La Venere in Autoreggenti di Giusy Agata Caff e Teresa Giulietti è loro romanzo d’esordio per la nuova collana di letteratura erotica Anima Nuda della casa editrice Bertoni Editore.
La Venere in autoreggenti affronta con delicata profondità il tema dell’amore impossibile, quello che arriva inaspettato e sconvolge ogni equilibrio. La narrazione si sviluppa attraverso l’intensa storia tra Claudia, manager farmaceutica catanese e Beatriz, giovane attrice madrilena, il cui incontro casuale in un aeroporto innesca una serie di eventi che scombineranno le loro vite. La storia si muove tra Catania e Madrid.
È possibile immergersi in argomenti universali come il desiderio di rinnovamento, la distanza geografica ed emotiva, ma anche questioni più specifiche come l’identità sessuale, la sincerità nelle relazioni e il conflitto tra realizzazione professionale e vita sentimentale.
Buongiorno Giusy e grazie di essere a INpress. Ha appena pubblicato il suo romanzo d’esordio La Venere in Autoreggenti edito da Tevere Edizioni. Com’è nato questo progetto? Questo è il mio primo romanzo, si tratta di una storia d’amore tra due donne, Claudia e Beatriz. Ho sempre coltivato la scrittura come strumento di conoscenza e analisi personale, nonché come sfogo emotivo. Ho sentito la necessità di trasporre su carta una storia che, in parte, mi riguarda personalmente e grazie all’aiuto di Teresa Giulietti – scrittrice e ghostwriter parmigiana – sono riuscita a dare libero sfogo alle mie fantasie più profonde, quelle che a voce alta avrei faticato a dichiararmi.
La Venere in Autoreggenti lo possiamo definire un romanzo di formazione? Certo, può essere definito un romanzo di formazione, per me lo è stato, una sorta di percorso formativo ed evolutivo che ha messo in luce certe mie paure, il mio trascorso come figlia, compagna, professionista e mi ha trasportato in meandri sensoriali da troppo tempo tenuti sottovuoto. Immagino che chi legga possa ritrovarsi coinvolto dalla tensione creativa che da un punto ‘0’ esplode fino ai picchi più alti della sensorialità.
È un romanzo scritto a quattro mani. Come è nata la collaborazione con Teresa Giulietti? La collaborazione con Teresa Giulietti, ghostwriter e scrittrice di Parma, nasce dalla necessità di essere accompagnata nella scrittura della mia storia. Dopo una ricerca online mi sono imbattuta nel suo sito di scrittura su commissione: “La signorina Write”, l’ho contattata ed è nata fin dalla prima telefonata una forte empatia, mi sono sentita sicura nell’affidarle una vicenda esistenziale tanto intima e personale. Teresa stava mettendo a punto una nuova linea editoriale di letteratura erotica scritta esclusivamente da donne: “Anima Nuda” per la casa editrice Bertoni di Perugia e ha voluto inserire “La Venere in autoreggenti” nella linea come primo romanzo inaugurale.
Quanto delle autrici c’è in queste pagine? Di me c’è indubbiamente molto, si tratta della mia storia, di un amore che ho vissuto personalmente e che da sola avrei faticato a mettere su carta, non solo tecnicamente, Teresa mi ha accompagnata e tenuta per mano lungo questo percorso, così è stato più semplice far emergere dolori ancora vivi e trasformarli in potenzialità espressive.
Di Teresa c’è l’esperienza come narratrice, la sua capacità di ascolto, il modo di impiegare la parola per trasferire memoria ed emozione in scrittura.
Dove porterà questo libro? Ha delle date per le presentazioni? Dopo una prima presentazione a Catania al cospetto di ottanta persone ne faremo una seconda in Sicilia, una a Parma, la città di Teresa, proseguiremo con le nostre dirette online su Facebook, “Anima Nuda, salottino piccante per non addetti ai lavori” nelle quali affronteremo tematiche inerenti la sensualità in tutte le “sud” declinazioni. Poi sarà la volta della Fiera del libro di Torino. E stiamo mettendo a nudo un progetto di condivisione sensoriale “Anima Nuda” che è ancora in fase germinale, una sorpresa anche per noi.