Natale
Sarà un Natale con spese dedicate ai regali contenute (o nulle) per buona parte degli italiani: un italiano su quattro, infatti, ha deciso di non fare alcun regalo di Natale ai propri cari al fine di risparmiare, a causa del peggioramento della propria condizione economica e/o per l’aumento dei prezzi derivante dall’inflazione. A gravare sulle spalle degli italiani, da ormai vari mesi, ci sono i rincari di tasse e bollette e l’incremento dei prezzi dei beni, anche necessari.
Così, il 97,2% dei cittadini spenderà una somma inferiore ai 300 euro per i regali di Natale.
È quanto emerge da un’indagine realizzata da Confcommercio, in collaborazione con Format Research, che ha riportato i dati su budget, canali di acquisto, prodotti più diffusi per i regali in occasione del Natale che è in arrivo.
Natale 2022: un italiano su tre spenderà meno di 100 euro
Tra colori i quali spenderanno meno di 300 euro per i regali di Natale, vi è un corposo gruppo di persone, corrispondenti al 33,2% che, per quest’anno, spenderà una somma inferiore ai 100 euro. La percentuale risulta in aumento rispetto al 2021, quando si attestava al 31%. Di conseguenza, diminuisce rispetto all’anno scorso il numero di persone che spenderanno tra i 100 ed i 300 euro che, nell’anno corrente, corrisponde al 64% (66% nel 2021).
Solo il 2,8% degli italiani spenderà più di 300 euro per i regali di Natale. Si tratta di un dato in calo se comparato sia al 2021 (in cui la percentuale era del 3%), sia rispetto al 2020, anno in cui ben il 5,8% ha speso un totale superiore ai 300 euro per acquisti e doni natalizi ai propri cari.
Stabili, rispetto ad un anno fa, il dato di colori i quali spenderanno tra 300 e 500 euro (2,5%) e la percentuale di coloro che spenderanno oltre 1000 euro (0,1%). In calo, invece, le persone che spenderanno tra 500 e 1000 euro: 0,2% nel 2022 rispetto allo 0,4% del 2021.
La scelta di coloro i quali hanno deciso di dedicare tempo e denaro ai regali di Natale è ricaduta, nella maggior parte dei casi, su prodotti enogastronomici (70%), seguiti dalla categoria di prodotti rappresentata dai giocattoli (49%), libri ed ebook (48%) e settore abbigliamento (47%).
In generale, solo un italiano su due (50,3%) ha deciso di fare regali anche ad amici e conoscenti.
Ciò che salta subito all’occhio tra i dati diffusi da Confcommercio, è il dato riguardante i canali di acquisto: per la prima volta dal 2009, un numero minore di italiani rispetto all’anno precedente ha deciso di ordinare online i regali per i propri cari.
I canali di acquisto: Internet in calo, negozi di vicinato in crescita
E’ stato registrato un calo del 4,4% di Internet come canale di acquisto per i regali di Natale. Nel 2021 gli italiani che hanno comprato online i doni per i propri cari sono stati il 69% del totale; quest’anno, invece, la percentuale corrisponde al 64,6%. In diminuzione anche le catene della distribuzione organizzata: 53%, in calo del 3,7% rispetto al 2021.
Sembra che gli italiani stiano riscoprendo il piacere di passeggiare per le vie delle proprie città e di visitare le attività commerciali locali: il 45%, infatti, acquisterà i regali di Natale presso punti vendita di prossimità, i negozi di vicinato. E’ un dato entusiasmante, in aumento rispetto al 2021, quando la percentuale si attestava al 42%; inoltre, è maggiore anche al dato del 2020, corrispondente al 44%.
Seguono, nella classifica dei canali di acquisto, gli outlet che si attestano al 21,8% (+ 2,2%) e i punti vendita del commercio equo-solidale (12,9%).
Natale 2022, la tredicesima utilizzata soprattutto per spese più urgenti dei regali
Aumenta di almeno 5 punti percentuali il numero di italiani che utilizzeranno la tredicesima mensilità per pagare tasse e bollette: quest’anno corrisponde al 19,2%.
Nel 2021 la percentuale era del 14%, in aumento rispetto al 12,9% dell’anno precedente. Tra il 2020 e il 2022, quindi, si può notare un aumento di almeno il 6%.
Quasi un terzo degli italiani utilizzerà la tredicesima per effettuare spese riguardanti la casa e la famiglia: parliamo del 30% degli italiani (+1% rispetto al 2021, +2,7% rispetto al 2020). Il 24%, invece, ha deciso di mettere da parte la quota della tredicesima (- 5,8% rispetto all’anno scorso), mentre solo il 14,5% la utilizzerà per fare i regali di Natale: nel 2021 questa percentuale corrispondeva al 16% e nel 2020 al 17,3%.
Tra le modalità di utilizzo della tredicesima mensilità vi sono anche viaggi (4,9%), pagamento di fornitori lasciati in sospeso (4,6%), acquisiti per se stessi (2,3%), e altro (0,6%).
Nonostante le difficoltà del momento, tre italiani su quattro dedicheranno parte del loro tempo e dei loro guadagni alla ricerca e all’acquisto di regali di Natale per i propri cari.
Dovremmo riflettere, invece, su quella parte degli italiani che ha deciso di non fare regali, probabilmente non perché non ha voglia, ma semplicemente perché non può permetterselo e preferisce dedicare le proprie risorse a spese più urgenti.
Sarà un Natale felice per alcuni, meno felice per altri.