Sono un pendolare della Linea Ferroviaria Pescara-Avezzano-Roma e vengo ad esporvi il mio problema, riguardante appunto il trasporto ferroviario, problema molto preoccupante, perché a causa dell’ incendio che ha colpito la stazione di Roma Tiburtina, la nostra linea ha avuto e continua ad averne (tutt’ora) notevolissimi problemi, soprattutto dovuti alla soppressione di convogli sia essi diretti che ripartenti da Roma, e sia all’attestamento presso diverse stazioni romane, Roma Termini e Roma Prenestina, utilizzando invece Roma Tiburtina (nostra precedente destinazione) solo come scalo Metro Linea B. Non vi sto ad elencare i treni che accumulano notevolissimi ritardi dovuti anche alla ricezione di Roma Termini, per non parlare di Roma Prenestina, sembra un avamposto dei film western, e come conseguenza il ritardo sul posto di lavoro, con permessi consumati per compensare il ritardo stesso, riducendo di fatto anche il quantitativo delle ferie (sacrosanti da fare con la famiglia e non da consumare a causa dei ritardi dei treni). E’ chiaro che moltissimi di noi pendolari (tra cui anche io, esattamente dal giorno della “tragedia”) dobbiamo utilizzare mezzi alternativi (Bus) oppure la macchina per andare al lavoro, e questo comporta delle spese notevolissime in quanto avendo già l’ abbonamento ferroviario pagato dobbiamo sobbarcarci anche l’ onere del carburante senza dimenticare il pedaggio autostradale. Ma la nostra preoccupazione maggiore, è soprattutto dovuta al fatto che queste soppressioni non siano un escamotage delle ferrovie per tagliarci completamente i treni ora presi in considerazione. Perché questa nostra preoccupazione? Perché i treni interessati praticamente farebbero parte di un gruppo già preso in considerazione lo scorso inverno per la loro cancellazione.E cioè i primi treni della mattina e gli ultimi della sera, escamotage calcolato ad arte per far si che Trenitalia riduca l’ orario di lavoro cancellando di fatto il turno notturno, dalle 22 alle 5 di mattina, chiudendo le stazioni e riducendo il personale di stazione. E questo ci preoccupa moltissimo. Questa procedura era già stata paventata con l’ entrata in vigore dell’ orario estivo (12 Giugno), ma a causa di questo fatto accaduto a Tiburtina, le ferrovie secondo noi hanno colto la palla al balzo, e ne stanno approfittando, facendo ora le prove, per anticipare i tempi. Inoltre dobbiamo segnalare anche una certa “guerra” inspiegabile, tra le varie regioni che attraversiamo, Lazio e Abruzzo. I treni che figurano della Regione Lazio, vengono tagliati per la sola tratta abruzzese, togliendoci di fatto un servizio, perchè siamo noi abruzzesi che andiamo a lavorare a Roma e non viceversa. Un altro fatto increscioso è quello dello spostamento di una buona parte dei nostri treni alla stazione (in disuso) di Roma Prenestina, allucinante, una stazione allo sbando priva di ogni forma di sicurezza visiva, un perenne cantiere aperto, difficilissimo da raggiungere, soprattutto con i bus navetta messi da Trenitalia che fanno la spola tra Roma Tiburtina e Roma Prenestina, anche perchè i treni attestati a Prenestina non attendono l’ arrivo della navetta, e quindi in caso di perdita del treno cosa facciamo, dobbiamo dormire sotto i ponti anche perchè l’ultimo treno che parte da Prenestina è il treno 2376 delle ore 18.35, ultimo treno utile per Pescara. Siamo seriamente preoccupati, perché c’è di mezzo il nostro posto di lavoro, e per noi che dobbiamo recarci giornalmente a Roma, il problema è molto importante, direi vitale. Le spese che stiamo sopportando in questi giorni sono importanti, e hanno avuto un fattore importante come ripercussione con le nostre ferie estive, i soldi spesi sono importanti e non tutti possono sopportare una ulteriore spesa, quindi ne hanno risentito anche le vacanze.
