianato, tramandata di generazione in generazione.

Protagonista dell’ottava edizione – intitolata Design is back e diretta da Domenico Raimondi – è il marmo bianco di Carrara, che nei secoli ha attratto artisti e creativi da tutto il mondo, supportati da maestranze qualificate e avanzata tecnologia.

Gomitolo di Paolo Ulian, Bufalini Marmi, 2015

White Carrara è promossa e prodotta dal Comune di Carrara in collaborazione con Internazionale Marmi e Macchine CarraraFiere SpA e Nausicaa SpA, in compartecipazione con la Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, con il patrocinio di Regione Toscana e il contributo di Fondazione Marmo.

Per tutta l’estate, Carrara diventerà una galleria en plein air, incubatrice di idee, progetti, proposte e luogo privilegiato di confronto tra designer, architetti e artisti, artigiani e aziende, addetti ai lavori e appassionati. La mostra-evento Design is back si svilupperà attorno a due nuclei principali: da un lato il “ritorno a casa” di alcuni progetti realizzati nel tempo nei laboratori della città, dall’altro le nuove proposte di designer contemporanei, per facilitare l’incontro tra le generazioni e la trasmissione del know-how.

Un progetto che ha portato rinomati marchi del design italiano, come Alessi, Antonio Lupi Design, Bosa e Martinelli Luce, a stringere nuove collaborazioni con le aziende del territorio, su invito del direttore artistico Domenico Raimondi.

«Nel corso degli anni – spiega Domenico Raimondi – il design italiano e internazionale è ricorso alle cave di Carrara per la realizzazione di oggetti di uso quotidiano, dall’alto valore estetico, utilizzando la storica e perfetta sinergia tra l’alta maestria dei laboratori artigianali e l’innovativa professionalità delle aziende del territorio. Un vero e proprio patrimonio progettuale e culturale, visionario ed estetico, che spesso rimane nascosto alla città, rinchiuso nei luoghi di lavoro e stretto nei tempi di lavorazione, per poi svelarsi negli store e showroom di tutto il mondo, divenendo protagonista del vivere quotidiano».

Pixel di Paolo Ulian, Antonio Lupi Design, 2016

Design is back sarà l’occasione per rendere omaggio a pezzi fondamentali della storia del design italiano – il cavatappi Anna G., il tavolo con sedute Tree Table + Rabbit Chair, il pouf Soul, tra gli altri – ma anche per presentare nuove produzioni in marmo fuori scala, come il bollitore della collezione Plissè di Michele De Lucchi e il panda Bernardo della designer Elena Salmistraro, ed eccellenze del territorio, come il tavolo Gomitolo e i lavabi Introverso e Pixel di Paolo Ulian.

La scultura Anna G. è stata realizzata in esemplare unico in marmo statuario venato dalla Sa.Ge.Van. come omaggio in occasione del ventesimo anniversario del cavatappi omonimo, disegnato da Alessandro Mendini per Alessi nel 1994. Dieci anni dopo, l’iconica Anna G. in marmo viene nuovamente presentata al pubblico per White Carrara.

Progettato da Stefano Giovannoni e realizzato da Robot City nel 2014 per il Salone del Mobile, Tree Table + Rabbit Chair è un’installazione in marmo composta da tavolo fitomorfo e sedute zoomorfe a forma di conigli. Unendo dimensione ludico-narrativa, ergonomia e funzionalità, Tree Table + Rabbit Chair nel tempo si sono trasformati in una famiglia di prodotti Qeeboo di forte comunicazione mediatica.

Soul è un pouf-scultura in marmo statuarietto dalle inedite linee fluide. Concepito dall’architetto Simone Micheli e realizzato da Sa.Ge.Van. nel 2023, esalta l’essenza della materia millenaria attraverso forme morbide e inaspettate.

Mouse di Emiliana Martinelli per il progetto Luci di Cava, 2024, produzione Studi d’Arte Carrara (Cave Michelangelo), illuminazione Martinelli Luce

Grazie alla sinergia tra Alessi e Franchi Umberto Marmi, viene celebrata la collezione Plissè, disegnata da Michele De Lucchi, attraverso la proposta di un oggetto contemporaneo dalle radici lontane. Un grande bollitore in marmo, scultoreo eppure leggerissimo, capace di restituire il dinamismo delle vesti plissettate degli anni Cinquanta e Sessanta.

Per White Carrara 2024, Elena Salmistraro e la famiglia Barattini, attraverso Studi d’Arte Carrara, realizzeranno Bernardo nel pregiato marmo bianco della Cave Michelangelo. Bernardo è un panda, disegnato nel 2020 e prodotto da Bosa Ceramiche, simbolo di tutte le specie a rischio estinzione. Un eroe dei nostri tempi pronto a combattere per difendere tutti gli altri animali ricordando a noi, esseri umani, quanto è vitale la salvezza del nostro pianeta.

