INpressMAGAZINE Claudio Palazzi

Luca de Meo: “Dall’auto al software su ruote, Renault Group accelera con Shanghai”

Luca de Meo

“Le auto stanno per diventare smartphone su ruote”: con questa affermazione, Luca de Meo ha sintetizzato la visione che guida Renault Group nel suo nuovo corso. In un’intervista al “Corriere della Sera”, il CEO ha illustrato come l’integrazione con l’ecosistema cinese stia riscrivendo tempi e metodi della progettazione automobilistica.

Luca de Meo

Luca de Meo: rapidità, flessibilità e interazione continua le chiavi del cambiamento

Luca de Meo ha delineato senza mezzi termini la portata della trasformazione in atto: “Questo è il senso di tutta la storia, le auto stanno per diventare una sorta di smartphone su ruote, si potranno aggiornare e migliorare per l’intero ciclo di vita”. Si tratta di un cambio di paradigma che modifica non solo la natura del prodotto, ma anche il modo in cui le case automobilistiche si relazionano ai clienti. L’industria dell’auto, ha raccontato recentemente il CEO di Renault Group al “Corriere della Sera”, si sta adattando a logiche sempre più simili a quelle dell’elettronica di consumo: rapidità, flessibilità e interazione continua. Un’accelerazione che, secondo Luca de Meo, rappresenta una leva fondamentale per ridurre i costi e restare in sintonia con consumatori sempre più digitalizzati, i cui bisogni evolvono con grande velocità.

Luca de Meo: i vantaggi dell’innovazione cinese

Oggi, il cuore della rivoluzione tecnologica e produttiva in corso batte a Shanghai, ha sottolineato il manager. E non è un caso che Renault Group abbia aperto proprio nell’area della metropoli cinese un nuovo centro di ingegneria per sviluppare modelli come la nuova Twingo. “Abbiamo integrato Renault nell’ecosistema di ingegneria più dinamico al mondo – ha ricordato Luca de Meo nell’intervista – così potremo sviluppare in meno di 24 mesi tutte le auto del Gruppo”. Una discontinuità evidente rispetto al passato. L’industria automobilistica, ha evidenziato il manager, è ormai su “un altro pianeta”: se prima erano necessari dai quattro ai cinque anni per progettare una vettura, oggi ne bastano meno di due. Ed è merito dell’innovazione introdotta dai costruttori cinesi, veri apripista di questa nuova era.

Federico Motta Editore: l’80° anniversario della Liberazione

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore ha ricordato in un post il 25 aprile, giornata della Liberazione, recuperando nei volumi dell’“Enciclopedia Motta” e dei “Decenni di storia contemporanea”, quelle voci in cui sono raccontati gli eventi che hanno caratterizzato le giornate di resistenza e liberazione, soffermandosi su storie di donne e bambini che hanno contribuito alla lotta partigiana.

Federico Motta Editore

I volumi di Federico Motta Editore sulla Liberazione dal nazi-fascismo

In occasione dell’80esimo anniversario della festa della Liberazione dal nazi-fascismo in Italia, Federico Motta Editore ha celebrato un così importante evento per la storia italiana ricordando il ruolo fondamentale delle donne e dei bambini che hanno preso parte alla Resistenza, figure di cui è possibile rintracciare informazioni nei volumi dell’“Enciclopedia Motta” e dei “Decenni di storia contemporanea”. Il 25 aprile è una data simbolica poiché la Liberazione è avvenuta in fasi e momenti diversi: Bologna è stata infatti liberata il 21 aprile e Venezia il 29-30. All’interno delle voci delle opere enciclopediche di Federico Motta Editore viene raccontato il desiderio da parte della popolazione italiana di riottenere l’indipendenza dopo un ventennio di regime e l’intento di creare una società più equa e un assetto istituzionale, ricordando chi ha combattuto, perdendo la vita, e i valori di libertà e democrazia per cui bisogna costantemente lottare. 

Federico Motta Editore: le storie di donne e bambini che hanno preso parte alla Resistenza

Nelle opere enciclopediche di Federico Motta Editore molte voci fanno riferimento a quei protagonisti della Resistenza di cui la storia ufficiale raramente dà notizie, ovvero donne e bambini. Tra il ’43 e il ’45 ammontano a 35.000 le donne che hanno partecipato ad azioni partigiane: tra coloro che esploravano i territori e conoscevano le strade sicure, chi raccoglieva informazioni sui nemici e chi si sacrificava per creare diversivi e permettere ai compagni di fuggire. Altre donne presero parte agli scontri sui campi di battaglia e circa 500 ebbero anche ruoli di comando. Tra le altre figure che hanno avuto un ruolo importante nella Resistenza e sono passate in secondo piano troviamo i bambini, come indicato nei volumi di Federico Motta Editore. Alla lotta hanno contribuito 22.000 giovani tra i 17 e i 19 anni, ma in molti erano ancora più piccoli, come ricordano i fatti delle insurrezioni di Napoli nel 1943.

Terna: nasce la Rete Politecnica di Alta Competenza

Terna logo

La Rete Politecnica di Alta Competenza promossa da Terna con la collaborazione dei Politecnici di Torino, Milano e Bari mira a formare figure professionali specializzate in grado di affrontare le nuove sfide del settore energetico: nell’anno accademico 2025-2026 la prima edizione del Master “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia”.