Inoltre per finire vorrei sottolineare un fatto che inspiegabilmente continua a “girare” sui nostri organi di informazione sia essi televisivi che radiofonici, e cioè la continua comunicazione che tutto è tornato alla normalità, non è vero, assolutamente falso, i treni continuano ad arrivare e ripartono con notevole ritardo, soprattutto i nostri treni regionali abruzzesi. Secondo me notizie fatte a regola d’ arte per non scongiurare le partenze dei vacanzieri utilizzando i treni. E questo mi puzza un po’ di truffa.
Il nostro limite di sopportazione è arrivato al limite, anche perchè continuamente presi in giro sia dalle nostre istituzioni (assessorati vari – regione) che da Trenitalia, pensate che hanno soppresso anche il treno degli studenti, ricomparso dopo circa una settimana di ingiurie ed epiteti vari. Siamo esasperati anche perchè non vediamo una soluzione nell’immediato, mentre il futuro lo vediamo molto nero.
Vi siamo grati, e certi di un vostro interessamento al problema, ringraziandovi anticipatamente
Daniele Luciani
Daniele ha proprio ragione la linea in questione è sempre stata un problema per i pendolari abruzzesi, non tanto per il materiale o per la linea ferroviaria, ma per come vengono gestiti gli incroci, gli scambi e le coincidenze. Sarebbe così semplice e fattibile portare il viaggio da tagliacozzo a roma in un’ora e qualcosa eppure attualmente ci vogliono quasi due ore su treni “diretti” (senza considerare i consueti e continui ritardi). Ci sono pendolari che ricordano treni di 30 anni fa avere tempi di percorrenza poco superiori ad un’ora e dieci, ripeto 30 anni fa.
Bravo Daniele continua questa battaglia e insieme cerchiamo di vincere questa guerra. Grazie.
Hanno ragione tutti i pendolari, il trasporto è stato ammazzato dall’AV. Le FS continuano a chiudere il bilancio in attivo, ma tutti i tagli sono stati fatti a spese dei pendolari. Nonostante i finanziamenti Regionali le FS continuano a risparmiare sulla pelle di coloro che devono viaggiare per lavorare. Ma questo viene fatto in maniera subdola perchè ufficialmente va tutto bene, funziona quasi tutto perfettamente, ma purtroppo i pendolari ricadano sempre in quel 5-10% di cose che non funzionano, sarà un caso ma questo succede costantemente da oltre un decennio senza che nessuno intervenga e senza che qualcuno metta un freno alle angheria che Trenitalia sta perpretando da anni sui pendolari e in special modo sulla linea Avezzano-Roma.Sicuramente alle prossime elezioni molti politici rispolvereranno l’argomento con piani e discorsi faraonici, poi finite le elezioni si torna tranquillamente a subire i tagli che Trenitalia fa ad ogni emenazione di un nuovo orario, nuovo solo sulla data di attuazione, per il resto stessa musica con piccoli ritocchi alle percorrenze, ovviamente aumentandole di pochi minuti, ritocchi agli abbonamenti anche questi sempre di piccola portata, ma in venti anni sommando queste piccole cose si ha un quadro desolante, nonostante il miglioramento della tecnologia i tempi di percorrenza risultano molto più ampi, l’informazione per chi viaggia è sempre al di sotto degli standard europei, i ritardi vengono certificati direttamente da Trenitalia, ovviamente non corrispondono ai reali ritardi che tutti i giorni subisce chi viaggia.Ah mi ero dimenticato di quel famoso 5-10% dove ci capitiamo sempre noi pendolari. Ci sarà qualcuno di Fs o politico che ha ancora un po di coscienza e mette le mani in questo schifo? Oppure dobbiamo arrivare a fare cose eclatanti tipo bloccare l’AV per essere ascoltati? Oppure ne state approfittando perchè un padre di famiglia che deve fare i salti mortali per portare la pagnotta a casa, cerca di evitare gli eccessi, se contiuate così prima o poi qualche esplosione di rabbia verrà fuori, ma la colpa non sarà di chi esplode ma di questa generazione politica e maneger di incapi e delinquenti.