L’affetto per la propria città porta, infine, Paolo Ulian ad esporre per White Carrara 2024 il tavolo Gomitolo, prodotto da Bufalini Marmi attraverso la lavorazione concentrica di un’unica lastra che permette di ridurre al minimo la quantità di scarti, e Introverso e Pixel, due lavabi cilindrici disegnati per Antonio Lupi Design, che attraverso l’intervento dell’uomo svelano forme uniche e irripetibili. La tecnica della sbozzatura, solitamente utilizzata per le sculture, consente al designer di spogliare e svelare la forma e l’anima degli oggetti.

Tra gli oggetti più piccoli, esposti nelle vetrine, ma anche in fondi sfitti, in un’ottica di rigenerazione urbana, si segnalano le otto lampade/sculture del progetto Luci di Cava, ideate da 8 designer di prestigio internazionale grazie all’assistenza tecnica di Martinelli Luce e al supporto di FIDI – Florence Institute of Design International, la collezione del design storico Up&Up di Upgroup e la collezione La Casa di Pietra di Gumdesign.

White Carrara 2024 avrà anche un Circuito Off, grazie alla partecipazione degli artisti, dei laboratori e delle gallerie d’arte del territorio, che animeranno il centro storico con esposizioni ed eventi collaterali alla manifestazione.

Introverso di Paolo Ulian, Antonio Lupi Design, 2017

«Crediamo nella cultura del progetto come pratica collettiva, in cui idee, abilità e realtà diverse si incontrano e si mescolano, mettendo a disposizione strumenti e qualità di cui ogni progetto ha bisogno», sottolinea Raimondi. «Abbiamo costruito White Carrara 2024 con le preziose forze artigianali, artistiche, culturali e imprenditoriali di una comunità e i tesori di un territorio: è davvero un’esperienza collettiva, fondata sulla responsabilità e la generosità del condividere ciò che Carrara è in grado di fare. La condivisione rende una comunità più forte, coesa, orgogliosa e la rende coraggiosa, forte e flessibile di fronte alle difficoltà. Questa è la White che abbiamo costruito insieme, con passione e determinazione».

In previsione di White Carrara 2024, l’Accademia di Belle Arti di Carrara ha coinvolto i propri studenti nel recupero della memoria del design a Carrara, che in un passato recente ha visto Santini, Munari, Coppola e Mangiarotti in veste di docenti. Il ciclo di incontri dal titolo Design: tra natura e bellezza, il fascino del marmo rivolto agli studenti del corso di design e scultura ha avviato un percorso creativo che si è concluso con la realizzazione di alcuni progetti di product design dedicati al marmo.

Sono previsti speciali appuntamenti rivolti alla cittadinanza e al pubblico: visite guidate ai laboratori artistici e nelle aziende del lapideo in collaborazione con Carrara Studi Aperti, escursioni alle cave, attività per i più piccoli, appuntamenti musicali e iniziative enogastronomiche con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e i produttori locali.

White Carrara è l’occasione per promuovere le eccellenze del territorio e confermare la vocazione di Carrara quale Città Creativa Unesco, attraverso un’iniziativa che punta a raccontare il “paesaggio” del marmo, la storia di una comunità e l’identità dei luoghi.

White Carrara si svolge in contemporanea alla mostra Romana marmora. Storie di imperatori, dei e cavatori, allestita al CARMI museo Carrara e Michelangelo (https://carmi.museocarraraemichelangelo.it/), tracciando così un ideale collegamento tra le origini di Carrara, legate alla lavorazione artistica del marmo, e le sue attuali declinazioni. Al mudaC | museo delle arti Carrara (https://mudac.museodellearticarrara.it/), è allestita la sezione dedicata alle arti visive di White Carrara, a cura di Cinzia Compalati, con le mostre personali degli artisti Paolo Cavinato e Gabriele Landi, le cui realizzazioni incontrano tangenze estetiche con il tema del design.

Per informazioni e approfondimenti: https://whitecarrara.it/.

White Carrara 2024 è firmata Domenico Raimondi – thesignlab, laboratorio di creativi e designer che operano nel campo progettuale e visivo. Art director e designer, Raimondi ha completato gli studi tecnici presso l’Istituto Europeo di Design di Torino. La sua formazione comprende un master in landscape design diretto dal Centro Ricerche IED di Milano nonché importanti esperienze progettuali internazionali inerenti l’exhibith design, la progettazione di eventi e la comunicazione. Fondatore del laboratorio creativo che porta il suo nome attivo a Lucca e a Torino, opera nel campo progettuale e visivo con particolare riferimento a progetti e organizzazione di interior design residenziale, commerciale, espositivo e museale. Da sempre al fianco di istituzioni e aziende leader

nella realizzazione di soluzioni allestitive e di comunicazione attraverso dirette sinergie con gli uffici marketing, visual e brand promotion.

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