Francesca Pellegrino
Tuttavia, dentro la fretta
ho perso la bellezza irreversibile di attimi
acqua che non ho saputo bere prima che fosse sete
che poi di sete asciutta è rimasta la gola.
Per quanto adesso
che di fretta spoglia, resto
cerco al sole l’ora d’inclinata ombra
e lascio...
Eravamo insieme alla pioggia
mi bagnavo e ti chiedevo
amami, ti prego, amami.
Senza quasi pensarci
su tutti e due i tuoi piedi
mi dicesti che potevi, sì.
Ma domani. Forse l’altro, ancora.
A volte ti vedo piccolo
che neanche un puntino sei
sul fondo bianco delle mie notti.
Sembri quasi impossibile.
Sarà che la distanza
ridimensiona.
Infatti ho spesso stelle
dentro le mani
me le piglio dal cielo.
Sembrano innocue
ed esagero a giocarci
tanto che poi
inavvertitamente
esplodono.
Tuttavia, questa lontananza è indolore
poiché già ti amavo
nei luoghi in cui non potrai mai.
Per quanto, ogni singola particella
o microbo d’assenza, mi racconta di te
fintanto che baci d’impossibile amore
mi farai la bocca.