L’edificio neoclassico eccezionale nelle proporzioni nel cuore di Parigi antica al quale l’imprenditore e cultore d’arte François Pinault ha infuso nuova vita grazie ad un restauro e ristrutturazione magistrali al fine di presentare al pubblico la propria collezione di arte contemporanea, è assurto al livello dell’analogo  Museo  Guggenheim di Bilbao e di quello ultramoderno degli arabi petrolieri di Abu Dhabi. I lavori di ristrutturazione si sono svolti sotto la direzione di un noto architetto giapponese e il risultato è una spettacolare galleria d’arte  intesa per il godimento ed acculturazione del pubblico visitatore.  Quanto di meglio e di prezioso riferito all’arte contemporanea degli ultimi sessantanni è esposto al pubblico visitatore, secondo la volontà del Mecenate Pinault.

Naturalmente gli estesi lavori di ammodernamento hanno tutt’altro che  inficiato le prerogative architettoniche ed artistiche dell’antica  Bourse de Commerce, vecchia di secoli nel centro storico di Parigi, dove l’iniziativa è ospitata.  E infatti in un certo punto del percorso espositivo se si alzano gli occhi al cielo si resta abbagliati dallo spettacolo che si offre alla vista: una cupola antica in cristallo ed acciaio dalle proporzioni incredibili, quanto quelle di San Pietro a Roma: in effetti tutto è  di proporzioni fuori del comune: al di sotto della cupola  una scena altrettanto sbalorditiva: il fascione  che si snoda  immediatamente al di sotto  è affrescato con bastimenti,  carri, lavoranti, buoi, muli, scene portuali, sacchi e poi elefanti e orsi polari e leoni, a illustrare i vari continenti in commercio con la Francia che,  ultime decadi del 1800, gli artisti pittori selezionati furono incaricati di illustrare. Dopo oltre un secolo da questa data, la favolosa  sequenza iconografica aveva sofferto non  poco a causa dei danni  del tempo: ora a restauro effettuato, allo sguardo attonito  sfila la immagine  smagliante  delle decorazioni  tornate quasi all’origine.  E l’Europa è illustrata in primo piano da una giovane coppia di ciociari e da altri ciociari nei loro costumi! E in questo sbalorditivo contesto si innesta tutta la storia che concerne la Francia e i ciociari nel corso del secolo XIX, come ricordata e celebrata in ‘CIOCIARIA SCONOSCIUTA’ e in ‘MODELLE E MODELLI CIOCIARI’ che caldamente raccomandiamo.

E qui si aprono scenari imprevedibili  poiché i due Pinault padre e figlio sicuramente  si chiederanno chi sono quei personaggi in primo piano in quelle vestiture e perché chiamati a rappresentare addirittura la Francia e l’Europa rispetto agli altri continenti, nulla esclude che non possano approfondire l’affascinante prospettiva. E siccome siamo nel contesto cosmopolita di Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciega, ecc. a loro congenito, chissà che, in aggiunta, i due imprenditori non vedranno la possibilità di guadagnare soldi  anche con le cioce, i corsetti, i corpetti, le tovaglie, i colori, cioè con i costumi immortalati da Corot, da Cézanne, da Van Gogh, da Picasso?

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