Terna

Terna presenta la Rete Politecnica di Alta Competenza

Terna ha da poco presentato la Rete Politecnica di Alta Competenza. Nato dalla sinergia tra il gestore della rete elettrica nazionale, il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Bari, è un progetto finalizzato alla ricerca, all’innovazione e all’alta formazione nel settore elettrico. Una collaborazione che, spiega il Direttore Risorse Umane di Terna Daniele Amati, “conferma la volontà del Gruppo di continuare a investire nella formazione di nuove competenze e capacità in grado di contribuire alla realizzazione della Duplice Transizione, Energetica e Digitale”. La Rete “realizza una sinergia d’eccellenza che rappresenta una importante opportunità formativa per i giovani”. Le attività didattiche prenderanno il via già nell’anno accademico 2025-2026, con la prima edizione del Master Universitario di II livello “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia”. L’obiettivo è la formazione di figure professionali qualificate da inserire nei processi di recruiting di Terna, in particolare profili specializzati nel settore ingegneristico come esperti in impianti e tecnologie, asset management, sistemi elettrici di potenza e mercato e regolazione. I corsi, curati da Terna, verteranno su tematiche specialistiche e saranno arricchiti da esperienze pratiche.

Terna: nuove competenze nel settore dell’energia

La transizione energetica va affrontata in termini sia strategici che tattici, richiedendo investimenti sia infrastrutturali che di formazione di competenze, poiché include svariati aspetti di tipo scientifico, tecnologico e normativo – ha sottolineato il Rettore del Politecnico di Torino Stefano Paolo Corgnati alla presentazione della Rete – Le università tecnologiche come i Politecnici possono, e devono, quindi mettersi a disposizione della comunità per creare, attraverso reti sinergiche, competenze specifiche trasversali in modo da catalizzarle per arrivare a raggiungere più rapidamente questa transizione”. La Rete Politecnica di Alta Competenza promossa da Terna prevede la realizzazione di singoli progetti di collaborazione nelle aree di Ricerca e Sviluppo, Open Innovation, Educazione e formazione e Social Impact. Nell’ambito delle iniziative di formazione per lo sviluppo di nuove competenze nel settore dell’energia, il Gruppo ha inoltre prorogato per altre due edizioni il Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, nato in seno al progetto Tyrrhenian Lab e realizzato in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno.

“Fuoco d’Amore” al Salone del Libro di Torino. Ogni poesia è un frammento di vita

Quando l’amore tenero e appassionato diventa poesia pura nasce un sentimento unico:  le parole si fanno luce, fiamma e calore. Bagliori improvvisi che emergono con vivida intensità. E’ il caso della silloge di Angelisa Durastante, dal titolo “Fuoco d’Amore – Poesie di Fiori e Calici di Stelle” pubblicata nella collana “Altre Frontiere” poiché tradotta nella versione francese, che l’autrice presenterà al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio prossimi, al Lingotto Fiere. «Penso sia un’opportunità di assoluto rilievo per essere conosciuta e apprezzata. Ma soprattutto è un atto d’amore per me, per le mie poesie, le mie creature».

Per la poetessa – che vive a L’Aquila dove esercita la professione forense – le liriche sono frutto della parte più profonda di sé, a cui attinge come fonte di vita. «Mi vedo nella mia verticalità come un pozzo antico: basta scendere giù ed attingere acqua; quando il contenuto arriva in superficie parla, con parole a me anche sconosciute, definendo ed offrendomi emozioni». E la bellezza del suo animo si rispecchia, proprio come in un bicchiere d’acqua, nella sua scrittura, intensa e sensibile, ricca di immagini evocative. Ma anche coraggiosa e resiliente, perché, spesso, è difficile mettersi in ascolto di sé stessi e condividere le emozioni più profonde. «Nel corso del suo viaggio poetico – scrive, nella Prefazione, Hafez Haidar, già candidato al Premio Nobel per la Letteratura, autore dall’arabo del best seller “Le mille e una notte” – Angelisa svela la profondità del suo cuore, si nutre di ricordi teneri e luminosi, trae linfa vitale dagli insegnamenti ricevuti dai propri genitori, sottolinea l’attaccamento alle proprie radici e ci presenta gli anni della giovinezza risplendenti di luce e di bagliori, densi di scoperte e meraviglie».

La poetessa dedica i suoi versi appassionati e teneri all’amato e ai suoi genitori. Anche la scelta di tradurre l’opera in francese – in collaborazione con “SSML Istituto di Alti Studi Linguistici Carlo Bo” – è un omaggio al suo papà, professore di lingua francese e magistrato, e all’amore che ha saputo trasmetterle per questa lingua. Ad ispirare questa silloge (disponibile anche in e-book) è l’amore, la passione, la pietà per il mondo esteriore, ma anche interiore, così sofferto, variegato e intenso. Un mondo che l’autrice ritrova sostanzialmente dentro di sé e nella sacralità dei suoi affetti più cari. Ogni parola di Angelisa è una carezza all’anima, un invito ad abbracciare la luce, a immergersi nella dolcezza dei ricordi e a lasciarsi guidare dal battito eterno del cuore, verso dopo verso con leggerezza.

«Ascoltiamo le nostre emozioni – è l’invito dell’autrice ai suoi lettori -. Accogliamole con amore, anche quando parlano di antichi dolori, e restituiamo loro la luce e l’accoglienza che noi stessi vorremmo dagli altri. Riusciremo a migliorarci, a vivere meglio, a riscoprirci, al di là di ogni dramma, dipendenza o abisso, autonome sorgenti di luce, capaci di comunicare, di creare, di essere autori della nostra storia, lasciando il nostro piccolo ma significativo segno nel cammino fraterno e relazionale della storia umana».